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Venezuela
Di Fabrizio (del 12/07/2008 @ 09:07:21, in Europa, visitato 1468 volte)

Da rage against the world

Sempre più dura la reazione dell'America latina alla direttiva Ue sulle espulsioni
Dopo la minaccia di chiudere i rubinetti del petrolio, Hugo Chávez ha avvertito nuovamente l'Unione europea: se andrà avanti con la nuova direttiva sull'immigrazione, Caracas potrebbe rispondere con l'espulsione di capitali europei. L'Assemblea Nazionale (Parlamento) del Venezuela analizzerà prossimamente la proposta lanciata dal presidente: "Se i governi d"Europa applicano la direttiva per il ritorno degli immigrati illegali approvata recentemente dal Parlamento dell'Ue - ha detto la presidente dell'Assemblea Nazionale, Cilia Flores - si metterà in pratica il principio della reciprocità" e "si prenderanno delle misure rispetto ai capitali presenti nel nostro territorio". Il messaggio di Chávez è stato chiaro: "Se l"Europa inizia a oltraggiare il nostro popolo", allora "noi potremmo prendere in considerazione" una nuova norma, ovvero "una legge di ritorno dei capitali europei". L'avvertimento non poteva essere più esplicito: "Se ne vadano, tornino in Europa. Qui ci sono varie banche europee, potrebbero andarsene" come le "compagnie petrolifere". Chávez ha assicurato che le aziende e i cittadini del vecchio continente vengono accolti a braccia aperte nel paese sudamericano, ma ha avvisato: "Siamo disposti a far sì che ci rispettino in tutto il mondo". In Venezuela esistono importanti investimenti europei nel settore del greggio (da Total a Statoil) e nel campo finanziario (ad esempio i gruppi spagnoli Bbva o Santander).

Non è la prima accesa reazione di Chávez contro la nuova politica migratoria approvata dai 27 membri dell'Unione. Qualche settimana fa il leader venezuelano annunciò la possibile sospensione delle vendite petrolifere ai paesi che applicheranno la direttiva. Si calcola che circa 1,8 milioni di latinoamericani senza documenti potrebbero essere interessati dalla nuova legge.

Anche il vicepresidente del Parlamento venezuelano, Saúl Ortega, ha assicurato che l"Assemblea Nazionale discuterà la proposta di Chávez. Tutta l'America latina - secondo Ortega - dovrebbe rispondere contro questa nuova politica migratoria. Una delle condanne più dure, finora, è arrivata dai presidenti del Mercosur.