26 Marzo 2006
Nuova vita per i racconti a rischio
discriminazione
By Charlene Sweeney
LA ricca cultura orale dei Viaggianti Scozzesi è diventata parte di un
vasto progetto di ricerca, che vuole superare i secoli di discriminazione
rivolti alla comunità.
Lo studio è durato tre anni, ed è stato condotto dall'Elphinstone Institute e
dall'Università di Aberdeen, col finanziamento dell'Heritage Lottery Fund; è la
prima iniziativa di questo genere nel Regno Unito.
Il progetto intende preservare e promuovere ballate, melodie e storie
originarie della comunità dei Viaggianti Scozzesi, tramandate di generazione in
generazione.
C'è il rischio reale che queste tradizioni vadano perse, perché gli stessi
Viaggianti tendono a reprimere la propria cultura e nascondere la loro identità.
Viaggianti e Romanichals sono considerati un gruppo di minoranza etnica
distinta dal Governo scozzese, ma - nonostante una esplicita richiesta del
Parlamento nel 2001 - le due comunità non sono riconosciute nel Race Relations Act.
Stanley Robertson, Viaggiante che risiede ad Aberdeen, è convinto che questo
progetto potrà contribuire a mantenere il patrimonio culturale.
"La lingua e la cultura hanno sofferto perché molti di noi dagli anni '50 non
hanno più voluto essere associati ai Viaggianti" ci dice. "Volevano diventare
Scaldies [non-Viaggianti] e togliersi un'etichetta che reputavano scomoda."
Crede che così i giovani saranno spinti al recupero delle loro radici. "Ci
sono studenti che sono venuti nel mio ufficio a chiedermi, 'Sai dirmi perché mi
sono state deliberatamente negate la mia lingua e la mia cultura?' La colpa è
stata dei lor genitori, ma ora questi giovani vogliono conoscere meglio loro
stessi."
"La gente non dovrebbe a priori chiudere la propria mente ai Viaggianti. Deve
aprire gli occhi e non giudicarci secondo l'immagine che si è formata di noi."
Ian Russel, direttore dell'Elphinstone Institute e coordinatore della
ricerca, ritiene che l'iniziativa contribuirà a riconoscere il contributo
portato dai Viaggianti Scozzesi alla società. "E' gente eccezionale con
centinaia di canzoni e ballate nella loro memoria. Sono molto importanti per la
Scozia. Possiamo imparare molto da loro."
Stanno già emergendo i frutti di questa ricerca, che indaga sulla "diversità
culturale" che esiste tra i Viaggianti scozzesi. "Non si stanno limitando
a guardare il passato [...] molti giovani Viaggianti stanno avvicinandosi ad
internet e alle nuove tecnologie per diffondere le loro tradizioni sinora
orali."
Alcune tra le centinaia di storie e canzoni riemerse durante la ricerca
saranno incluse nel CD "Rum, Scum, Scoosh" edito dall'Elphinstone Institute,
mentre altre saranno pubblicate sul sito web curato dal centro.
Ali Jarvis, direttore ad interim della Commissione sull'Uguaglianza Razziale
in Scozia, così ha accolto il progetto: "La comunità Romanichal/Viaggiante è tra
le più vilipese in Scozia. Hanno di fronte altissimi livelli di discriminazione,
che si perpetuano attraverso gli stereotipi dei media. In Scozia nessuno
dovrebbe nascondere la propria identità".
Un portavoce del Governo ha così concluso: "I Romanichals/Viaggianti sono un
gruppo riconosciuto dalla nostra campagna Una Scozia Molte Culture" aggiungendo
che la campagna verrà rilanciata anche durante l'anno in corso, con l'intervento
di Viaggianti che illustreranno le discriminazioni a cui sono soggetti.
Rif:
11 settembre
2005