Svizzera
Di Sucar Drom (del 21/03/2006 @ 01:48:18, in casa, visitato 2015 volte)
Ti Press |
Problema nomadi, altri cinque anni per
risolverlo |
BELLINZONA - Serviranno altri cinque anni al
Governo per poter individuare quali saranno le aree di sosta per i
nomadi. È quanto sostiene il Consiglio di Stato rispondendo a
un'interrogazione firmata dal deputato leghista Lorenzo Quadri e
cofirmatari. Alla domanda di Quadri "quali sono i tempi previsti per
l'annunciato Piano di utilizzazione cantonale (PUC) che definisca le
aree nomadi", il Governo ha risposto che "sulla base dell'esperienza
già avuta con simile procedura si può indicare in circa cinque anni la
durata della procedura tendente a formalizzare nel PUC le aree di sosta
per i nomadi". Insomma un problema - quello delle aree da destinare ai
nomadi - che non è affatto facile da risolvere anche perchè come
sottolinea il Governo nella sua lunga risposta all'interrogazione la
collaborazione da parte dei Comuni è parecchio scarsa: "La riluttanza
della popolazione sedentaria e la diversità della cultura nomade, sono
sicuramente dei fattori che condizionano la collaborazione e
disponibilità dei Comuni alla realizzazione, sul loro territorio, delle
aree di sosta. Questo atteggiamento, che di fatto ha scaricato sul
Cantone tutta la responsabilità concernente la gestione dei nomadi,
compresa quella finanziaria, non risulta essere consono ad uno spirito
di collaborazione che dovrebbe sussistere tra gli enti locali e
l'Autorità cantonale". |
Il Governo ricorda che:
- il Ticino è da sempre terra di accoglienza e continuerà a dare
ospitalità ai nomadi, garantendo un soggiorno dignitoso e facendo in
modo che ciò avvenga nel rispetto delle leggi e della sensibilità delle
popolazioni indigene.
- è improponibile pensare di risolvere il problema dello
stazionamento delle carovane di nomadi in Ticino semplicemente impedendo
loro con la forza di fermarsi nel nostro cantone. Questa via non è solo
impraticabile dal punto di vista legale, ma anche e soprattutto dal lato
etico
- riteniamo che la presenza delle famiglie nomadi debba sempre
rimanere in forma transitoria, numericamente sostenibile, in relazione
con la capacità di accoglienza possibili nel Cantone. |
Per quanto riguarda il progetto
della Commissione nomadi di individuare "almeno quattro, meglio sei"
aree attrezzate per i nomadi, il Governo afferma di ritenere "giudizioso
poter disporre di quattro aree di sosta, due ubicate nel Sottoceneri e
due nel Sopraceneri".
Sui relativi costi è ancora prematuro poter esprimere cifre, dato che
prima devono essere individuate le aree, aree che - viene precisato dal
Consiglio di Stato - "sono indispensabili per evitare che i nomadi
sfuggano la controllo delle autorità di polizia e vadano a sistemarsi,
senza autorizzazione, in terreni privati". |
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