5 marzo 2005 - BRUXELLES - Christian Dupont, ministro federale per l'integrazione sociale, ha annunciato un piano per combattere il problema di madri e bambini che mendicano per le strade delle città del Belgio. L'annuncio è stato salutato con favore dalla parlamentare socialista Dalila Douifi, che aveva sollevato il problema.
Scene pietose di madri viste mendicare coi bambini in braccio - particolarmente gli ultimi giorni di freddo intenso - avevano rinnovato le preoccupazioni (cfr. Belgio 4 luglio 2005).
Ci sono state indagini sui rischi alla salute di questi bambini, che spesso sono curati con dosi eccessive di sciroppo della tosse. Le leggi internazionali proibiscono l'esposizione e l'impiego di bambini in circostanze estreme, come la temperatura di questi periodi.
Dopo aver coinvolto il ministro degli interni (Patrick Dewael) e quella della giustizia (Laurette Onkelinx), Dalila Douifi aveva espresso le sue preoccupazioni al ministro Dupont. Che a sua volta aveva annunciato che da martedì 12 marzo verranno impiegati 12 mediatori culturali per approcciare i mendicanti.
"L'aspetto interculturale non è secondario. Per esempio, non sempre i Rom vogliono essere aiutati. Fa parte della loro cultura," ha detto Douifi.
I mediatori saranno dispiegati nelle città di Bruxelles, Anversa, Gent, Liegi e Charleroi.
Douifi ha poi aggiunto che ci sono già stati sviluppi positivi nella città di Anversa, dove le autorità cittadine favoriscono la frequenza scolastica dei bambini nell'età dell'obbligo. Se il figlio frequenta la scuola, i genitori hanno garantiti i benefici sociali di legge.
"Il problema è molto complesso: spesso si pone come combinazione di repressione, prevenzione e rimedi. Le misure introdotte dal ministro Dupont sono un punto di partenza verso la soluzione," ha continuato Douifi, concludendo che l'impiegodi bambini per l'accattonaggio è un crimine comunque perseguibile.
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Sullo stesso argomento, ricevo:
Riguardo al cambio di
politica annunciato dal governo belga verso mendicanti ed uso dei bambini, il
presidente di Opre Roma, Wolf Staf Bruggen, è stato intervistato sul canale 1
della radio nazionale, mercoledì di settimana scorsa.
Bruggen, che è anche
delegato dell'European Roma and Travellers Forum, ha commentatola notizia,
fornendo ulteriori informazioni.
Prima di tutto,
non tutti i mendicanti nelle strade di Anversa e Bruxelles sono Rom.
Secondariamente, i Rom che mendicano, arrivano dalla Romania e vivono in Belgio
in situazione di completa illegalità, senza accesso a nessun servizio sociale di
base. Tutti i loro averi dipendono dalla mendacità. Su questo tema diverse
organizzazioni, inclusa Opre Roma, avevano già pubblicato un loro rapporto
all'inizio del 2005, dov'era chiaramente spiegato perché alcuni Rom erano
costretti a mendicare e perché dovessero portare i bambini con loro!
[...] Riguardo
all'uso di mediatori culturali ha detto che possono essere d'utilità se
appartengono alla stessa comunità e condividono lingua e tradizioni dei Rom
mendicanti.
Per terminare, il
problema non è dato dai mendicanti e la soluzione non risiede nel togliere i
bambini dalla strada. Il problema è la povertà e la mancanza di una seria
politica migratoria: occorre una soluzione strutturale che offra ai Rom
un'alternativa e la prospettiva di una vita decente.
Wolf Bruggen
Chairman-Voorzitter-Presidentos
Opré Roma ngo
opreromavzw@yahoo.com
Tel : ++32 (0)486.32.57.62
Fonte: Roma_Benelux