Bruxelles, summit sui rom
Di Fabrizio (del 01/05/2014 @ 09:00:36, in Europa, visitato 2208 volte)
30 Aprile, 2014, Nazzareno Guarnieri su
Fondazione Romanì Italia
Qualche giorno fa ho ricevuto una lettera (vedi
QUI, ndr.) dall'amico di Spagna Juan De Dios
Ramirez-Heredia con alcune personali considerazioni sul recente summit sui rom a
Bruxelles promosso dalle istituzioni europee.
Riporto integralmente la lettera di Juan De Dios e ringrazio il prof. Marco
Brazzoduro per la traduzione in Italiano.
IL SUMMIT DI BRUXELLES SUI ROM E' STATO UN GRANDE INGANNO
Sapevo dal primo momento, e i miei timori sono stati confermati quando ho letto
i contenuti del programma, che ci troviamo ancora una volta di fronte a un
incontro di importanti uomini politici e di gagé "che ci amano tanto" e sono
pronti a parlare per conto nostro privando i presenti al summit della
possibilità di ascoltarci in quanto veri e insostituibili portavoce della nostra
identità e dei nostri interessi.
Per questo motivo ho deciso di non andarci, nonostante che sia stato
personalmente invitato. Non volevo avallare con la mia presenza questa
esibizione di politici che in periodo elettorale dichiarano a turno quanto siano
interessati alla nostra situazione.
Prima di scrivere queste note ho lasciato passare del tempo. Volevo informarmi
sulla questione ricorrendo a fonti rom, oneste ed equilibrate, per capire la
complessità del summit. I miei timori sono stati confermati.
Comunque desidero fare riferimento alla lettera che Rudko Kawczinski, presidente
del European Roma and Travellers Forum ha indirizzato a Viviane Reding,
Commissario alla Giustizia, a Schulz , Presidente del Parlamento europeo. Faccio
mie le sue parole quando ha detto:
"...Questo meeting di un giorno che consiste , prevalentemente, in una serie di
discussioni portate avanti da personalità non rom, crea serie preoccupazioni
riguardo allo scopo, ai contenuti e alla partecipazione".
Il summit è diventato un gioco di discorsi ripetitivi. E noi rom di ciò ne
sappiamo abbastanza perché siamo spesso infastiditi da quelli attorno a noi
dotati di spirito di redenzione e mani piene di euri ottenuti a nostro nome.
Pronti a salvare le nostre vite.
Rudko Kawczinski lo ha detto con grande chiarezza:
"Per noi è difficile capire quale sia esattamente lo scopo del summit e il suo
valore aggiunto in termini di quello che ha conseguito finora. Le piattaforme
tematiche creano politiche inclusive per i rom a livello locale e fanno arrivare
denaro dell'UE alle autorità locali e regionali per aiutarle a integrare i rom.
Fanno diventare l'integrazione dei rom una realtà locale anche negli stati
appena cooptati, tematiche che sono state dibattute in forum nazionali e
internazionali e hanno costituito l'oggetto di numerose raccomandazioni e
decisioni emesse dalla Commissione Europea e altri organismi internazionali. Non
sembra che la serie di discorsi di ministri e viceministri siano in grado di
generare quell'impegno così tristemente carente"
Perciò Rudko Kawczinski ha colto il punto chiave quando ha affermato:
"E' un peccato, per dire il minimo, che dopo anni di affermazioni secondo le
quali il lavoro dovrebbe essere compiuto dai rom e non per i rom, ci viene
offerta un'agenda dove in un elenco di 30 oratori non c'è quasi nessun rom (...)
D'altra parte si suppone che noi dovremmo ammirare le persone che conoscono e
seguono i consigli di un gruppo di partecipanti non rom, alcuni dei quali non
hanno mai conosciuto gli stessi rom o che non hanno mai visitato un insediamento
rom".
Un ampio numero di rom che vivono in Europa hanno alzato la voce per denunciare
la manipolazione cui sono assoggettati. Per la maggior parte delle istituzioni e
per una larga parte di quelli che vivono a spese del nostro nome noi siamo
considerati un gruppo di mendicanti analfabeti e affamati che debbono essere
salvati ad ogni costo. E, sempre in nostro nome, organizzano conferenze,
incontri e giornate come questa che finiscono quasi sempre in completi
fallimenti . E sapete perché ?
Ascoltate Rudko Kawczinski:
"Finora molti degli sforzi della Commissione Europea si sono conclusi con
risultati minimi o inesistenti. Questo accade sempre quando la comunità rom e i
suoi rappresentanti non sono stati né coinvolti e né consultati nella
progettazione dei programmi e delle iniziative".
Non pretendiamo di capire come fanno la signora Reding e il commissario Laszlo
Andor, responsabili per le materie sociali, il lavoro e l'integrazione. Hanno
consentito di essere presi in giro dagli organizzatori di questo spettacolo
volgare. Non é stato portato alla loro attenzione quello che l'European Roma and
Travellers Forum non ha visto, la più elevata rappresentanza dei rom in Europa,
la cui creazione è stata aiutata dal Consiglio D'Europa, dalla Commissione
Europea e dall'OSCE ?
"A peggiorare le cose - continua Rudko Kawczinski - la Commissione Europea ha
ritenuto opportuno invitare come oratore nella cerimonia di apertura del summit,
niente meno che Traian Basescu, Presidente della Romania, che è stato
recentemente condannato dalla Commissione Nazionale di Romania per la lotta alla
discriminazione, per i suoi commenti discriminatori verso la popolazione rom.
D'altra parte hanno invitato in alcuni dei già menzionati tavoli, rappresentanti
di città e regioni che hanno sistematicamente cacciato i rom dai loro territori".
Per concludere faccio mie le parole del Presidente del European Roma and
Travellers Forum:
"In queste circostanze crediamo che la nostra partecipazione in questo summit
sia stata meramente decorativa. Ciò è qualcosa che non possiamo accettare in
qualsiasi caso. Noi rom vogliamo una partecipazione reale ed onesta e non ci
auguriamo di essere usati solo come marionette in uno spettacolo".
Juan de Dios Ramirez-Heredia - Presidente dell'Unione Romanì spagnola
Già deputato al Parlamento europeo
Avvocato e giornalista
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