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L'Opera Nomadi: "Amministrazione xenofoba e intollerante: vergogna!"
Di Fabrizio (del 17/03/2014 @ 09:02:46, in Italia, visitato 1532 volte)

Il mattino di Padova 15 marzo 2014
L'intervento dell'associazione dopo le polemiche sul possibile acquisto di un terreno a Mortise da parte di una famiglia Rom. "Non è degno di un paese civile fare di tutta l'erba un fascio"

PADOVA. Riceviamo e pubblichiamo l'intervento dell'Opera Nomadi dopo l'episodio di qualche giorno fa a Mortise che ha visto alcuni residenti protestare contro il possibile acquisto di un terreno da parte di una famiglia Rom

In tempi di campagna elettorale risulta facile a tutti cavalcare il malcontento popolare, costruendo capri espiatori a cui rivolgere il livore e la frustrazione che spesso hanno molteplici origini. Recentemente nel quartiere di Mortise alcuni residenti sono insorti alla notizia che una famiglia di Rom stesse cercando un terreno da acquistare nel quale stabilirsi per diventare stanziale. La gente ha paura... i rom rubano, sporcano, deprezzano il valore delle case e, come dichiarano alcuni, ci sono stati dei furti. Le indagini non hanno ancora accertato i responsabili, ma il popolo è sicuro, ha già emanato la sua sentenza... sono gli "zingari", quelli che abitano lì a fianco, perché sono sempre loro...., storicamente è così!

Nessuno li vuole come vicini di casa, si sa poco di loro, ma tutti li conoscono: ladri nel dna. Ma i Rom non sono tutti uguali, proprio come gli italiani, i francesi, gli inglesi, i tedeschi ecc, ecc .... Non tutti rubano, c'è anche chi lavora, chi manda i figli a scuola, chi fatica ad arrivare a fine mese come tanti di noi. Ma questo non importa a nessuno, sono "zingari", quindi bisogna tenerli lontani. Si sente dire che bisogna mandarli via tutti, ma dove? Spesso si tratta di cittadini, con regolare residenza nel Comune di Padova (è il caso di molti degli abitanti dell'area di Via Bassette). Poi ci sono i Rom italiani che sono innanzitutto cittadini italiani, con eguali diritti e doveri di un cittadino italiano. Chi delinque va giudicato, ma se cerca un terreno edificabile per poter finalmente smettere di girare di parcheggio in parcheggio, ha diritto di acquistarlo e di viverci in pace.

Ci mortifica sentire che queste polemiche si alimentano nel silenzio più totale delle associazioni che a Padova hanno Convenzioni Comunali a favore dei Rom e che dovrebbero difendere i loro diritti e la loro dignità di esseri umani. Ci indigna dover leggere le dichiarazioni dell'Assessore al verde pubblico, che vuole tenere lontani i Rom da Padova e allontanare per sempre quelli che risiedono in Via Bassette. Discorsi come questi non si adattano all'immagine di una persona che si dichiara di sinistra e che dovrebbe prima di tutto aver chiaro il rispetto dei fondamentali diritti umani. Questo Assessore conosce i Rom che vogliono acquistare il terreno? Ha parlato con loro? Vorremmo sinceramente saperlo, visto che ha già sentenziato che si tratta di delinquenti senza possibilità di riscatto alcuno.

In questo modo non si fa altro che fomentare l'odio nei confronti di quelli che, nella nostra società, vengono condannati a prescindere perché appartenenti ad un'etnia altra. Dichiarazioni tali giustificano il razzismo, in qualsiasi forma esso si manifesti e lo rendono addirittura un nobile sentimento. Non possiamo rimanere a guardare quando un'amministrazione comunale di sinistra soffia sul fuoco dell'intolleranza e della xenofobia, convinta così di poter tirare su qualche voto in più, che fa sempre comodo!

Vorremmo inoltre ricordare che l'esasperazione dei residenti di Mortise è figlia di anni di lassismo della stessa amministrazione comunale nei confronti del problema del campo di Via Bassette. Si è intervenuti limitando l'area, erigendo muri di contenimento, ma nulla si è fatto sul piano sanitario, per la costruzione di un percorso di inclusione sociale serio e duraturo e per la ricerca di soluzioni abitative diverse, nonostante gli stessi residenti si siano sempre detti disponibili a collaborare con il Comune per individuare una soluzione condivisa.

Ci auguriamo di non dover più assistere a simili teatrini e che finalmente si cominci a considerare i Rom come persone diverse tra loro, persone portatrici di specificità, da conoscere prima di giudicare. Auspichiamo che l'amministrazione comunale ricordi che si tratta di esseri umani, a cui sì vanno ricordati doveri, ma che hanno anche dei diritti che loro spettano come dice la Costituzione Italiana.