Elena Gorolovà, portavoce del gruppo di donne colpite da
sterilizzazione coercitiva
Il Comitato di Helsinki ceco crea una legge per risarcire le persone
sterilizzate illegalmente - Prague, 14.1.2014 17:18, (ROMEA)
Czech Helsinki Committee, translated by Gwendolyn Albert
Il Comitato di Helsinki ceco (Chesky helsinsky vybor - ChHV) ha completato una
carta da usare come guida per il risarcimento delle persone sterilizzate
illegalmente. La ONG sta ora presentando la bozza di legge redatta al Parlamento
Ceco e al Ministro della Giustizia e chiede ad essi di pensare al più presto ad
un'adeguata soluzione al problema della sterilizzazione illegale.
La pratica di sterilizzare le persone senza il loro consenso informato è stata
eseguita, in passato, nel territorio della Repubblica Ceca. Fino al 1991, tale
prassi era frutto di una politica dello Stato volta a limitare la riproduzione
di gruppi considerati scomodi dal regime cecoslovacco.
Dopo il 1991, la Repubblica Ceca ha continuato ad eseguire la pratica di
sterilizzazione delle persone senza il loro consenso informato non adottando
misure legali atte a stabilire le condizioni entro le quali la sterilizzazione
potesse essere legale per legge, tra cui quella del consenso libero ed
informato. Centinaia di persone hanno perciò perso l'opportunità di avere figli,
cosa che ha portato molti traumi ad individui e persone.
"Dopo che la Repubblica Ceca è stata a lungo inattiva in questo senso nonostante
le ripetute critiche alla sua situazione provenienti sia a livello
internazionale che nazionale dai difensori dei diritti umani, il Comitato di
Helsinki ceco ha deciso di contribuire ad accelerare il processo di adozione di
misure legali atte ad assicurare l'effettiva e rapida implementazione del
risarcimento alle persone sterilizzate illegalmente tramite la presentazione di
questo materiale." ha dichiarato Michaela Tejnorovà, avvocato del ChHV. Una
ricerca statistica sul campo, che ha accompagnato la scrittura della bozza del
ChHV, ha mostrato come alcune donne stiano tuttora ricevendo risposte negative da
alcune istituzioni mediche relative all'ottenimento delle cartelle cliniche
relative alla loro sterilizzazione.
"Alcune donne erano scettiche sul collaborare con noi a riguardo di questa
problematica dato che, per molti anni, avevano provato e fallito
nell'ottenimento di un risarcimento. Riaprire questo tema ha riportato loro
memorie dolorose e ha ricordato loro tutte le diverse conseguenze di ciò che è
stato fatto loro, non solo quelle mediche." dice Elena Gorolovà del gruppo di
Donne colpite da Sterilizzazione Coercitiva che collabora col progetto del ChHV.
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