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Repubblica Ceca
Di Martina Zuliani (del 28/01/2014 @ 09:06:19, in Europa, visitato 2038 volte)

Elena Gorolovà, portavoce del gruppo di donne colpite da sterilizzazione coercitiva
Il Comitato di Helsinki ceco crea una legge per risarcire le persone sterilizzate illegalmente - Prague, 14.1.2014 17:18, (ROMEA) Czech Helsinki Committee, translated by Gwendolyn Albert

Il Comitato di Helsinki ceco (Chesky helsinsky vybor - ChHV) ha completato una carta da usare come guida per il risarcimento delle persone sterilizzate illegalmente. La ONG sta ora presentando la bozza di legge redatta al Parlamento Ceco e al Ministro della Giustizia e chiede ad essi di pensare al più presto ad un'adeguata soluzione al problema della sterilizzazione illegale.

La pratica di sterilizzare le persone senza il loro consenso informato è stata eseguita, in passato, nel territorio della Repubblica Ceca. Fino al 1991, tale prassi era frutto di una politica dello Stato volta a limitare la riproduzione di gruppi considerati scomodi dal regime cecoslovacco.

Dopo il 1991, la Repubblica Ceca ha continuato ad eseguire la pratica di sterilizzazione delle persone senza il loro consenso informato non adottando misure legali atte a stabilire le condizioni entro le quali la sterilizzazione potesse essere legale per legge, tra cui quella del consenso libero ed informato. Centinaia di persone hanno perciò perso l'opportunità di avere figli, cosa che ha portato molti traumi ad individui e persone.

"Dopo che la Repubblica Ceca è stata a lungo inattiva in questo senso nonostante le ripetute critiche alla sua situazione provenienti sia a livello internazionale che nazionale dai difensori dei diritti umani, il Comitato di Helsinki ceco ha deciso di contribuire ad accelerare il processo di adozione di misure legali atte ad assicurare l'effettiva e rapida implementazione del risarcimento alle persone sterilizzate illegalmente tramite la presentazione di questo materiale." ha dichiarato Michaela Tejnorovà, avvocato del ChHV. Una ricerca statistica sul campo, che ha accompagnato la scrittura della bozza del ChHV, ha mostrato come alcune donne stiano tuttora ricevendo risposte negative da alcune istituzioni mediche relative all'ottenimento delle cartelle cliniche relative alla loro sterilizzazione.

"Alcune donne erano scettiche sul collaborare con noi a riguardo di questa problematica dato che, per molti anni, avevano provato e fallito nell'ottenimento di un risarcimento. Riaprire questo tema ha riportato loro memorie dolorose e ha ricordato loro tutte le diverse conseguenze di ciò che è stato fatto loro, non solo quelle mediche." dice Elena Gorolovà del gruppo di Donne colpite da Sterilizzazione Coercitiva che collabora col progetto del ChHV. 


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