Rom e sinti, basta con le deportazioni
Di Fabrizio (del 24/09/2013 @ 09:07:35, in Europa, visitato 1645 volte)
su Le parole, i pensieri -
Autore: Moni Ovadia -
Data: 2013-09-21
L'Unità
I paesi che si definiscono democratici, ogni giorno della loro esistenza
conoscono, tollerano, accettano e persino favoriscono violazioni delle leggi,
abusi del diritto, attentati ai loro ai principi fondamentali sotto lo sguardo
benevolo e spesso con la complicità delle loro istituzioni nazionali e locali.
Molti cittadini non danno alcun peso a questo scempio soprattutto se le
ingiustizie, anche se ignobili, non li riguardano direttamente.
Costoro non pongono domande cogenti alle istituzioni per chiedere ragione delle
patenti trasgressioni della legalità che umilia e offende il loro Paese. Anzi,
talora, "bravi" cittadini chiedono che le istituzioni violino le leggi per
servire loro interessi o privilegi particolari. Lo status di cittadino di una
nazione democratica, conferisce straordinari diritti ma pretende contestuali
doveri, primo fra tutti il rispetto attivo della Carta Costituzionale per dare
applicazione autentica alle sue leggi e per vigilare che non vengano infrante da
nessuno, tanto meno dalle Autorità. Porre domande e pretendere risposte dalle
istituzioni, è lo strumento principe per esercitare tale vigilanza. Io faccio
parte di quegli italiani che prendono molto sul serio il diritto/dovere di
cittadinanza e non rinuncio per nessuna ragione a porre domande e a pretendere
risposte.
Il diritto all'uguaglianza è garantito a tutti i cittadini di questo Paese e a
tutti gli esseri umani che vi abitano? Anche ai rom e ai sinti? Allora perché
continuano a venire segregati, discriminati, rinchiusi e sgomberati? Le
minoranze hanno diritto a vedere riconosciute le loro prerogative e ad ottenerne
la tutela? Anche i rom e i sinti? Allora perché non hanno ancora avuto lo status
di minoranza linguistica com'è capitato ad altre popolazioni? Perché le pur
importanti proposte di legge al riguardo, secondo l'autorevole parere di
giuristi competenti, hanno scarsissime possibilità di essere votate e approvate
dalle camere? Solo perché si tratta di "zingari"? La dignità della persona è
dotazione originaria di ogni essere umano? Anche del rom e del sinto? Allora
perché è lecito a gruppi di cittadini parlarne come di oggetti ingombranti e
nocivi di cui rifiutare la vicinanza? Perché tale linguaggio non è sanzionato
come incitamento all'odio e al razzismo? Le vittime di persecuzioni e genocidi
hanno diritto al riconoscimento ed al risarcimento? Perché rom e sinti no?
Noi cittadini italiani che riconosciamo nel diritto di cittadinanza un valore
irrinunciabile, pretendiamo risposte alle nostre domande e chiediamo che vengano
presi i provvedimenti necessari per dare piena applicazione alle leggi. Non
siamo più disposti a tollerare sgomberi, deportazioni, vessazioni contro i
nostri concittadini rom e sinti.
PS:
Moni Ovadia sarà a Milano mercoledì 25 settembre alle 18.30, con Marco
Rovelli e Jovica Jovic, per la presentazione di:
|