Lotta studentesca "chiude" scuole medie. "Stop ai rom, prima studenti cagliaritani"
L'ISTITUTO MANNO "CHIUSO" DAI MANIFESTANTI -
L'UNIONE SARDA -
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Blitz di protesta del movimento studentesco "Lotta Studentesca" in tre scuole di
Cagliari.
Lunedì 27 maggio 2013 13:20 - Un blitz destinato a far discutere. Durante la
notte, tra domenica e lunedì, alcuni esponenti del movimento "Lotta Studentesca"
(Forza Nuova) hanno chiuso simbolicamente tre scuole medie di Cagliari, la Manno,
il Cima e Pier Luigi da Palestrina. Qui verranno svolti i corsi scolastici per
il conseguimento della licenza media riservati ai rom adulti, finanziati con
20mila euro dal Comune di Cagliari (soldi statali "bloccati" e destinati a
progetti per l'integrazione dei rom): il finanziamento servirà per pagare i
libri e le lezioni speciali per i nomadi. Diecimila euro andranno al “Co.sa.s”,
associazione di volontariato che metterà a disposizione insegnanti di Italiano,
per interventi individualizzati e di sostegno disciplinare, oltre i libri di
testo, materiali didattici e altro. Il Piano di inclusione sociale firmato dal
sindaco e presentato all'assessorato regionale alla Sanità per ottenere un
finanziamento di 695 mila euro in tre anni, ha tre punti fondamentali: case,
formazione professionale, finanziamento di eventuali attività imprenditoriali.
La Regione ha stanziato per il momento 300mila euro.
Le scuole sono state "chiuse" con del nastro bianco e rosso. Poi sono stati
affissi dei volantini: "Stop ai rom. Prima gli studenti cagliaritani". E ancora:
"Scuola gratis? Diventa rom". Messaggi forti che rischiano di arroventare ancora
di più il clima attorno alle popolazioni nomadi presenti in città. "L'iniziativa
sostenuta dall’amministrazione Zedda", attacca il movimento studentesco, "è una
vergogna: gli studenti e le famiglie cagliaritane sono ancora in attesa dei
rimborsi scolastici relativi all’anno 2011; nel mese di dicembre 2012, il Comune
informava gli stessi studenti e le loro famiglie del ritardo del finanziamento
promesso per mancanza di fondi sufficienti. Ora si viene a sapere della
disponibilità di queste risorse. Non vengono però assegnate alle famiglie
cagliaritane: il Comune le usa per finanziare un progetto a tutela di una
minoranza. Quella dei rom appunto. In questo periodo di forte crisi economica
Lotta Studentesca ritiene irresponsabile il modo in cui si governa la città,
perché crea forti tensioni sociali e perché non considera una priorità
salvaguardare il diritto allo studio dei propri ragazzi, che si sostiene anche
attraverso la garanzia di questi rimborsi ad hoc".
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