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Io, calabrese di Innsbruck, mi impegno per risolvere la questione zingari
Di Fabrizio (del 07/12/2012 @ 09:05:08, in Italia, visitato 1301 volte)

Karin Faistnauer, Presidente dell'Associazione "Donne e Futuro", scrive alla cittadinanza lametina

Vivo da tanti anni a Lamezia Terme e sono stata accolta subito in modo speciale dalla popolazione calabrese. Perciò quando ho capito che tra la popolazione Zigara e non-zigara c'è un difetto di comunicazione mi sono sentita in dovere di mettermi in prima persona a vedere come si poteva risolvere il problema. Sapevo che non sarebbe stato facile, poiché tanti altri avevano già provato a "civilizzare" gli Zingari. Ma io avevo un vantaggio in più, straniera, venivo da Innsbruck, non avevo mai avuto contatto con gli Zingari e così non avevo nessun pregiudizio verso di loro come popolo. Lì vedevo come singole persone che si comportano più o meno bene e che non conoscono il "nostro" mondo postmoderno.

Spesso mi chiedono perché mi occupo soltanto delle donne Zingare e io rispondo sempre che, in effetto, mi occupo di tutti, perché se noi riuscissimo a risolvere "il problema zingaro" tutti potremmo vivere bene a Lamezia Terme, perché ci sarebbe finalmente la Pace (guerra non è soltanto quando ci si spara).

Per questo scrivo questa lettera con la preghiera di pubblicarla. Per far notare che c'è una guerra in atto alimentata anche da un'informazione sbagliata che aumenta l'astio verso questo popolo misconosciuto: circolano su Facebook delle foto, dove degli zingari, due donne e un ragazzo, "bruciano" provocando una grossa nuvola di fumo bianco.

Dopo un'assemblea aperta con il Prefetto dove ha partecipato anche una delegazione Zingara alla quale è stata rivolta la richiesta formale di non bruciare più copertoni e rame, gli abitanti "italiani" vicini al campo nomade sono, giustamente, all'erta per controllare se la promessa da parte degli zingari, verrà mantenuta. Dopo anni di convivenza difficile anche il fumo bianco dei rami bagnati dell'albero di olivo accesi per riscaldare i container gelidi o per cucinare quando non ci sono i soldi per comprare la bombola di gas, viene visto come una presa in giro, pensando che si vuole nascondere con la sterpaglia i copertoni o il rame da bruciare. Non è così. Le foto che circolano su Facebook fanno vedere una famiglia Zingara che non ha mai bruciato ne copertoni, ne rame. Questa famiglia vive con la vendita di frutta ma si riscalda al caminetto con il fuoco acceso nell'oliveto.

Adesso, ogni volta che vado al campo nomade, gli zingari che cercano di sopravvivere in un mondo alieno al loro modo di vivere, mi dicono orgogliosi "hai visto non bruciamo più", non sapendo che per gli "italiani" anche il fumo dei rami di olivo bagnati è una minaccia e io spero che chi legge queste righe mi dirà come posso spiegare a loro che non devono più riscaldarsi o cucinare perché il fumo è sempre fumo !

Karin Faistnauer