\\ Mahalla : Articolo : Stampa
La gioventù rom incoraggia lo spirito volontaristico a casa propria
Di Fabrizio (del 01/08/2012 @ 09:09:24, in Europa, visitato 1458 volte)

Da Roma_Daily_News

July 25, 2012 by Andy Haupert - Roma Initiatives

Ludovic Rafi in Romania

"Sapevo che era una necessità a cui potevamo rispondere con pochi o nessun finanziamento," dice Ludovic Rafi, 29 anni e rom laureato dalla Romania. "Inoltre, ho pensato che i partecipanti avrebbero visto quanto fosse semplice pulire l'area e seguire il nostro esempio." Laureato in economia e poi stagista presso la direzione generale per l'Allargamento della Commissione Europea, Rafi ha intrapreso un progetto comunitario volto a ripulire il suo quartiere nel villaggio di Mintia.

Mintia ospita circa 100 famiglie rom, che vivono in una comunità compatta alla periferia. Le famiglie occupano sei ex capannoni degli anni '70 e tre blocchi di appartamenti più recenti. Gli edifici circondano un campo che serve come parco giochi per i bambini, ma che col tempo è stato invaso dai rifiuti.

Imperturbabili. Rafi e quattro altri giovani soci hanno pianificato una giornata dell'ambiente, che avrebbe coinvolto tra i 50 e i 60 membri della comunità. Il progetto è stato avviato, condotto ed in parte finanziato dalla stessa comunità rom. Rafi ed il suo gruppo hanno promosso l'evento ai vicini, incollati i manifesti e ricevuto offerte da parte del governo locale per i sacchi dell'immondizia, procurandosi guanti ed altro materiale.

I partecipanti arrivati sul posto una mattina agli inizi di marzo 2012, avevano un'età tra i 10 e i 35 anni, con l'eccezione di un cinquantenne. "E' stato interessante ascoltare le reazioni dei residenti che osservavano," riflette Rafi. "Alcuni erano d'accordo, altri dicevano che le autorità, non o giovani, dovevano essere le responsabili di quel lavoro. Ma alla fine della giornata, si erano uniti anche alcuni tra gli scettici. Penso che ogni azione di questo tipo aiuterà a rendere più popolari il lavoro volontario ed il servizio comunitario.

Per incoraggiare questo spirito volontaristico, Open Society Roma Initiatives include aspetti del servizio comunitario nel programma di tirocinio per i giovani rom che operano con la Commissione Europea. Ai partecipanti viene chiesto di proporre un piccolo progetto di servizio comunitario, che riguardi una questione importante per loro e la loro comunità rom locale. I partecipanti i cui progetti passano il vaglio, vengono forniti di menzione e sostegno allo sviluppo del progetto, da realizzare dopo la partecipazione allo stage o ad altri programmi.

Sul merito di questi progetti, è meglio lasciare l'ultima parola a Rafi. "Stiamo ricevendo una grossa opportunità, quindi dobbiamo applicarci e fare qualcosa per la gente della nostra comunità, per chi non ha le medesime opportunità. E col volontariato possiamo ispirare gli altri ad assumersi la responsabilità delle loro situazioni."

Senada Lamovska in Macedonia

"Essendo stata lontana dalla mia città e non avevo più contatti con i Rom del posto da 10 anni, fui molto felice di avere la possibilità dei ricollegarmi facendo qualcosa per la comunità," dice Senada Lamovska. "Dopo un'assenza tanto lunga, era difficile capire quale sarebbe stata la cosa più utile da fare per i Rom della mia città, quindi feci ciò che sapevo meglio. So insegnare francese e romanì, così decisi di insegnare la lingua romanì, perché nella mia città è una lingua dimenticata. Il turco è la madrelingua. Ho voluto presentare la storia romanì e le basi della lingua ai giovani rom e agli studenti delle superiori.

Nel contempo ero felice di poter conoscere i più giovani della comunità, parlare con loro e vedere la loro comprensione della romanipé, vedere quale visione hanno del futuro - se vogliono continuare con l'istruzione e come posso aiutarli con consigli o informazioni. In altre parole, volevo condividere le mie esperienze e conoscenze.

Tra febbraio e marzo 2012, Lamovska, in collaborazione con l'organizzazione locale Avena Kocani, ha dato sei lezioni introduttive di un'ora l'una in storia e lingua romanì, agli studenti della scuola secondaria Koso Vikentiev di Kocani. Con la sessione di storia gli studenti hanno avuto l'opportunità di cimentarsi con temi fondamentali come "Da dove veniamo?" e "Chi sono oggi i Rom?" I corsi di lingua hanno presentato l'alfabeto romanì, grammatica di base e il vocabolario di tutti i giorni.

Lamovska è rimasta sorpresa del livello di entusiasmo da parte degli studenti e della loro apertura verso l'apprendimento della storia e della lingua romanì. Per molti di loro era il primo incontro con questi soggetti, in particolare nell'ambito del normale insegnamento. "Sono stata contenta di scoprire che i bambini rom nella mia città fossero interessati alla lingua," dice, "avendo il turco come lingua madre, direbbero in molti, dovrebbero considerarsi Turchi. Credo che imparare la storia, la lingua e la cultura rom sia molto importante per la loro identità rom."

Riflettendo sui requisiti dei servizi di comunità, dice Lamovska: "Penso che continuare con questa pratica sia una buona idea. Molti studenti finiscono l'istruzione e si dimenticano della loro comunità. E' una buona idea ricordare loro di fare ritorno a dove sono partiti e condividere le conoscenze acquisite... Ho svolto molti progetti volontari nei posti dove ho vissuto e lavorato, e penso che questo requisito mandi un messaggio positivo ai giovani: a volte dobbiamo aiutare senza aspettarci di essere pagati."