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La questione dei matrimoni forzati nella comunità traveller
Di Fabrizio (del 05/06/2012 @ 09:11:21, in Europa, visitato 6274 volte)

GypsyMessageBoard May 29th, 2012

Molti di noi sono rimasti a dir poco scioccati dagli articoli delle ultime settimane, scritti da Nazir Afzal, procuratore capo per il Nord-Ovest, con titoli simili a questo:

"Abbiamo affrontato il potere delle gang. Ora dobbiamo confrontarci con i matrimoni forzati tra i Traveller"

"Ci sono comunità con cui abbiamo avuto paura di agire, e con -abbiamo- intendo ogni agenzia. Spero che non succeda più. Per me l'ultimo bastione è la comunità traveller."

-I Traveller sono "l'ultimo bastione" dei tabù sessuali in Gran Bretagna.-

FERMERO' I MATRIMONI ZINGARI, DICE L'AVVOCATO ASIATICO DELLE SEX GANG... "Mi sono reso conto dell'enorme problema dei matrimoni forzati nella comunità traveller. Sono molto diffusi."

Molti di noi hanno avvertito l'ondata di shock attraversare la comunità. Ci siamo chiesti dove il signor Afzal abbia ottenuto le sue informazioni. Di certo questo non fa parte della Cultura Romanì Britannica. Gli abbiamo scritto dicendogli che dev'essersi sbagliato, non abbiamo mai sentito di matrimoni forzati così come riportato.

Ci è stato risposto che: "Sfortunatamente, non esiste comunità immune dai matrimoni forzati..." E' interessante notare che, quando iniziammo a parlare di matrimoni forzati nelle altre comunità, la prima reazione fu di negarli... Purtroppo nessuna comunità è un posto assolutamente al sicuro per donne e ragazze. Come è stato detto da un ministro del governo: "la sensibilità multi-culturale non è una scusa per la cecità morale... Lo dobbiamo a tutte le vittime, a cui ogni comunità deve sempre fornire protezione."

Come GypsyMessageBoard non possiamo essere d'accordo quando afferma che neghiamo a priori i matrimoni forzati, avendo passato diversi giorni parklando con la gente e particolarmente gli anziani della comunità romanì, per capire se ci fosse qualcosa storicamente motivato, registrazioni/articoli ed altre fonti sui matrimoni nelle comunità traveller, e dare quindi un senso alle sue dichiarazioni. Intendiamo mostrare che i matrimoni forzati NON sono iscritti nella storia dei Traveller in questo paese, che i casi di cui parla il signor Azfal sarebbero isolati e di sicuro non estesi come pubblicato dalla stampa, e perciò che le sue travolgenti dichiarazioni sono pericolose e possono causare un serio danno alla reputazione di tutti i Traveller in GB, aggiungendo stereotipati malintesi a quelli già esistenti nella società maggioritaria. INACCETTABILE. Ci chiediamo anche la ragione di simili affermazioni.

Il Crown Prosecution Service riporta il matrimonio forzato alla voce "Violenze basate sull'onore e matrimonio forzato". Si dice: "La violenza basata sull'onore è un crimine o episodio, commesso o che può essere commesso per proteggere o difendere l'onore della famiglia e/o della comunità." Questa definizione viene supportata da un ulteriore testo esplicativo: "La violenza basata sull'onore è un abuso fondamentale dei diritti umani. Non c'è onore nel commettere omicidio, stupro, rapimento o altri atti, comportamenti e condotte che costituiscono -violenza in nome del cosiddetto onore-".  Si chiarisce: "Gli esempi possono includere omicidio, morte inspiegata (suicidio), timore o realtà di matrimonio forzato, controllo dell'attività sessuale, abusi domestici (inclusi abusi psicologici, fisici, sessuali, finanziari o emotivi), abusi infantili, stupro, rapimento o sequestro di persona, minacce di morte, aggressioni, molestie, aborti forzati..."

Come punto di partenza dobbiamo solo guardarci intorno. Oggi le informazioni viaggiano con un dito pigiato sulla tastiera del computer. Dato che il signor Afzal non ci crede, daremo la parola ad altri.

La parola degli anziani nella comunità romanì è che non e successo e non ne hanno mai sentito parlare. Nei tempi andati ci si incontrava alle fiere o al lavoro in campagna, ecc.

Le prime opere di Gypsy Parsons, Romany Rye, The Gypsies Advocate, The Gypsy Lore Society, nessuna mostra una sola prova a suggerire storie di matrimoni forzati nella comunità traveller.

Molte associazioni storiche hanno setacciato il passato, per es. Romany Roads, rintracciato ritagli di stampa e altre testimonianze, senza che sia emersa alcuna menzione di matrimoni forzati.

Su Travellers Times ed il suo equivalente irlandese - nessun titolo o lancio di matrimoni forzati.

Ci sono diversi gruppi/società o singoli, comunque riconosciuti, che hanno vissuto e lavorato per anni in questi campi, ma nessuna grande menzione su matrimoni forzati.

Oggi abbiamo un'ampia scelta di moderni libri sugli zingari, scritti approfonditamente sulla crescita e la cultura sociale, sino ai tempi odierni, e nessuno parla di matrimoni forzati.

Oggi sono disponibili vecchi e nuovi documentari, ritrasmessi in televisione o in rete, abbiamo numerosi documentari di membri della comunità o compagnie commerciali, archivi radio-televisivi su normali questioni che coinvolgono diversi aspetti sugli zingari - ed ancora nessuna menzione.

La stampa costantemente vomita appena possibile qualsiasi argomento sgradevole che sia in qualche modo legato agli zingari - ma sinora niente nemmeno lì.

Cosa si dice dei matrimoni, zingari, rom & traveller?

Dice Web Patrin del matrimonio nella comunità rom: "Il primo passo nel contemplare il matrimonio è la selezione della sposa. In molte parti del mondo, avviene esattamente come nelle società non-Rom. Il ragazzo compie il corteggiamento, e quando la giovane coppia è d'accordo con lo sposarsi si fidanzano e si scambiano piccoli regali. Vengono consultati i genitori, ma la scelta è presa dai giovani." Non si menzionano matrimoni forzati.

Il dottor Christopher Griffin, docente di sociologia e antropologia, ha lavorato al sito di Londra Westway dal 1984 al 1987. Ha scritto "La libera scelta nel matrimonio è causa di miseria per i genitori, se la scelta dei figli o figlie non è quanto si aspettavano, che la scelta riguardi un Traveller o no." In quel periodo ha assistito a 15 matrimoni traveller. "Non è dato sapere quanti di quei15 matrimoni a Westaway tra il 1984 e il 1987 fosse -combinato-. Ma almeno uno tra un diciottenne e una sedicenne a san Francesco d'Assisi venne sicuramente concordato tra le famiglie. Le famiglie dicono che così si erano messe d'accordo da quando i due ragazzi erano bambini [...]. E' utile per questa ragione distinguere tra matrimoni -concordati- gestiti da intermediari e quelli -arrangiati- dalle famiglie stesse. Non si deve pensare che l'accordo o la combine precluda la possibilità del rifiuto ma, secondo Barnes (1975), ad una ragazza viene chiesto di non rifiutarsi troppo spesso se non vuole essere adittata come -problematica-. Però, per molti genitori, i migliori matrimoni sono quelli stipulati o scelti, anche quando subentra la -fuitina-."

La fuga: "Conosciuta anche dagli antropologi come -matrimonio per rapimento-, la fuga è una via d'uscita alle obiezioni familiari, specialmente da parte di quella della ragazza. Al ritorno dei fuggitivi e alla seguente punizione del maschio (e scuse della femmina) da parte delle rispettive famiglie, segue il matrimonio. A Westway ho contato tre casi simili. In un caso la coppia si conosceva da quattro mesi, nel secondo di meno e nel terzo erano appena scappati in Irlanda. A parte il primo caso, il matrimonio seguì a breve." Nessuna menzione ai matrimoni forzati.

S.B Melch (1975) sui matrimoni combinati: "Lo scopo odierno dei matrimoni combinati tra i Travellers, non è tanto la salvaguardia degli interessi maschili, quanto assicurare alla ragazza un uomo che non la maltratterà. Tali uomini hanno più possibilità di essere individuati tra gli -amici- del parentado. Uomini che, con la loro famiglia, sono conosciuti e documentati per non essere -stranieri- e le loro famiglie non sono -ostili-." Brody (1973) trovò ragioni simili nell'uso dei mediatori tra la gente di campagna. - Niente sui matrimoni forzati.

Dobbiamo scoprire il perché di simili vili dichiarazioni nei confronti delle comunità traveller.

E' ben noto e documentato che gli zingari soffrano il razzismo molto più di qualsiasi altro gruppo di minoranza etnica.

Spiega Trevor Phillips, della Commissione per l'Uguaglianza Razziale: "La situazione di zingari e Traveller è incomparabilmente peggiore di ogni altro gruppo etnico... e lasciamo che ciò continui." (2004)

Travellers' Times, (2003), ha sottolineato che in assenza di fatti, la gente si affida interamente agli stereotipi. Questi si riflette anche nei commenti dei formatori di polizia.

I media ricercano ed usano le parole zingaro o Traveller in qualsiasi modo negativo possibile, e nonostante i tanti anni di lavoro delle organizzazioni rom, zingare e traveller per arrivare alla verità delle cose e a dissipare miti, la stampa continua per la sua strada. Soltanto settimana scorsa ci siamo lamentati con la stampa per il titolo "Killer uccide la grossa grassa moglie zingara" che adornava la prima pagina dello Scottish Sun e non riguardava zingari in nessun modo.

Le cose per la comunità traveller non sono mai cambiate, è il solito continuo fraintendimento.

Sínéad ní Shuínéar, ricercatore e traduttore, Dublino: "La zingara è la -strega- nella società europea di oggi.

I gagé non solo (coscientemente deliberatamente) usano lo zingaro come capro espiatorio, ma (inconsciamente) proiettano su di lui, distanziandosi così dalle cose che odiano di loro stessi. L'antiziganismo è una crociata- così è intesa da quanti lo praticano attivamente. Accettare lo zingaro significherebbe accettare tutte le cose che le persone oneste rifiutano.

I gagé hanno bisogno di uno schermo per proiettare la loro stessa negatività, dovessero rinunciare allo schermo, non avrebbero altra scelta che rinunciare al male. E' per questo che ovunque gli zingari vengono manipolati in conformità delle aspettative dei gagé. Piccoli gruppi o singoli Traveller possono essere facilmente accettati, dato che la loro -conversione- è la prova vivente della correttezza del nostro -modello-, e nel contempo sembra dimostrare che le nostre obiezioni verso gli altri membri del gruppo non siano di natura razzista. Ma agli zingari in quanto gruppo non può essere permesso l'accesso nella maggioranza sociale, nonostante le richieste universali dei gagé che loro lo facciano."

Per concludere, ci sembra che il signor Azfal abbia basato la sua conoscenza su cosa lui percepisca essere un enorme problema nella comunità traveller, senza guardare ai fatti alla storia completa dei Traveller. La maggior parte delle volte se in GB si parla di Traveller, si tratta di Rom o di Traveller irlandesi. Noi confutiamo le sue affermazioni su matrimoni forzati di massa. Notiamo che i finanziamenti per affrontare questo problema, sono stati resi disponibili dal Fondo Programma Domestico - Affrontare i matrimoni forzati nelle comunità traveller, che sviluppa opzioni per cambiare l'atteggiamento ed aiutare le vittime, o potenziali vittime. - Non riteniamo giusto usare i fondi del governo in nome dei Traveller, in quanto non ha svolto il suo compito e così facendo stigmatizzerà ed alienerà ingiustificatamente la comunità traveller. Vorremmo suggerire al signor Azfal che questi fondi vengano usati dove c'è bisogno.