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Se uno zingaro non è un galantuomo lo vedi dalla faccia
Di Fabrizio (del 19/03/2012 @ 09:51:06, in blog, visitato 1881 volte)

Da NO(b)LOGO - Mar. 16th, 2012 at 11:36 AM

Non mi è molto chiaro che fine abbiano fatto i 30, o 34, milioni di euro del piano nomadi romano di Alemanno.

So solo che una delle prime cose fatte da Alemanno è stata quella di spostare i soldi che la fallimentare precedente gestione della giunta Veltroni spendeva per approssimativi progetti per la scolarizzazione (dico i numeri a memoria: un paio di milioni tra assistenti sociali ed accompagno a scuola di 2000 bambini) ai faraonici progetti sulla guardiania.

Due milioni spesi male dalla giunta Veltroni quelli sulla scolarizzazione, messi ipocritamente all'indice da un Bruno Vespa testimonial elettorale strapagato per la campagna elettorale di Alemanno, ma comunque una posta modesta che aveva almeno il fine di alleviare l'emarginazione. Sarebbe potuto essere investimento per il futuro se i soldi fossero stati spesi bene e sottoposti a controlli sull'efficacia.

Invece Alemanno ha dilapidato in cancelli muri, tesserini, guardie giurate armate telecamere, stimo oltre 8 milioni di euro, non un investimento ma un messaggio per rimarcare l' Apartheid.

Ora è costretto a fare marcia indietro,credo anche e soprattutto per motivi economici, ed affida i progetti sulla sicurezza ad una azienda partecipata interamente da Roma Capitale.

La notizia su il Tempo di Roma:

Questa la notizia.

Ci vuole una ricerca più accurata per cercare la "vision" che l'amministratore delegato di Risorse per Roma vuole far passare per l'iniziativa:

ROMA: I CAMPI ROM DIVENTANO VILLAGGI DELLA SOLIDARIETÀ

a parte la definizione ipocritamente Rutelliana di queste discariche dell'emarginazione che sono i campi romani è inquietante il compito che secondo l'Amministratore Delegato di Risorse per Roma, il personale (precario e non qualificato) messo in campo dovrebbe svolgere:

Da guardie giurate vengono promossi a giudici, con il compito di decidere chi sia un galantuomo e chi sia un farabutto.

L'attuale AD di Risorse per Roma ha esperienze in merito di attività di controllo:

  • è stato Direttore Generale per i mondiali di Nuoto, e non pare che si sia molto distinto a capire come si sono svolti gli appalti,
  • con Risorse per Roma avrebbe avuto dei compiti di vigilanza su Parentopoli

Scusiamolo, distinguere tra galantuomini e farabutti con gli zingari è molto più facile che con i colletti bianchi e gli affaristi.

Di seguito l'intervista da http://foglioverde.com/2012/03/15/roma-i-campi-rom-diventano-villaggi-della-solidarieta//

Dal primo marzo è cambiato il servizio di osservatori ai sette campi nomadi autorizzati della Capitale: Camping River, via Candoni, Castel Romano, via Gordiani, via Salone, Camping Nomentano e Lombroso. Fino al 29 febbraio questi campi erano sorvegliati da tre istituti di vigilanza: Urbe, Città di Roma e Italpol. La gestione è stata trasferita a Risorse per Roma: ne è amministratore delegato Prof. Roberto Diacetti.

Cosa cambia rispetto alla precedente gestione?

    "Cambia soprattutto l’obiettivo - dice il prof. Diacetti -. La vigilanza si arricchisce anche di un impegno di coesione sociale. Si tratta di un progetto sperimentale di un anno, per creare una collaborazione fra gli operatori di Risorse per Roma e quanti vivono nei campi rom."

Quali i compiti di questi nuovi 84 vigilantes?

    "Il loro compito sarà di sorvegliare quanti vivono in questi campi rom, una definizione questa che vogliamo trasformare con i fatti in modo che le attuali residenze diventino villaggi della solidarietà. Un compito certamente non facile ma un risultato che vogliamo raggiungere distinguendo fra galantuomini ed altri che vivono ai margini della legge. É chiaro che se si verificheranno fenomeni di criminalità il personale dovrà rivolgersi alle forze dell’ordine".

Sono stati assunti tutti ex vigilantes ora in mobilità, come mai questa scelta?

    "Abbiamo selezionato personale con esperienza nel settore della vigilanza privilegiando chi era rimasto senza lavoro ma il fatto di avere indossato una divisa non era un requisito di esclusività."

In base a quali regole è stata fatta la selezione?

    "Le società pubbliche non possono assumere direttamente, ma devono pubblicare un bando specificando la modalità selettiva e noi questo abbiamo fatto. Inoltre voglio aggiungere che Risorse per Roma è la prima società ad aver chiesto alle persone assunte di dichiarare di non essere parenti fino al terzo grado con amministratori e dirigenti sia della società che del Comune e questo mi sembra un segnale forte della nostra trasparenza nella gestione delle selezioni."