Da
Roma_Francais
Le Parisien I mercati popolari della miseria si sviluppano di notte
Nei quartieri popolari di Parigi, le vendite direttamente al suolo si
moltiplicano, in notturno, il week-end. Cianfrusaglie proposte per alcuni euro,
dopo che gli straccivendoli sono andati via. CÉCILE BEAULIEU et ANNA LECERF
Porte Montmartre (XVIII), all'inizio di dicembre. Ogni venerdì sera
da un mese,
mercanti per la gran parte rom, cvendono
vestiti e oggetti di qualsiasi tipo dopo la partenza degli straccivendoli. (LP/jean-baptiste
quentin.)
Al calare della notte, decine di sagome curvate sotto il peso di enormi balle
ricolme di oggetti eterocliti, convergono in direzione della Porte Montmartre
(XVIII).
Là sotto il ponte della periferica, allo stesso posto che occupano gli
straccivendoli il week-end e il lunedì, mercanti della notte s'installano ogni
venerdì sera da ormai un mese. Un mercato della miseria notturna, animato da
mercanti di fortuna originari delle popolazioni rom, che offrono direttamente al
suolo, scarpe sparigliate, piccoli casalinghi usati, scatolami, stoffe,
abbigliamento, lenzuola o tovaglie per alcuni euro.
I poveri vendono a poveri più poveri ancora di loro, all'ombra dei
professionisti dello straccio, loro stessi molto svantaggiati. Ma i venditori
notturni hanno anche un'altra clientela: gli straccivendoli che vengono a
comprare all'ingrosso lotti interi di merce. Acquistata per 50 euro, sarà
rivenduta il doppio il giorno dopo, alla luce del sole...
I venditori si spostano a secondo dei "pericoli".
Di questi mercati notturni, Parigi ne conta sempre più, soprattutto nei
quartieri popolari. La Porte Montmartre, i quartieri di Belleville e
Ménilmontant, ma anche le Porte di Bagnolet e di Montreuil, accolgono così da un
po' di tempo questi visitatori della sera, rom o asiatici. In un'atmosfera
tranquilla, al limite dello studioso, gli oggetti passano da una mano all'altra
nella quasi penombra. Furtivamente, in quanto che sia venditori che compratori
sanno che i minuti sono contati: non sono al riparo di un intervento della
polizia.
"Questi mercati notturni sono tenuti dai più poveri, coloro che non hanno un
posto assegnato, i quali temono maggiormente di essere sloggiati" sottolinea
Samuel Lecoeur, presidente dell'associazione di difesa degli straccivendoli.
Molto fluttuanti, i venditori si spostano a secondo del "pericolo", annunciato
dal passaparola. "Quando sappiamo che hanno confiscato la merce di un venditore
a Belleville, evitiamo la zona e ci dirigiamo verso Ménilmontant."
Le stesse scene hanno luogo alle Porte di Bagnolet e di Montreuil. Se gli
straccivendoli lì stabiliti diffidano dei venditori ambulanti, non ci sono
invece "guerre di caste", ma la concorrenza non ne è meno agguerrita. Mohammed
Zouari, straccivendolo alla Porte Montmartre, benché guardando con una certa
indulgenza le famiglie rom che s'installano ogni venerdì sera sul piazzale
degli straccivendoli caramente conquistato, non può fare a meno di deplorare la
loro presenza notturna. "E' evidente, sospira, il cliente che viene a comprare
di notte, non verrà a trovarci la mattina dopo! Ci perdiamo..."