Da
Romanian_Roma
Rispetto linguistico per un popolo una volta deriso come zingaro - By Gerry Hadden
05/12/2011 - In Romania, il termine ufficiale per la minoranza zingara del
paese è stato modificato, dopo quasi un secolo di pressioni.
Il dizionario rumeno ufficiale usa ora il termine Rom, e riconosce che la
parola Zingaro, o Tigan, ha una connotazione peggiorativa. Festeggiano i gruppi
che promuovono i diritti dei Rom, ma molti rumeni - ed alcuni degli stessi rom,
sono contro il cambiamento.
In una stradina dietro ad un affollato mercato agricolo nella capitale,
Bucarest, un Rom di nome Aurika dice che tra di loro ci si chiama Tigan, e non
Rom.
"Per me non è una parola negativa," dice. "Ma, se tu ed io stiamo discutendo,
e mi chiami Tigan, avremo un problema."
Interviene suo figlio, Antoni.
"Io voglio essere chiamato Rom," dice, timidamente.
Suo padre si arrabbia.
"Perché?" chiede. "Perché a scuola ti hanno detto che gli Tigan sono
cattivi?"
Il ragazzo risponde di sì.
"E' sbagliato," dice Aurika. "Tu sei tanto Tigan che cittadino rumeno."
Pregiudizio, rabbia e confusione simili non sono nuovi in Romania. Alcuni
gruppi Rom hanno chiesto un cambiamento sin dall'inizio del XX secolo.
Finalmente, l'hanno ottenuto quest'anno.
Monica Busuioc, linguista presso l'Accademia Rumena, è tra quanti hanno
deciso di rimpiazzare la parola Zingaro o Tigan con Rom. (Foto: Gerry Hadden)
L'Accademia Rumena, il guardiano della lingua, ha ufficialmente definito il
gruppo come Rom. Dietro questo grande cambiamento c'è la minuscola Monica Busuioc,
un'anziana donna con gli occhiali che lavora al quarto piano dell'Accademia.
Recentemente, Busuioc era seduta con di fronte a sé l'ultima edizione del
dizionario ufficiale rumeno. Disse che non solo riconosceva Rom come nome
corretto del gruppo etnico, ma faceva anche una modifica antrettanto importante
al vecchio nome, Tigan.
Prima definiva -qualcuno con comportamento malvagio-. Abbiamo aggiunto
-epiteto insultante rivolto a chi ha un comportamento incivile-."
Busuioc dice che i linguisti non hanno il diritto di rimuovere termini come
Tigan dai dizionari, non importa quanto sia offensivo, perché sono parte della
storia. La parola Tigan, dice appare in documenti che risalgono al XIV secolo.
Ma l'Accademia può modificare le definizioni per riflettere la realtà
sociale.
"Questo termine era usato frequentemente nei detti, proverbi e così via. Non
si può eliminarlo dalla lingua rumena. Un dizionario non può eliminare una
parola," dice Busuioc.
Introdurre Rom nel dizionario è offensivo anche per alcuni Rumeni perché,
nella loro lingua, i due termini si assomigliano. (VEDI,
ndr)
Molti Rumeni non vogliono essere confusi con i Rom.
A Bucarest, alla fermata dell'autobus, una donna che dice di chiamarsi Julia,
ci dice che i Rom sono pericolosi e danno una cattiva fama ai Rumeni,
soprattutto oltremare. Dice che sua sorella è un'infermiera onesta e gran
lavoratrice, in Italia.
"Ogni giorno, i suoi colleghi le mostrano gli articoli sul giornale dicendo,
guarda cosa fanno i tuoi Rumeni," dice. "Ma quello che le mostrano sono i
crimini commessi dagli zingari."
Ana Avasiuc, che lavora con una OnG di Bucarest chiamata
Impreuna, dice che quando la gente si riferisce ai Rom come Tigan, è un
ulteriore isolamento dalla cultura maggioritaria
I gruppi per i diritti dei Rom dicono che è l'attitudine che vogliono
cambiare, e togliere il termine Tigan dall'uso popolare può aiutare. Ana Avasiuc,
assieme all'OnG di Bucarest chiamata Impreuna, dice che usare la parola Tigan
aumenta la ghettizzazione linguistica.
"Leggevo della comunità rom di Baia Mare nella Romania centrale, attorno alla
quale il municipio ha fatto costruire un muro del costo di 60.000 euro," dice.
"Invece di spenderli perché i Rom riprendessero il loro diritto ad essere
cittadini, sono stati usati per spingerli il più lontano possibile dalla vita
cittadina." (VEDI,
ndr)
Il muro è di cemento. In un'altra città rumena, ne è stato costruito uno di
metallo. Allora i Rom l'hanno buttato giù e rivenduto come rottame. (VEDI,
ndr)
Questi incidenti non hanno certo contribuito a migliorare l'immagine dei Rom
o della Romania, tanto localmente che all'estero. La domanda è: cambiare una
parola sul dizionario, può cambiare realmente le cose? Busuioc dice di non
esserne sicura.
"Non posso combattere la discriminazione solo a livello di parole. E' un
problema di mentalità da cambiare. Di sicuro le parole aiutano. Se al posto di
Tigan senti Rom, Rom, Rom, allora comincerai ad usare Rom anche tu."
Per cambiare, una lingua ha bisogno di secoli, dice, ma da qualche parte si
deve iniziare.
Oltre al linguaggio, il governo presenterà a breve un piano per migliorare le
condizioni dei Rom, attraverso l'integrazione sociale e programmi di lavoro,
miglioramento degli alloggi ed istruzione per i giovani.
L'Unione Europea ha dato il termine di fine anno a tutti gli stati membri,
per predisporre piani volti al miglioramento della situazione dei Rom.