11 ottobre, 17:19
Progetto pilota al via a Scampia e Secondigliano
(ANSA) - NAPOLI, 11 OTT - Non solo i napoletani, ma anche i rom faranno la
raccolta differenziata. Con questa finalita' e' stato siglato oggi un protocollo
d'intesa tra Prefettura, Comune e Provincia di Napoli. L'intesa prevede la
realizzazione di un progetto pilota per avviare la raccolta differenziata
all'interno dei campi nomadi di Cupa Perillo a Scampia e al Campo Nuovo di
Secondigliano.
Elemento caratterizzante che la raccolta sara' affidata agli abitanti stessi dei
campi. Due gli obiettivi a cui tende il progetto: l'opportunita' per i rom di
partecipare a progetti formativi di lavoro e, allo stesso tempo, il
miglioramento delle condizioni igienico-sanitarie degli insediamenti. (ANSA).
Raccolta differenziata al campo rom di Scampia
Noiconsumatori.org martedì 11 ottobre 2011 - 5:57:07 PM - Autore: Paola Di
Matteo
Pisani: "Urgono interventi più approfonditi e mirati per l'igiene e la
sicurezza. Fondamentale l'apertura dello svincolo
Siglato oggi il protocollo d'intesa tra Comune di Napoli, Provincia e Prefettura
per avviare la raccolta differenziata nel campo rom di via Cupa Perillo a
Scampia ed nel Campo Nuovo di Secondigliano. Un progetto pilota, questo, che si
propone due obiettivi primari: il miglioramento delle condizioni
igienico-sanitarie all'interno dei villaggi e l'occasione per i nomadi di
partecipare a progetti formativi.
"E' un buona notizia per i residenti e per tutti quei nomadi che finora hanno
vissuto nella mortificazione dei diritti umani – afferma l'avvocato Angelo
Pisani, Presidente dell'VIII Municipalità -. Tuttavia per il quartiere di
Scampia urgono interventi più approfonditi e mirati che noi da tempo invochiamo
alle autorità. Oltre alla raccolta differenziata bisogna innanzitutto assicurare
costantemente la pulizia e la sicurezza, nello specifico agire per una vera e
propria bonifica di questi luoghi dalla sporcizia e dal rischio epidemie e
ripristinare la legalità - spiega Pisani - delocalizzando i campi rom abusivi ed
illegali, operazione che permetterebbe anche il recupero della funzionalità
dello svincolo dell'Asse Mediano chiuso da oltre 25 anni e mai aperto proprio a
causa delle baracche e dei rifiuti di ogni genere".
Il progetto, inoltre, prevede anche un sistema di videosorveglianza nei pressi
del campo rom e nelle zone di raccolta, aspetto di cui il presidente Pisani si
dice "soddisfatto e fiducioso per un'immediata installazione delle videocamere
- un punto fondamentale su cui abbiamo insistito tanto - estremamente necessarie
per controllare e prevenire gli sversamenti illegali".
Napoli, raccolta differenziata: progetto pilota nei campi Rom
DI REDAZIONE IL DENARO – MARTEDÌ 11 OTTOBRE 2011,
Un progetto pilota per la raccolta differenziata all'interno dei campi nomadi
di Scampia e Secondigliano affidata agli stessi abitanti dei villaggi.
Sottoscritto oggi un protocollo d'intesa tra l'ente di Piazza Matteotti, il
Comune di Napoli e la Prefettura. Il progetto elaborato dalla Provincia di
Napoli è finanziato dal Ministero dell'Interno – Dipartimento per le Libertà
Civili e l'Immigrazione – su proposta del Prefetto di Napoli, con la concessione
di un contributo straordinario 200 mila euro nell'ambito di un più ampio disegno
progettuale destinato a realizzare interventi a carattere assistenziale in
favore delle popolazioni nomadi.
LE RISORSE
Una parte del finanziamento è stata già utilizzata in favore dei minori Rom con
borse di studio e con progetti in ambito sportivo che hanno avuto UNA MASSICCIA
adesione; oltre 110 mila euro saranno, invece, destinati al progetto della
raccolta differenziata. Gli insediamenti nomadi sono generalmente caratterizzati
da precarie condizioni igienico sanitarie e, molto spesso, sono ricettacolo di
rifiuti di varia tipologia. L'iniziativa intende dunque rafforzare le attività
di di inclusione sociale della comunità nomadi.
LA FORMAZIONE
Il progetto, che interessa due villaggi, sarà affidato per la realizzazione agli
stessi Rom, che saranno preventivamente formati, a cura dell'amministrazione
provinciale. Per le attività di raccolta è previsto l'utilizzo di sei operatori
organizzati da un coordinatore con il compito di redigere un programma di
raccolta, organizzare in turni il lavoro dei singoli operatori, verificare il
raggiungimento degli obiettivi, gestire l'occorrente per le attività, mantenere
i rapporti con le istituzioni e con le aziende coinvolte, redigere un rapporto
mensile sull'andamento del progetto. Gli operatori avranno i compiti di ritirare
i rifiuti a domicilio secondo le disposizioni del programma di raccolta,
depositare quanto raccolto nella vicina isola ecologica o negli spazi che
verranno indicati dall'Asia, fornire informazioni agli abitanti sulle modalità
della raccolta differenziale, controllare il territorio per quanto attiene
l'igiene ambientale. L'iniziativa presentata alla comunità nomade che ne ha
condiviso i contenuti, ha carattere sperimentale per la durata di nove mesi. Se
il risultato sarà positivo l'esperienza sarà estesa ad altri insediamenti. In
costruzione, intanto, un nuovo villaggio a Scampia il cui progetto è finalmente
arrivato alla fase esecutiva.
Napoli, la raccolta differenziata arriva al campo Rom
Ecodallecitta.it - mercoledì 12 ottobre 2011 18:46
Siglato un protocollo d'intesa tra Prefettura, Comune e Provincia di Napoli che
prevede la realizzazione di un progetto pilota per avviare la raccolta
differenziata all'interno dei campi Rom di Scampia e Secondigliano
L'11 ottobre il presidente della Provincia di Napoli, Luigi Cesaro, il prefetto
di Napoli, Andrea De Martino, il sindaco di Napoli, Luigi de Magistris, hanno
firmato un accordo per la realizzazione di un progetto pilota per avviare la
raccolta differenziata negli insediamenti Rom di Cupa Perillo a Scampia e al
Campo Nuovo di Secondigliano.
Il progetto è stato elaborato dall’Amministrazione provinciale di Napoli e
finanziato dal Ministero dell’Interno. La raccolta sarà affidata agli abitanti
stessi dei campi. Due gli obiettivi a cui tende il progetto: l'opportunità per i
rom di partecipare a progetti formativi di lavoro e, allo stesso tempo, il
miglioramento delle condizioni igienico-sanitarie degli insediamenti.
"Se a Napoli la raccolta differenziata la faranno i rom, che per i nostri
costumi oggettivamente vivono in condizioni precarie e disagiate, allora non
vedo chi possa più esimersi da questo dovere civico" ha dichiarato il presidente
della Provincia di Napoli, Luigi Cesaro. "La valenza di questo progetto, voluto
dalla mia amministrazione e portato avanti con successo dall’assessore Marilù
Galdieri - ha aggiunto Cesaro - è duplice: innanzitutto è portatore di messaggi
di integrazione, visto che gli attori ed i realizzatori dello stesso saranno
proprio le comunità nomadi; in secondo luogo perché, grazie a questa iniziativa,
si potranno contrastare fenomeni quanto mai frequenti quali roghi di rifiuti e
suppellettili spesso individuati proprio presso i campi nomadi. Tale progetto,
inoltre, si inserisce nel solco della piena collaborazione con l’amministrazione
comunale di Napoli, perché ribadisco - ha concluso Cesaro - che solo con la
sinergia delle varie istituzioni il territorio potrà puntare ad un suo effettivo
rilancio".
"Oggi in prefettura - ha detto poi l’assessore provinciale al lavoro ed alle
risorse umane, Marilù Galdieri - ho parlato con Nino, rom in rappresentanza
della comunità di Secondigliano e di Scampia. Credono fermamente in questa che
vedono anche come un’ opportunità di migliorare la vita all’interno dei campi e
di formazione spendibile anche in un futuro lavorativo. Mi piacerebbe, ad
esempio, che proprio qualche rom, un domani, possa spiegare a noi napoletani
come effettuare correttamente la raccolta differenziata".