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Rifiuti: a Napoli raccolta differenziata in campi nomadi
Di Fabrizio (del 14/10/2011 @ 09:02:19, in lavoro, visitato 1871 volte)

11 ottobre, 17:19

Progetto pilota al via a Scampia e Secondigliano

(ANSA) - NAPOLI, 11 OTT - Non solo i napoletani, ma anche i rom faranno la raccolta differenziata. Con questa finalita' e' stato siglato oggi un protocollo d'intesa tra Prefettura, Comune e Provincia di Napoli. L'intesa prevede la realizzazione di un progetto pilota per avviare la raccolta differenziata all'interno dei campi nomadi di Cupa Perillo a Scampia e al Campo Nuovo di Secondigliano.

Elemento caratterizzante che la raccolta sara' affidata agli abitanti stessi dei campi. Due gli obiettivi a cui tende il progetto: l'opportunita' per i rom di partecipare a progetti formativi di lavoro e, allo stesso tempo, il miglioramento delle condizioni igienico-sanitarie degli insediamenti. (ANSA).


Raccolta differenziata al campo rom di Scampia
Noiconsumatori.org martedì 11 ottobre 2011 - 5:57:07 PM - Autore: Paola Di Matteo
Pisani: "Urgono interventi più approfonditi e mirati per l'igiene e la sicurezza. Fondamentale l'apertura dello svincolo

Siglato oggi il protocollo d'intesa tra Comune di Napoli, Provincia e Prefettura per avviare la raccolta differenziata nel campo rom di via Cupa Perillo a Scampia ed nel Campo Nuovo di Secondigliano. Un progetto pilota, questo, che si propone due obiettivi primari: il miglioramento delle condizioni igienico-sanitarie all'interno dei villaggi e l'occasione per i nomadi di partecipare a progetti formativi.

"E' un buona notizia per i residenti e per tutti quei nomadi che finora hanno vissuto nella mortificazione dei diritti umani – afferma l'avvocato Angelo Pisani, Presidente dell'VIII Municipalità -. Tuttavia per il quartiere di Scampia urgono interventi più approfonditi e mirati che noi da tempo invochiamo alle autorità. Oltre alla raccolta differenziata bisogna innanzitutto assicurare costantemente la pulizia e la sicurezza, nello specifico agire per una vera e propria bonifica di questi luoghi dalla sporcizia e dal rischio epidemie e ripristinare la legalità - spiega Pisani - delocalizzando i campi rom abusivi ed illegali, operazione che permetterebbe anche il recupero della funzionalità dello svincolo dell'Asse Mediano chiuso da oltre 25 anni e mai aperto proprio a causa delle baracche e dei rifiuti di ogni genere".

Il progetto, inoltre, prevede anche un sistema di videosorveglianza nei pressi del campo rom e nelle zone di raccolta, aspetto di cui il presidente Pisani si dice "soddisfatto e fiducioso per un'immediata installazione delle videocamere - un punto fondamentale su cui abbiamo insistito tanto - estremamente necessarie per controllare e prevenire gli sversamenti illegali".


Napoli, raccolta differenziata: progetto pilota nei campi Rom
DI REDAZIONE IL DENARO – MARTEDÌ 11 OTTOBRE 2011,

Un progetto pilota per la raccolta differenziata all'interno dei campi nomadi di Scampia e Secondigliano affidata agli stessi abitanti dei villaggi. Sottoscritto oggi un protocollo d'intesa tra l'ente di Piazza Matteotti, il Comune di Napoli e la Prefettura. Il progetto elaborato dalla Provincia di Napoli è finanziato dal Ministero dell'Interno – Dipartimento per le Libertà Civili e l'Immigrazione – su proposta del Prefetto di Napoli, con la concessione di un contributo straordinario 200 mila euro nell'ambito di un più ampio disegno progettuale destinato a realizzare interventi a carattere assistenziale in favore delle popolazioni nomadi.

LE RISORSE
Una parte del finanziamento è stata già utilizzata in favore dei minori Rom con borse di studio e con progetti in ambito sportivo che hanno avuto UNA MASSICCIA adesione; oltre 110 mila euro saranno, invece, destinati al progetto della raccolta differenziata. Gli insediamenti nomadi sono generalmente caratterizzati da precarie condizioni igienico sanitarie e, molto spesso, sono ricettacolo di rifiuti di varia tipologia. L'iniziativa intende dunque rafforzare le attività di di inclusione sociale della comunità nomadi.

LA FORMAZIONE
Il progetto, che interessa due villaggi, sarà affidato per la realizzazione agli stessi Rom, che saranno preventivamente formati, a cura dell'amministrazione provinciale. Per le attività di raccolta è previsto l'utilizzo di sei operatori organizzati da un coordinatore con il compito di redigere un programma di raccolta, organizzare in turni il lavoro dei singoli operatori, verificare il raggiungimento degli obiettivi, gestire l'occorrente per le attività, mantenere i rapporti con le istituzioni e con le aziende coinvolte, redigere un rapporto mensile sull'andamento del progetto. Gli operatori avranno i compiti di ritirare i rifiuti a domicilio secondo le disposizioni del programma di raccolta, depositare quanto raccolto nella vicina isola ecologica o negli spazi che verranno indicati dall'Asia, fornire informazioni agli abitanti sulle modalità della raccolta differenziale, controllare il territorio per quanto attiene l'igiene ambientale. L'iniziativa presentata alla comunità nomade che ne ha condiviso i contenuti, ha carattere sperimentale per la durata di nove mesi. Se il risultato sarà positivo l'esperienza sarà estesa ad altri insediamenti. In costruzione, intanto, un nuovo villaggio a Scampia il cui progetto è finalmente arrivato alla fase esecutiva.


Napoli, la raccolta differenziata arriva al campo Rom

Ecodallecitta.it - mercoledì 12 ottobre 2011 18:46
Siglato un protocollo d'intesa tra Prefettura, Comune e Provincia di Napoli che prevede la realizzazione di un progetto pilota per avviare la raccolta differenziata all'interno dei campi Rom di Scampia e Secondigliano

L'11 ottobre il presidente della Provincia di Napoli, Luigi Cesaro, il prefetto di Napoli, Andrea De Martino, il sindaco di Napoli, Luigi de Magistris, hanno firmato un accordo per la realizzazione di un progetto pilota per avviare la raccolta differenziata negli insediamenti Rom di Cupa Perillo a Scampia e al Campo Nuovo di Secondigliano.

Il progetto è stato elaborato dall’Amministrazione provinciale di Napoli e finanziato dal Ministero dell’Interno. La raccolta sarà affidata agli abitanti stessi dei campi. Due gli obiettivi a cui tende il progetto: l'opportunità per i rom di partecipare a progetti formativi di lavoro e, allo stesso tempo, il miglioramento delle condizioni igienico-sanitarie degli insediamenti.

"Se a Napoli la raccolta differenziata la faranno i rom, che per i nostri costumi oggettivamente vivono in condizioni precarie e disagiate, allora non vedo chi possa più esimersi da questo dovere civico" ha dichiarato il presidente della Provincia di Napoli, Luigi Cesaro. "La valenza di questo progetto, voluto dalla mia amministrazione e portato avanti con successo dall’assessore Marilù Galdieri - ha aggiunto Cesaro - è duplice: innanzitutto è portatore di messaggi di integrazione, visto che gli attori ed i realizzatori dello stesso saranno proprio le comunità nomadi; in secondo luogo perché, grazie a questa iniziativa, si potranno contrastare fenomeni quanto mai frequenti quali roghi di rifiuti e suppellettili spesso individuati proprio presso i campi nomadi. Tale progetto, inoltre, si inserisce nel solco della piena collaborazione con l’amministrazione comunale di Napoli, perché ribadisco - ha concluso Cesaro - che solo con la sinergia delle varie istituzioni il territorio potrà puntare ad un suo effettivo rilancio".

"Oggi in prefettura - ha detto poi l’assessore provinciale al lavoro ed alle risorse umane, Marilù Galdieri - ho parlato con Nino, rom in rappresentanza della comunità di Secondigliano e di Scampia. Credono fermamente in questa che vedono anche come un’ opportunità di migliorare la vita all’interno dei campi e di formazione spendibile anche in un futuro lavorativo. Mi piacerebbe, ad esempio, che proprio qualche rom, un domani, possa spiegare a noi napoletani come effettuare correttamente la raccolta differenziata".