Rom di 15 anni rifiutato dalla scuola. L'assessore: "Parlerò col preside"
Di Fabrizio (del 05/10/2011 @ 09:45:20, in scuola, visitato 2783 volte)
Il caso all'istituto don Bosco, a largo Preneste. Per Giorgio De Acutis,
responsabile di Casa per i diritti sociali, il blocco della frequenza è
un'anomalia: "E il campo dove vive il ragazzino, il River, è uno a maggior tasso
di scolarizzazione"
"Qui non c'è posto, vai da un'altra parte". È questa la risposta che
Ibrahim, un quindicenne abitante del campo nomadi River, sulla Tiberina, avrebbe
ricevuto pochi giorni fa dall'istituto don Bosco, a largo Preneste. Dove il
giovane, lo scorso anno, ha frequentato il primo anno del corso da tornitore. Il
ragazzo è nell'età dell'obbligo scolastico, non si spiega la decisione della
scuola.
Ibrahim, nato in italia da genitori macedoni, l'anno scorso è stato bocciato.
Qualche giorno fa è tornato a scuola ma: "Mi hanno detto: non c'è posto per te e
mi hanno consigliato di andare in un altro istituto in zona Tiburtina-Rebibbia".
Solo che quella zona non è servita dallo scuolabus che ogni mattina raccoglie
gli studenti del campo: "E io lì come ci arrivo?".
In difesa del ragazzo è intervenuta Sveva Belviso, vicesindaco e assessore alle
Politiche sociali di Roma, che stamattina ha visitato proprio il camping River
in occasione dell'elezione dei rappresentanti. "Ibrahim - ha detto la Belviso -
è un esempio positivo, vuole andare a scuola e noi vogliamo garantirgli il
diritto-dovere di studio, anche perché abbiamo grande difficoltà nella
scolarizzazione dei ragazzi rom dopo le elementari". Per questo, ha detto il
vicesindaco, "parleremo col preside della scuola per trovare una soluzione, ma
siamo sicuri che sia un semplice problema amministrativo".
L'iscrizione dell'alunno straniero nelle classi della scuola
può avvenire in ogni momento dell'anno e quindi anche se è già iniziato. Secondo
la Croce Rossa il problema nei campi nomadi a Roma "diventa sempre più
difficile. A Milano, il numero dei rom non arriva a mille. A Roma, sono dai
7mila ai 9mila". Di questi, oltre il 60 per cento sono minorenni.
La scolarizzazione, fa sapere la Croce Rossa, funziona solo per le scuole
primarie. L'abbandono scolastico inizia nelle scuole medie inferiori, anche se
molti adolescenti risultano iscritti.
Per Giorgio De Acutis, responsabile di Casa per i diritti sociali, il rifiuto
della frequenza di Ibrahim è un'anomalia: "Il River è uno dei campi con il
maggior tasso di scolarizzazione. Sono oltre 200 i bambini e i ragazzi iscritti
a scuola tra i 5 e 16 anni, su un totale di circa 400 persone. Ciò è spiegato
dal fatto che le mamme sono molto partecipi e gli insegnanti tendono a
responsabilizzare le famiglie del campo della Tiberina".
(29 settembre 2011)
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