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Adesso possiamo sorridere insieme
Di Fabrizio (del 06/06/2011 @ 09:33:07, in Italia, visitato 1317 volte)

Di Luigi Filipetto

Un lungo applauso al gitano con la fisarmonica. In questo sabato piovigginoso del 4 giugno la Comunità di Sant'Egidio ha organizzato al Polo Ferrara, zona Corvetto, un Living Together, a cui ha partecipato anche il sindaco Giuliano Pisapia. Sono accorsi in centinaia, bambini, giovani e adulti, italiani e immigrati delle più disparate nazionalità.

Sono passati appena cinque giorni dalla nomina del nuovo sindaco e l'impressione che se ne ricava è che ci vuole davvero poco per riportare una comunità cittadina a una dimensione di convivenza nella sua normalità. Libera dalle paure dell'altro create artificialmente. Non è che per un tocco magico una metropoli con tutte le sue problematiche viene trasformata nell'eden paradisiaco. E' solo che l'altro, l'immigrato, Giuliano Pisapia l'ha incontrato, gli ha stretto la mano, si è fatto fotografare insieme, si è seduto in mezzo a loro. Infatti, dopo un brevissimo saluto dal palco, ha detto: “ora mi fermo qui con voi, non sopra di voi, scendo giù in mezzo a voi”. E si è seduto in mezzo alla gente ad ascoltare la fisarmonica, il tamburo fare festa e osservare la gente che ballava felice. La persona Pisapia ha incontrato altre persone.

Quando il bravissimo gitano con la fisarmonica ha preso il microfono, si è fatto silenzio e lui era emozionato. "Ho girato il mondo - ha detto – Amsterdam, Londra, Parigi, grandi città dove vai a cercare da vivere, dove si vive. Qui, in questa città non potevi neanche sorridere, eri come segnato a dito, ora però possiamo sorridere insieme".

Diciamolo chiaro: non è questione di stile, qui si tratta di una visione totalmente diversa di come si amministra una città. Di fronte a una amministrazione che ha fatto ben cinquecento sgomberi di rom in tre anni senza risolvere nessun problema e sprecando solo decine di migliaia di euro, che parla di zingaropoli, di no al voto agli immigrati, abbiamo ora un'amministrazione che si impegna responsabilmente per ridare a Milano il suo volto umano, ospitale, tollerante, dignitoso.