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Qualcuno non lo sa, ma a fine anno fa un freddo becco
Di Fabrizio (del 31/12/2010 @ 09:11:39, in Italia, visitato 2372 volte)

ROM: EMERGENZA UMANITARIA A FIRENZE, PRIMI 16 SGOMBERATI ALL'OSPEDALE DI CAREGGI. APPELLO AL PROCURATORE QUATTROCCHI: "SI INDIVIDUINO EVENTUALI RESPONSABILITA'"

16 romeni di etnia Rom, tra cui donne, bambini e malati, sgomberati ieri pomeriggio da via del Ponte di Quaracchi, al confine tra Sesto Fiorentino e Firenze, si stanno recando in questi minuti, con le rappresentanze di alcune associazioni umanitarie locali, all'ospedale fiorentino di Careggi per usufruire di assistenza sanitaria e di un luogo caldo dove passare la notte. "Purtroppo" spiegano i co-presidenti dell'organizzazione umanitaria EveryOne Roberto Malini, Matteo Pegoraro e Dario Picciau e il presidente di Opera Nomadi Toscana Marcello Zaunisi, "ogni tentativo di inserimento degli stessi in strutture di emergenza nei comuni di Firenze o Sesto Fiorentino sono naufragati, a causa della totale mancanza di collaborazione e disponibilità ad accoglierli da parte dei due Comuni. Ci siamo mobilitati con la Regione Toscana per richiedere un intervento della Protezione Civile," continuano gli attivisti, "ma anche in questo caso nulla si è mosso, nonostante l'iniziale interessamento del governatore Enrico Rossi e dell'assessore Salvatore Accolla. A questo punto, l'unica alternativa è la struttura sanitaria pubblica. L'ospedale sembra essere infatti l'unico luogo per preservare malati con problemi respiratori e cardiopatici, donne, bambini, anziani e altri soggetti vulnerabili della comunità, e per evitare di farli dormire al freddo senza alcun riparo; lì gli sgomberati possono essere ospitati temporaneamente, assistiti da medici e operatori sanitari, e la loro minima sopravvivenza può essere garantita.

Marco Squicciarini, responsabile nazionale della Croce Rossa Italiana per le attività di accoglienza, assistenza e organizzazione umanitaria alle popolazioni Rom e ai soggetti senza fissa dimora, si sta impegnando in queste ore per rompere il muro di indifferenza e dare una soluzione umana per l'emergenza.

"Ci aspettiamo dalle autorità" continuano Malini, Pegoraro, Picciau e Zuinisi, "una fattiva collaborazione riguardo alla permanenza di tutti i soggetti vulnerabili all'interno dell'ospedale fin tanto che non sarà individuata un'altra idonea sistemazione dal punto di vista igienico-sanitario. Ci appelliamo infine al Procuratore capo di Firenze, Giuseppe Quattrocchi, affinché individui le eventuali responsabilità relative alla mancata assistenza di tanti soggetti deboli ed emarginati e vengano presi i rispettivi provvedimenti atti a scongiurare il perpetrarsi di eventuali abusi nei loro confronti".

Gruppo EveryOne
+39 393 4010237 :: +39 331 3585406
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Aggiunge Marcello Zuinisi
Rischio Morte da Assideramento a Firenze per Rom e Senza Niente
Chiediamo attivazione Urgente ed Immediata Protezione Civile a salvaguardia della Vita Umana
Tempestate di mail il comune di firenze e sesto chiedendo attivazione protezione civile per i Rom ed i Senza Niente:
Matteo Renzi - sindaco@comune.fi.it
Gianni Gianassi - segreteria.sindaco@comune.sesto-fiorentino.fi.it


E ancora:

Toscana TV A Sesto protesta rom contro lo sgombero, Gianassi: 'Nessuna ordinanza'
30/12/2010 - A Sesto va in scena la protesta di un gruppo di rom contro lo sgombero della baraccopoli dell'Osmannoro, ma il sindaco Gianassi: 'Nessuna ordinanza'.

"Non ho ordinato nessuno sgombero''. Cosi' il sindaco di Sesto Fiorentino, Gianni Gianassi, mette la parola fine alla protesta andata in scena questa mattina davanti alla Asl di Sesto dove un gruppo di rom ha manifestato contro l'ipotesi di sgombero della baraccopoli dell'Osmannoro, in cui abitano un centinaio di persone. I rom accusano infatti l'amministrazione di avere avviato lo smantellamento delle baracche.E mentre Marcello Zuinisi, di Opera Nomadi Toscana, chiede a comune e regione di trovare una soluzione per la sistemazione dei rom e per finanziare un progetto di inclusione sociale per queste persone, il sindaco Gianassi non fa giri di parole e chiarisce: "Non ho ordinato nessuno sgombero ne' ho il potere di comandare la forza pubblica". Secondo i manifestanti nel campo rom sarebbero state gia' abbattute due delle quaranta baracche presenti nell'accampamento. Peccato pero' che alle telecamere di Toscana Tv sia stato impedito l'accesso al campo, ma le immagini riprese dimostrano chiaramente che la baraccopoli e' ancora abitata. Fa poi stupore che tra gli occupanti del campo si sia creata una spaccatura. Insomma, questa mattina, a protestare davanti all'Asl di Sesto c'era solo una minoranza di rom.


Per terminare:

La Nazione Sedici rom chiederanno ospitalità a Careggi per la notte

Lo rendono noto le organizzazioni EveryOne e Opera Nomadi Toscana. "Ci siamo mobilitati con la Regione Toscana per richiedere un intervento della Protezione Civile", affermano gli attivisti.

Firenze, 30 dicembre 2010 - L'associazione Gruppo EveryOne ha reso noto che 16 romeni di etnia Rom, tra cui donne, bambini e malati, sgomberati ieri pomeriggio da via del Ponte di Quaracchi, al confine tra Sesto Fiorentino e Firenze si recheranno, con le rappresentanze di alcune associazioni umanitarie locali, all'ospedale di Careggi per usufruire di assistenza sanitaria e di un luogo caldo dove passare la notte.

"Purtroppo"- spiegano i co-presidenti dell’organizzazione umanitaria EveryOne Roberto Malini, Matteo Pegoraro e Dario Picciau e il presidente di Opera Nomadi Toscana Marcello Zaunisi- "ogni tentativo di inserimento degli stessi in strutture di emergenza nei comuni di Firenze o Sesto Fiorentino sono naufragati, a causa della totale mancanza di collaborazione e disponibilità ad accoglierli da parte dei due Comuni. Ci siamo mobilitati con la Regione Toscana per richiedere un intervento della Protezione Civile," continuano gli attivisti, "ma anche in questo caso nulla si è mosso, nonostante l’iniziale interessamento del governatore Enrico Rossi e dell’assessore Salvatore Accolla. A questo punto, l’unica alternativa è la struttura sanitaria pubblica. L’ospedale sembra essere infatti l’unico luogo per preservare malati con problemi respiratori e cardiopatici, donne, bambini, anziani e altri soggetti vulnerabili della comunità, e per evitare di farli dormire al freddo senza alcun riparo; lì gli sgomberati possono essere ospitati temporaneamente, assistiti da medici e operatori sanitari, e la loro minima sopravvivenza può essere garantita*".

"Ci aspettiamo dalle autorità" continuano Malini, Pegoraro, Picciau e Zuinisi, "una fattiva collaborazione riguardo alla permanenza di tutti i soggetti vulnerabili all’interno dell’ospedale fin tanto che non sarà individuata un’altra idonea sistemazione dal punto di vista igienico-sanitario. Ci appelliamo infine al Procuratore capo di Firenze, Giuseppe Quattrocchi, affinché individui le eventuali responsabilità relative alla mancata assistenza di tanti soggetti deboli ed emarginati e vengano presi i rispettivi provvedimenti atti a scongiurare il perpetrarsi di eventuali abusi nei loro confronti".

* Purtroppo, nonostante le condizioni sanitarie preoccupanti dei bambini e dei malati rifugiatisi all'ospedale fiorentino, la direzione sanitaria ha deciso di allontanarli, senza neppure sottoporli a visita medica. Gli operatori umanitari hanno invocato il giuramento di Ippocrate prestato da ogni medico e la Costituzione italiana, che obbliga i medici a curare i pazienti in cattive condizioni di salute. Tutto inutile. Così i 16 Rom messi sulla strada dai medici dell'istituto sanitario si sono ritrovati a peregrinare per una città ostile, guidati dal coraggioso presidente di Opera Nomadi Toscana Marcello Zuinisi, mentre i difensori dei diritti umani di EveryOne cercavano disperatamente una soluzione di ricovero per la notte: una lotta contro il tempo (alcuni bimbi sono febbricitanti) che non si è ancora conclusa nel momento della pubblicazione di questo pezzo nel sito di EveryOne.