Da
Czech_Roma (sulle sterilizzazioni forzate nell'est Europa,
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10-12-2010 Alle donne romanì che sono state vittime di sterilizzazioni forzate è stato
negato il risarcimento dal governo ceco, dopo anni che il caso è stato portato
alla luce. Su istigazione governativa, le donne romanì furono regolarmente
sterilizzate nella ex Cecoslovacchia durante gli anni '70. Anche se queste
politiche non esistono più, singoli casi sono stati riportati fino al 2007.
Ieri, un comunicato stampa dell'European Roma Rights Centre (ERRC) notava
come il primo ministro ceco avesse espresso il proprio rincrescimento per la
pratica, anche se sinora il governo non avesse fatto nessun passo significativo
per risarcire le coinvolte.
ERRC ha sottoposto un rapporto sulla sterilizzazione forzata al Comitato
sull'Eliminazione della Discriminazione Contro le Donne alla 47a
sessione del Comitato a Ginevra. In una dichiarazione scritta al comitato, ERRC
ha sollevato preoccupazioni sulle sterilizzazioni forzate avvenute dal 1989 al
2007. La maggior parte delle vittime di questa pratica mancano di un rimedio
efficace quando hanno scoperto di essere state sterilizzate dopo anni, e hanno
cercato assistenza legale quando ogni reclamo contro i perpetratori o lo stato è
andato prescritto.
ERRC ha ricordato all'ONU che il governo ceco ha mancato di prendere le
misure opportune per prevenire il verificarsi di sterilizzazioni forzate, dato
che legge sul consenso informato non è cambiata.
Si legge nel rapporto ERRC: "Nei 20 casi recentemente venuti alla luce ed
accaduti tra il 1989 e il 2007, sembra sia mancato il consenso libero ed
informato alle sterilizzazioni. La maggior parte delle donne firmò il proprio
consenso all'intervento chirurgico senza essere adeguatamente informate in
anticipo sulle conseguenze. Alcune delle donne firmarono sotto costrizione,
mentre altre non hanno memoria di aver firmato niente. Una di loro era
completamente analfabeta. Alcune donne dicono che a loro non è mai stato chiesto
di firmare il consenso." ERRC ha sistematicamente indagato su questi casi
assieme con l'associazione di Ostrava "Vivere Insieme".
Attualmente non esiste alcun rimedio efficace per la maggior parte delle
donne i cui diritti son stati violati. Secondo Kateřina Červená,
avvocato della Lega dei Diritti Umani, sinora soltanto due donne hanno ottenuto
un indennizzo dai tribunali. Una ragione è che molte delle donne hanno mai
saputo di essere sterilizzate solo parecchi anni dopo l'operazione. Quando hanno
cercato assistenza legale, il loro diritto ad un risarcimento da parte dei
perpetratori o dallo stato era andato in prescrizione.
Ha detto Gwendolyn Albert al portale di informazioni Romea.cz, presentando a
Ginevra il rapporto ERRC: "La Repubblica Ceca dovrebbe seguire l'esempio di
paesi come la Svezia, che hanno istituito una propria procedura di risarcimento
per le vittime di sterilizzazione forzata. Dato che la maggior parte dei casi è
andata in prescrizione, la Repubblica Ceca dovrebbe sviluppare una procedura
separata di compensazione. Affrontare la sterilizzazione forzata delle donne rom
significa fare i conti col passato".
Concorda
Robert Kushen, direttore esecutivo di ERRC: "Il governo ceco deve superare le
barriere esistenti nell'accedere alla giustizia, sperimentate dalle donne romanì
sterilizzate, e stabilire un meccanismo che possa assicurare un compenso che
tutte le donne colpite da questa pratica aberrante. Il governo ceco ha
l'opportunità di fornire un esempio guida agli altri paesi dove le le donne
romanì sono state coattivamente sterilizzate".
Oltre ad ERRC, anche la Lega per i Diritti Umani ha presentato un rapporto
sulla protezione delle donne nella Repubblica Ceca e sui loro vari problemi.
Oltre che sulle sterilizzazioni forzate, la Lega ha criticato l'attuale
situazione sulle violenze domestiche, come pure le barriere per scegliere
liberamente se partorire in casa o negli ospedali. Tra le altre questioni, la
Lobby delle Donne Ceche ha fatto presente il fatto che non ci sono donne
nell'attuale governo.
Nathalia Odwin