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Livorno: Unione Inquilini sullo sfratto della famiglia rom di Piazza Cavallotti
Di Fabrizio (del 04/10/2010 @ 09:58:45, in casa, visitato 1761 volte)

Segnalazione di Stefano Romboli

Senzasoste.it

La famiglia patriarcale di Dibran Izeir, 12 persone tra figli, nuore e nipoti, residente a Livorno da sette anni, si è iscritta all'Unione Inquilini nel 2009 per uno sfratto di morosità con sentenza del giudice, non essendo riuscita a pagare i 1500 euro al mese richiesti in Piazza Cavallotti.

Nei due costosi appartamenti limitrofi erano stati abbandonati dal Comune di Pisa, dopo il fallimento e la conclusione di "Città sottili" che ha lascato in eredità 50 sfratti per morosità a Pisa e dintorni.
A settembre 2009 è iniziata la difficile trattativa tra Unione Inquilini e assessorato al sociale, coinvolgendo anche la Fondazione Michelucci, al fine di trovare una soluzione per la famiglia.

Grazie all'impegno dell'ex assessore Maria Pia Lessi e alle nostre pressioni, l'amministrazione di Pisa, che a settembre aveva dichiarato concluso ogni impegno nei confronti della famiglia di Dibran, è stata coinvolta ed ha accettato di dare un sostegno economico, per dare il tempo al comune di Livorno di reperire una soluzione abitativa alternativa.

A questo fine è stato coinvolto l'assessore Picchi con il suo ufficio casa, che ha individuato una possibile soluzione in una struttura ex–Asl abbandonato da 8 anni ma sostanzialmente in buone condizioni.
Tutto bene dunque: nei primi mesi 2010 la delibera è pronta, manca solo la firma del Sindaco, ma a questo punto salta il banco: l'assessore Lessi si dimette, Picchi lascia la delega alla casa e per ben 7 mesi il Sindaco non riassegna queste importantissime deleghe.

E' la fine di un sogno per questa famiglia dopo che per 12 mesi l'Unione Inquilini è riuscita a mantenerli in casa, grazie anche alla sensibilità dimostrata nel corso dei quatto picchetti, dall'ufficiale giudiziario e dagli avvocati della controparte, che hanno seguito insieme a noi l'evolversi della trattativa. Non c'è stato più niente da fare per l'assenza di interlocutori istituzionali a Livorno, a garanzia egli impegni presi.
La famiglia è stata costretta a lasciare la dimora di Piazza Cavallotti.

Da parte nostra continueremo a seguire l‘evolversi del caso: i bambini non devono perdere la scuola, frequentata regolarmente da 5 anni a Livorno, dove sono ben inseriti con il nonno e la famiglia.

Il giorno 8 ottobre, nell'incontro con il Sindaco intendiamo riaffermare le nostre proposte e la necessità di concludere il percorso iniziato da Lessi e da Picchi.

per l'Unione Inquilini
Daria Faggi

Livorno 30 settembre 2010