Da
Roma_Francais
ANTEPRIMA DEL PROGETTO DI UN CENTRO CULTURALE NAZIONALE
L'idea di un Centro Culturale Indo-Romanì è stata avanzata da Vania de
Gila-Kochanowski all'inizio degli anni '60. E' stata di seguito ripresa dal
Comitato Internazionale Rom. Nel corso degli anni, molteplici progetti sono
stati depositati presso diverse istanze senza alcun successo, malgrado i
comitati di sostegno scientifici.
Visto che i media indicano una popolazione zigana di quattrocentomila persone in
Francia (cifra che noi contestiamo, in quanto questa popolazione ha
sicuramente superato il milione), sarebbe quindi equo che sia creato un tale
Centro Culturale. Infatti, tutte le minoranze dispongono in Francia di tali
centri e, solo per citarne un esempio, il Centro Culturale Jean-Marie Tjibaou è
stato appena creato per soltanto centoventimila Kanakes, in Nuova Caledonia,
costruito da un gran architetto e impiegando ottantacinque persone pagate dalle
sovvenzioni territoriali.
La creazione di un tal Centro non può che facilitare la nostra unione politica.
I recenti avvenimenti mostrano che i media ripetano sempre le stesse
contro-verità sulla realtà zigana, perché prendono l'essenziale delle loro
informazioni alle stesse fonti gadjikane, non autorizzate, e la maggior parte
del tempo auto-proclamate. Un Centro Culturale sarebbe il luogo istituzionale di
diffusione delle informazioni sulla realtà tzigana.
Le caratteristiche del futuro centro dovrebbero essere le seguenti:
Finanziamento:
Essenzialmente finanziato dallo stato e le collettività territoriali, in quanto
gli zigani sono contribuenti come gli altri, i quali pagano le tasse. Il
finanziamento include la sua costruzione e le sue spese di mantenimento e di
funzionamento.
Gestione:
Lo stato apporta il suo aiuto benevolo e le sue garanzie.
Il Centro è diretto da un Consiglio d'Amministrazione, i quali membri
appartengono tutti alla comunità zigana francese, e sono rappresentativi delle
diverse associazioni ed etnie: ha tutto il potere decisionale sulla politica
culturale. Sono codeste associazioni che designano loro stesse i loro
rappresentanti, secondo delle modalità a definire. In nessun caso sono imposti
dallo stato o da un gruppo di pressione gadjikano.
La gestione finanziaria è assicurata da un amministratore, approvato
congiuntamente dallo stato e dal Consiglio d'Amministrazione, e assistito da un
Consiglio di Gestione.
Le sovvenzioni sono completate da proventi di manifestazioni o di prestazioni
paganti.
Lo stato è garante della sicurezza e della perennità delle installazioni. In
particolare, opere d'arte, collezioni e archivi depositati in modo permanente o
temporaneo sono considerati come patrimonio, e posti sotto la sua salvaguardia.
Scopi:
Il Centro Culturale deve innanzitutto essere una vetrina della cultura zigana in
Francia. Deve potere accogliere i suoi artisti, i suoi intellettuali, i suoi
rappresentanti politici così come i loro interlocutori stranieri. Tutte le
grandi associazioni zigane nazionali possono avervi un riferimento (casella
postale, indirizzo internet ecc…)
Si propone di mostrare la diversità della nostra cultura, senza privilegiare
nessuna etnia e senza esclusiva.
Ha la vocazione di accogliere il più ampio pubblico per spettacoli, mostre
(permanenti o temporanee), colloqui, seminari ecc… E' munito di una biblioteca e
di archivi pubblici o semi-pubblici. Ha anche la vocazione di accogliere i
ricercatori.
Serve di base e di intermediario ai differenti Centri Culturali locali o
regionali preesistenti o da crearsi, senza calpestare la loro autonomia.
Localizzazione:
Il Centro Culturale deve essere di facile accesso per la comunità zigana,
compresa quella itinerante. Una posizione centrale nell'esagono e la prossimità
di uno snodo autostradale sono auspicabili.
Deve comprendere una parte di edifici in muratura comportando: sale di lavoro,
sale di esposizione, palcoscenico e/o auditorio, biblioteca e sala archivi,
alloggio di portineria, sala per la ristorazione e luoghi d'accoglienza per gli
ospiti stranieri.
Deve anche comportare un'area di accoglienza, attinente e controllata, la quale
permette ai viaggiatori di fermarsi durante la loro visita del Centro.
Un'altra area all'esterno deve potere essere destinata alle truppe di spettacoli
itineranti, permettendo di montare un palcoscenico o un tendone.
Personale:
Oltre al personale per il mantenimento quotidiano: portineria, pulizie, cura
degli esterni ecc… e agli addetti all'accoglienza (ospitalità, ristorazione)
remunerati con il prodotto delle prestazioni paganti, un certo numero di posti
fissi deve essere calcolato nel bilancio. E' infatti auspicabile godere
dell'assistenza di personale specializzato:
- in beni culturali per l'organizzazione e la preservazione delle mostre d'opere
d'arte e la conservazione di oggetti patrimoniali
- in documentazione, gestione di archivi e biblioteca
- in accoglienza e organizzazioni di meeting e scenografie
Per tutti i posti da creare, le competenze devono essere certificate da diplomi
nazionali o qualità evidenti constatate, inoltre le candidature verranno
sottoposte al Consiglio d'Amministrazione. Una buona conoscenza del mondo
zigane, possibilmente vissuta dall'interno sarà un fattore preferenziale.
Prodotti:
Il Centro è abilitato a produrre spettacoli e mostre paganti, compreso per il
pubblico scolastico, sia sul posto, sia in itinere in Francia o all'estero.
L'autenticità del suo operato sarà garantita da un logo.
E' ugualmente abilitato a produrre e vendere pubblicazioni con il proprio logo.
Il Centro ha la vocazione di diffondere informazioni tramite tutti i mezzi
moderni: radio libera, siti internet, conferenze stampa ecc…
Comitato di sostegno:
La creazione del Centro sarà appoggiata da una petizione nazionale. Un comitato
di sostegno il più ampio possibile sarà costituito. Faremo appello a:
- personalità gadjikane dello spettacolo, della politica, della scienza. Saranno
prioritariamente sollecitati coloro i quali sono noti per il loro impegno in
nostro favore
- i nostri artisti rinomati, ogni etnia mischiata
- tutti i nostri presidenti di associazioni