by Paul Polansky
[continua] Dr. Bernard Kouchner
(immagine tratta da
Aftermathnews.wordpress.com)
IL PREMIO GRAN MAESTRO disonora quella persona che si erge sopra tutti gli
altri anti-eroi in questa tragedia senza senso. Uno dei fan di Kouchner ha
scritto questo a proposito di lui su Internet: "Per essere onesto... per essere
morale... per essere, in poche parole, vicino a ciò che consideriamo perfetto...
questa è la definizione di quanto la gente definisce un eroe...
Bernard Kouchner è una di queste persone... uno dei più amati filantropi
francesi. Ha scritto nove libri, ed ha rivoluzionato l'umanitarismo in tutto il
mondo."
Nato il 1 novembre 1939 ad Avignone in Francia, Kouchner divenne dottore e
subito finì in Biafra (Nigeria) per assistere un paese in carestia, dicendo
"Sono corso in Biafra perché ero troppo giovane per Guernica, Auschwitz, Oradour
e Setif." Nel 1970 co-fondò Medecins sans Frontieres (Dottori senza Frontiere),
che venne premiata nel 1999 col Premio Nobel per la Pace, e poi Medecins du
Monde (Dottori del Mondo) il decennio successivo. Negli anni '80 organizzò
diverse operazioni umanitarie, la più famosa fu Restore Hope in Somalia, dove
assistette personalmente al trasporto di sacchi di riso. Capitalizzandola sua
fama umanitaria, entrò nella politica francese e fu Ministero di Stato dal 1998
al 1991, diventando Ministro della Sanità l'anno dopo. Più tardi fu membro del
Parlamento Europeo e Presidente della Commissione sullo Sviluppo e la
Cooperazione. Nel luglio1999, divenne Rappresentante Speciale del Segretario
Generale delle Nazioni Unite e Capo della Missione ONU in Kosovo.
Sfortunatamente, le azioni di Kouchner in Kosovo furono molto differenti dal
suo passato, dato che scelse la convenienza agli ideali umanitari. In un momento
particolare, Kouchner assalì un inviato dei diritti umani ONU in visita,
dicendogli di "tenere la bocca chiusa" su quanto aveva visto.
Nella primavera del 2000, come capo della Missione ONU in Kosovo (UNMIK),
Kouchner istruì la sua squadra medica a Mitrovica nord guidata dal dr. Andrej
Andrejew (un cittadino tedesco), di compiere urgentemente uno studio ambientale
sull'area, dopo che si ammalarono gravemente dei soldati danesi e francesi.
Campioni sanguigni raccolti e inviati a Copenhagen mostrarono alti livelli di
avvelenamento da piombo. L'esercito francese fu così preoccupato da
commissionare diversi studi all'Istituto di Salute Pubblica di Parigi. In
seguito, diversi soldati furono rimpatriati perché non c'erano possibilità in
Kosovo di curare l'avvelenamento da piombo.
A novembre 2000, il rapporto del dr. Andrejew fu sottoposto personalmente a
Kouchner. Sulla base dei campioni di sangue presi dal dr. Andrejew (ed inviati
ad un ben conosciuto laboratorio in Belgio), venne disegnata una mappa che
mostrava tre aree: A, B, e C. L'area A aveva i più alti livelli di piombo nel
sangue. Le uniche persone che vivevano in quell'area erano dei due campi di
rifugiati per Rom e Askali. Infatti, i livelli dei Rom (specialmente nei
bambini) erano così alti che il laboratorio in Belgio chiamò il dr. Andrejew e
gli chiese di ricontrollare quei campioni, perché il laboratorio non aveva mai
visto livelli di piombo così alti nella storia della letteratura medica.
Nel suo rapporto scritto, il dr. Andrejew diceva che era evidente che i campi
rom erano nel posto sbagliato e che dovevano essere spostati ed i Rom curati.
Kouchner disse al suo staff che come dottore era perfettamente cosciente del
pericolo dell'avvelenamento da piombo e giurava che avrebbe provveduto. Un
tossicologo polacco coinvolto in questa discussione raccomandò l'evacuazione e
le cure all'estero dato che non era possibile trattare l'avvelenamento da piombo
in Kosovo. Kouchner pose il veto sulla proposta.
Poi Kouchner decise di diffondere la storia che i Rom soffrivano di
avvelenamento da piombo cronico e dovevano solo convivervi. I bambini rom
concepiti e nati nei campi non avevano avvelenamento cronico anche se i loro
livelli di piombo erano i più alti mai registrati.
Quando vennero costruiti i campi rom nel settembre 1999, ci furono forti
proteste da diverse agenzie internazionali, perché era evidente ad occhio nudo
che i campi erano stati piazzati accanto a milioni di tonnellate di rifiuti
tossici. Il capo dell'UNHCR in Kosovo promise personalmente ai rifugiati che
sarebbero rimasti sui terreni tossici per 45 giorni, ed in quel periodo
sarebbero state ricostruite le loro case distrutte (che a differenza di quanto
si disse, non erano mai state bruciate) o portati in un paese terzo. Undici anni
dopo, i Rom sono ancora là ed i risultati sono stati tragici: 86 morti e
centinaia di aborti spontanei dovuti a complicazioni dall'avvelenamento da
piombo, mentre quasi tutti i bambini sono nati con danni irreversibili al
cervello.
Dato che il nostro gran maestro degli anti-eroi, il dr. Bernard Kouchner, non
fece niente per salvare queste vite umane, ogni altro capo delle Nazioni Unite
in Kosovo ha seguito l'esempio catastrofico di Kouchner e rifiutato di evacuare
questi campi tossici, nonostante ripetuti appelli per agire in questo senso da
parte dell'OMS, dell'ICRC (Comitato Internazionale della Croce Rossa ndr)
e di infinite OnG.
Oggi in Kosovo questi campi tossici sono chiamati l'Inferno di Kouchner dai
rifugiati che sono obbligati a viverci, inclusi molti che sono stati riportati a
forza in Kosovo dopo aver vissuto in Germania per quindici anni.
Il dr. Bernard Kouchner è stato tre volte Ministro della Sanità in Francia,
ed attualmente è Ministro degli Affari Esteri del governo francese. In una
recente risposta ad una nostra lettera in cui gli chiedevamo perché non avesse
mai salvato queste persone, replicava: "Vi assicuro che considererò finito
questo doloroso capitolo solo con la definitiva chiusura di questi due campi.
Nel contempo l'Ambasciata francese a Pristina continuerà a tenermi informato
sull'evoluzione della situazione sul campo, e monitorerà da vicino l'attuazione
degli impegni." QUALI IMPEGNI? NESSUNO DA KOUCHNER.
VERGOGNA
(immagine tratta da
DailyMail.co.uk)
Fine quarta puntata