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Francia
Di Fabrizio (del 16/03/2010 @ 09:23:18, in Europa, visitato 1649 volte)

Da Roma_Francais

I Rom: una libertà pagata cara par D. Sabo

Le popolazioni nomadi zigane si confrontano a discriminazioni persistenti e subiscono una profonda esclusione sociale. Iniziative cittadine ed azioni di sensibilizzazione permettono, in alcuni casi, di contrastare gli attentati ai loro diritti.

Occorre vedere il magnifico film "Liberté" di Tony Gatlif. Si riferisce alla persecuzione dei Zigani durante la II guerra mondiale. Una zona d'ombra che il cineasta ha superbamente messo in luce con la storia di Taloche, uno zigano internato nel campo di Montreuil-Bellay, sotto Vichy, storia ispirata del libro di Jacques Sigot "Questo filo spinato dimenticato dalla storia" (edizioni Wallâda)..

Non lo si ricorda spesso ma sui due milioni di zigani che vivevano in Europa, tra i 250.000 ed i 500.000 furono deportati nei campi di concentramento. Pochi lo sanno: 40.000 zigani sono stati rinchiusi in trenta campi francesi durante la guerra. Il rigetto della popolazione dei Rom è antico e persiste,, per quanto siano del tutto cittadini europei. Dopo gli allargamenti del 2004 e del 2007, i Rom costituiscono la più grande minoranza etnica della UE.

Malgrado la loro cittadinanza europea, restano vittime di ostracismo e si confrontano con le discriminazioni. Il considerevole apporto che queste popolazioni potrebbero avere nella società europea è ignorato, per l'effetto di stereotipi e pregiudizi che si esprimono con discriminazioni economiche, sociali e politiche.

Tre rapporti* sul razzismo, la xenofobia, l'antisemitismo e l'intolleranza in Repubblica Ceca, Grecia e Svizzera, sono stati pubblicati il 15 settembre 2009. Anche se si osserva un'evoluzione positiva in ciascuno dei tre stati membri del Consiglio d'Europa, i rapporti rilevano, nel contempo, alcuni fatti che rimangono preoccupanti.

In Repubblica Ceca, i Rom si confrontano con la segregazione nell'istruzione e l'alloggio ed alla discriminazione nell'impiego. Si osserva un'intensificazione che lascia ammutoliti, delle attività di gruppi di estrema destra. Un nuovo codice penale è stato adottato nel 2008 e contiene disposizioni più complete in materia di lotta al razzismo.

In Grecia, i Rom conoscono ugualmente problemi di impiego, di alloggio e di giustizia. La legislazione che proibisce l'incitamento all'odio razziale è ancora poco applicata.

Anche in Svizzera si assiste ad una pericolosa intensificazione dei discorsi politici razzisti contro i nuovi cittadini. La legislazione non è sufficientemente sviluppata per trattare la discriminazione razziale diretta che tocca in particolare i musulmani, le persone originarie dei Balcani, della Turchia, dell'Africa ma anche la gens du voyage.

Segnali incoraggianti

La situazione è particolarmente delicata per le donne rom. E non solamente in questi tre paesi. Il 12 gennaio 2010, le donne rom hanno urgentemente invitato i governi europei a rispettare i loro diritti fondamentali. Alcuni di questi governi praticano la sterilizzazione forzata. Misure concrete sono prese poco a poco per compensare le vittime, sanzionare gli autori di tali atti ed avviare una riforma del settore medico pubblico perché i diritti delle pazienti siano rispettati.

Le conclusioni di una conferenza delle donne rom europee che si è tenuta ad Atene l'11 ed il 12 gennaio 2010, hanno sottolineato la necessità di prevenire ogni segregazione di fatto in materia di alloggio e d'istruzione, promuovendo i principi di qualità e d'integrazione. Le partecipanti hanno ugualmente incoraggiato le militanti rom e chi difende i diritti umani ad agire presso le comunità rom per sensibilizzarle nei loro diritti fondamentali e facilitare il loro accesso ai servizi pubblici ed ai dispositivi destinati a far rispettare la legge.

L'integrazione delle comunità rom dipende dalla responsabilità condivise tra gli stati membri e la UE. La UE dispone di un solido arsenale giuridico per lottare contro le discriminazioni. Ricorre ai fondi strutturali europei ed organizza iniziative di sensibilizzazione sulle discriminazioni nei confronti dei Rom. Inoltre, un'azione coordinata è condotta in alcuni grandi settori particolarmente importanti per l'integrazione dei Rom, come l'istruzione, l'occupazione e l'integrazione sociale.

Nel quadro della sua partecipazione al "2010 - Anno europeo di lotta contro la povertà e l'esclusione sociale", la direzione Istruzione, Cultura, Multilinguismo e Gioventù della Commissione Europea organizza un'esposizione ed una conferenza dedicate all'aiuto che forniscono i programmi dell'UE alla minoranza rom.

Ed in Francia?

Neppure nell'Esagono, la situazione dei Rom è facile. Per la maggior parte cittadini dell'Unione Europea dopo l'entrata della Romania e della Bulgaria in quest'insieme, sono trattati come "cittadini di seconda zona". Le Comunità zigane sono le prime vittime della politica del numero e della paura in materia d'immigrazione. Inoltre gli ostacoli all'azione umanitaria si sono intensificati e moltiplicati nel 2008-2009. L'azione umanitaria è sistematicamente considerata come sospetta dai pubblici poteri. È un fenomeno nuovo di cui si possono purtroppo citare numerosi esempi.

"Le popolazioni sono state incessantemente sgomberate e rese precarie, ciò che impedisce alle OnG di di occuparsene e mantenere un legame sociale. Le loro espulsioni ripetute senza soluzione di rialloggiamento comportano esaurimento, interruzione di cure e di seguito medico, in particolare delle donne incinte e dei bambini" deplora il dott. Bernard dell'associazione Médecins du Monde. Occuparsi dei più poveri diventa sempre più difficile. L'80 % dei pazienti non hanno alcuna copertura malattia mentre vi avrebbero diritto ed il 20 % non dipendono da alcun dispositivo.

Nell'estate 2009, lo stato francese ha chiesto l'espulsione del campo urgentemente installato a Saint Denis da Médecins du Monde per famiglie rom sulla strada. La mobilizzazione de più di trenta associazioni (Fondazione Abbé Pierre, Soccorso cattolico, Romeurope, ATD Quarto Mondo, il Droit au Logement (DAL), la Lega dei Diritti dell'Uomo (LDH), Rete Istruzione Senza Frontiere) e l'azione della giustizia hanno permesso tuttavia di contrastare questa richiesta.
Il tribunale ha così respinto la domanda d'espulsione formata dal prefetto di Seine Saint Denis, riconoscendo così la situazione urgentemente umanitaria nella quale si trovano i Rom dell'Ile de France. "Una presa di coscienza della gravità della situazione sanitaria dei Rom comincia ad emergere„ si rallegra Médecins du Monde anche se rimane da trovare una soluzione definitiva per le famiglie.

* Questi  rapporti fanno parte del quarto ciclo seguito dall'ECRI. ECRI è un meccanismo indipendente dal Consiglio d'Europa che si occupa dei problemi del razzismo e dell'intolleranza, prepara relazioni ed indirizza delle raccomandazioni agli Stati membri. Le relazioni per paese, con le osservazioni dei governi allegate, sono disponibili su: www.coe.int/ecri