Da
Roma_Francais
Lettera aperta
Nuova espulsione di due Rom rumeni ed OQTF (obbligo a lasciare il
territorio ndr) a Saint-Martin d'Hères il 27 gennaio 2010.
Alcune famiglie rumene con bambini hanno trovato rifugio in un edificio
abbandonato situato in avenue Gabriel Péri à St. Martin d’Hères (Isère). Tentano
di sopravvivere con la speranza di ottenere un lavoro legale, un impiego che
garantirebbe loro dei diritti. Queste famiglie sono seguite quotidianamente
dall'associazione Roms Action nell'agglomerato di Grenoble.
Nel giugno 2009 un raid illegale della Polizia s'è concluso con l'arresto di
un padre di famiglia considerato come "il patriarca" (che non è) e di un
dipendente di Roms Action che svolgeva il proprio lavoro. Sono stati rilasciati
poco dopo, perché non c'era nessun motivo per trattenerli.
L'11 gennaio 2010 alle 7.00 del mattino, dei gendarmi sono andati al medesimo
luogo per arrestare due uomini, che sono stati direttamente inviati al centro di
detenzione di Lione e reinviati via aerea in Romania. Nel contempo le forze
dell'ordine hanno confiscato i documenti (carta d'identità e passaporto) a 3
adulti e 2 bambini, promettendo loro di ridarli l'indomani. Il 13 gennaio i
documenti non erano ancora riapparsi. Roms Action ha accompagnato gli
interessati nella ricerca dei loro documenti d'identità: la polizia ha ammesso
che la confisca dei documenti d'identità è illegale. Per contro, non hanno
accettato un reclamo contro ignoti per furto di documenti. I documenti in
questione sono riapparsi solo il 14 gennaio.
Il 21 gennaio alle 6.00 di mattina, i gendarmi hanno visitato ancora una
volta l'edificio ed hanno arrestato una donna, che è stata reinviata in Romania
con l'aereo.
Il 27 gennaio, di mattino presto, tre camionette della Gendarmerie
accompagnate da una macchina della BAC (Brigate Anti Criminalità ndr) e
da un'interprete si sono ripresentate allo stesso indirizzo.
Dopo un controllo sommario del luogo (dentro gli armadi e sotto ai letti), i
gendarmi hanno arrestato:
- Una famiglia con tre bambini (15 mesi, 14 anni e 16 anni)
- Una famiglia con due bambini (6 anni e 11 anni)
- Un padre di famiglia (i cui due figli vanno a scuola da due anni)
Non è stata fornita nessuna spiegazione riguardo all'ispezione del luogo. Per
giustificare gli arresti, la sola spiegazione data è stata "controllo dei
documenti alla prefettura".
Alle 8.00 di mattina abbiamo appreso che le famiglie non erano in prefettura,
ma alla gendarmerie di Moirans.
Alle 16.30 veniamo a sapere che due dei tre uomini sono stati mandati al
centro di detenzione di Lione. Uno dei due era già stato oggetto di un rimpatrio
forzato in Romania due settimane fa (l'11 gennaio). Era rientrato in Francia
qualche giorno dopo, per raggiungere sua moglie e i suoi bambini che frequentano
la scuola.
Abbiamo anche appreso che gli altri 3 adulti ed i 5 bambini sono stati
rilasciati, con l'obbligo a lasciare il territorio. Le famiglie che hanno
ricevuto un OQTF non erano in Francia che da una settimana - dunque lontane dal
termine legale di espulsione, che è di tre mesi di presenza sul territorio.
Ricordiamo anche che la Romania fa parte, dal gennaio 2007, dell'Unione Europea.
Perché questo accanimento? Queste famiglie sono tranquille (il vicinato lo
può testimoniare), frequentano tra l'altro regolarmente i servizi di Roms Action
e provano a cercare soluzioni per costruire la loro vita. I bambini vanno a
scuola con la paura che la polizia li venga a cercare o che i genitori vengano
arrestati in loro assenza. Come costruire un avvenire in queste condizioni?
Chiediamo che cessino l'accanimento e le pratiche d'intimidazione verso
queste persone grandemente sconfortate.
A chi o cosa sono servite le spese generate dalla detenzione, dai giudizi e
dai rimpatri in aereo verso la Romania? Se non sono offerte alternative, le
persone ritorneranno in Francia qualche giorno dopo. A cosa servono queste nuove
espulsioni?
A nome delle persone interessate, di quante lo saranno in seguito, e di
quanti tenteranno con ogni mezzo d'arrivare,
L’associazione Roms Action
La Présidente de l'A.M.I.D.T et Samudaripen
Esméralda Romanez
ROMS ACTION
3, rue Gay-Lussac
38 100 Grenoble
09 52 52 87 13
Email romsaction@yahoo.fr