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Novara: schedatura degli alunni stranieri nelle scuole
Di Fabrizio (del 22/11/2009 @ 09:32:31, in scuola, visitato 1738 volte)

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Entro il dieci Dicembre in Provincia di Novara sarà completata la schedatura di tutti gli scolari “ non interamente italiani”. Si comincia con romeni e nomadi

(se. bag. 20/11) - Con una lettera circolare, recapitata a tutte le Dirigenze didattiche di ogni scuola di qualsiasi ordine e grado della provincia di Novara, il Dirigente scolastico provinciale Giuseppe Bordonaro, coadiuvato dalla funzionaria del Provveditorato Maria Grazia Albertini, ha ordinato la schedatura di tutti gli alunni di nazionalità straniera, di quelli che hanno almeno un genitore straniero e quindi la doppia nazionalità, nonché di tutti i figli di nomadi ivi compresi quelli italiani.

Nell’opera di schedatura, oltre alle notizie ed ai dati anagrafici concernenti l’alunno, dovranno essere indicate le condizioni dei rispettivi genitori, incluso l’eventuale stato di clandestinità degli stessi, e dell’alloggio in cui la famiglia vive. Dovrà essere fatta anche menzione dell’eventuale condizione di “trovatello” dell’alunno. Tutte notizie la cui raccolta è in parte vietata dalle norme nazionali sulla Privacy e da quelle Onu, condivise a suo tempo dall’Italia, sulla protezione dei diritti dell’infanzia. Il lavoro demandato alle singole dirigenze scolastiche che si avvarranno dei vari docenti per completarlo, ricorda da vicino quello che si voleva compiere nella rovente estate del 2008 in tutti i campi nomadi d’Italia quando alla Polizia ed ai Carabinieri era stato chiesto di rilevare le impronte digitali anche ai minori di anni dieci. Il progetto poi in parte non venne attuato a causa del deciso intervento dell’Unione europea. Già da oggi si comincia con le rilevazioni concernenti bambini romeni, italiani con un genitore di nazionalità romena e nomadi di ogni nazionalità, anche autoctona. A ruota seguirà la schedatura degli altri. Con la probabilmente ipocrita motivazione di voler agevolare l’inserimento di questo genere di bambini ed adolescenti nel sistema scolastico italiano, il Dirigente scolastico novarese dunque ha inaugurato una campagna che presto si diffonderà su tutto il territorio nazionale. “Che le motivazioni addotte dal Provveditorato nel richiedere la schedatura siano ipocrite lo si evince dal fatto che anche cittadini pienamente italiani, come sono quelli con la doppia nazionalità o i nomadi autoctoni, devono essere registrati. Probabilmente si intende solamente appesantire il clima di odio e sospetto nei confronti degli stranieri al fine di emarginarli dal contesto scolastico e sociale ed indurli a lasciare l’Italia. Pulizia etnica si chiama. A voce in Provveditorato poi ci hanno detto di iniziare da romeni e nomadi” afferma un insegnante che chiede l’anonimato, ribadisce che vorrebbe fare obiezione di coscienza contro tale odioso compito discriminatorio ma che ha troppa paura di perdere il posto di lavoro. I partiti d’opposizione in una città in mano al centro-destra, il Sindaco è leghista, ora promettono un’opposizione durissima in ogni sede istituzionale ed invitano gli insegnanti che figurano pure tra i loro iscritti all’obiezione di coscienza. Da oggi però in Italia non esistono più solamente gli invisibili senza diritti, come sono gli stranieri siano essi comunitari che extracomunitari od i nomadi, ma in questa categoria da criminalizzare ad ogni costo entrano a far parte pure i sangue misti la cui unica colpa è quella di avere un padre od una madre che ad un certo punto della loro vita hanno deciso di donare il proprio amore ad un partner non italiano.