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Slovacchia
Di Fabrizio (del 10/11/2009 @ 09:53:36, in lavoro, visitato 1729 volte)

Da Slovak_Roma

L'inclusione dei Rom nella società potrebbe aumentare il PIL dell'11%

Bratislava, 27 ottobre (TASR) - Secondo lo studio "Perdite per l'esclusione dei Rom", l'integrazione sociale dei Rom arricchirebbe la Slovacchia di oltre l'11% del PIL nazionale, dicono gli autori Anton Marcincin e Lubica Marcininova.

Secondo gli autori, non sarebbe il risultato del risparmio dei benefici sociali, quanto un impiego della forza lavoro impiegata, che incrementerebbe il PIL. Lo studio ipotizza che nel 2030 il10% della popolazione slovacca sarà Rom, col 16% della popolazione in età lavorativa o scolastica.

"Se continuiamo ad ignorare i Rom - i loro problemi e sottosviluppo - e non capiremo che tutte le nostre regioni sono del tutto dipendenti dalla forza lavoro locale e dal suo impiego, lavoro, consumo - in molti casi anche dei Rom, un giorno ne sconteremo le conseguenze," ha detto Marcinin.

Ha spiegato che la curva demografica dei Rom è differente da quella della popolazione non-Rom, puntualizzando che se non useremo il loro talento e capacità lavorative, la Slovacchia potrebbe risvegliarsi nel 2020 scoprendo che in alcune regioni della Slovacchia orientale la maggioranza dei Rom è ancora disoccupata. "E non c'è nessun modo di investire lì, perché non c'è niente o nessuno su cui investire," ha aggiunto.

Secondo le stime attuali, almeno 430.000 Rom vivono oggi in Slovacchia (popolazione 5,4 milioni), di cui i due terzi sono in età produttiva. Tra i bambini in età scolare, un settimo appartiene alla minoranza rom. "Gran parte della popolazione rom dipende dal sistema sociale. La cattiva istruzione e il colore differente della pelle sono tra le ragione dei tassi bassissimi di impiego tra i Rom (secondo le stime soltanto il 10% in età produttiva sta lavorando)," elenca lo studio, aggiungendo che la povertà viene trasferita di generazione in generazione.