Da
Mundo_Gitano
ABC.es Madrid, 14 ottobre 2009
Ad un decennio dal conflitto armato nei Balcani, la Germania sta pianificando
il rimpatrio di migliaia di rifugiati provenienti dalla regione, la maggior
parte di origine rom, una decisione definita dai critici come "mostruosa",
mentre il Governo ha difeso questa misura affermando che la situazione nella
regione è già stabile, secondo i responsabili tedeschi.
Ci sono circa 14.000 rifugiati in Germania provenienti dal Kosovo, e 10.000
di loro sono di questo gruppo etnico. Non è mai stato regolato lo status legale
della maggior parte di questi rifugiati.
Così, il Ministero degli Interni progetta di trattare 2.500 casi di rimpatrio
due volte all'anno, per essere sicuro che il Kosovo non risulti
sovraccaricato da un influsso repentino dei ritorni. L'anno scorso, almeno 900
kosovari sono tornati nella regione, mentre già si sta provvedendo a programmi
simili per i rifugiati dalla Bosnia, secondo quanto riporta il giornale tedesco
"Süddeutsche Zeitung".
In aggiunta, la Germania pagherà 750 euro a chiunque farà ritorno e coprirà
le spese di viaggio, informa il giornale "Russia Today", che informa come le
autorità abbiano promesso di mantenere una "ragionevole composizione etnica" tra
loro.
Il Ministero degli Interni della Germania ha detto che l'accordo di rimpatrio
verrà firmato a settimane, ed un suo portavoce, Stefan Paris, ha dichiarato a
Berlino che l'accordo sarà in linea con la legislazione internazionale, perché
trattando la questione dei rifugiati siano considerati tutti gli aspetti
umanitari.
Una volta firmato, l'accordo sancirà che il Kosovo, di principio, accetterà
tutte le persone che abbiano documenti d'identità della regione o che
antecedentemente abbiano vissuto sul suo territorio.
Nel contempo, la deputata del partito di sinistra "Die Linke", Ulla Jelpke,
ha definito il progetto come "mostruoso", dato che i deportati avranno di fronte
a sé "la povertà assoluta" ed "un'alienazione giornaliera" dalla maggioranza
albanese nel Kosovo.
Inoltre, il gruppo per i diritti umani Chachipe, focalizzato su questa etnia,
ha condannato il processo di rimpatrio, affermando che il governo tedesco è
stato molto ottimista nel descrivere la situazione in Kosovo. "I Rom sono stati
espulsi dal Kosovo e, in dieci anni, la comunità internazionale non è stata
capace di creare le condizioni per un ritorno in forma sicura", ha indicato il
gruppo.
"I loro interessi sono stati sacrificati e abbandonati nel tentativo di
pacificare gli antagonismi tra albanesi e serbi del Kosovo e ora, si chiede il
loro ritorno perché la comunità internazionale possa dire che il Kosovo si è
convertito in un posto multietnico che merita essere un paese indipendente", ha
affermato il gruppo.
Nel frattempo, l'Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i Rifugiati
(ACNUR), dopo aver visitato la regione all'inizio di quest'anno, ha detto che il
Kosovo è ancora suscettibile alle tensioni etniche e che le condizioni per
vivere nella zona sono molto povere. L'agenzia ha raccomandato che i rifugiati
tornino solamente in forma volontaria.