\\ Mahalla : Articolo : Stampa
Spagna
Di Fabrizio (del 12/10/2009 @ 09:45:40, in Regole, visitato 1703 volte)

Da Baxtalo's Blog

[...] I presunti assassini di Petru Birladeanu (vedi QUI ndr), il musicista rom rumeno che suonava la fisarmonica nella stazione Cumana di Montesanto, assassinato la notte del 26 maggio, sono stati arrestati a Torremolinos, vicino a Malaga, dagli agenti della brigata mobile di Napoli, con la collaborazione della polizia spagnola

Si tratta di Maurizio e Salvatore Forte, presunti appartenenti alla Camorra, secondo fonti informative della polizia napoletana.

I due arrestati, rispettivamente di 29 e 31 anni, erano assieme e la cattura da parte della giustizia italiana accade dopo alcuni mesi che furono accusati di omicidio aggravato.

Petru Birladeanu, il musicista rom assassinato dalla Camorra.

L'arresto è avvenuto ieri notte (26 settembre ndr). I due delinquenti vivevano in un appartamento e si erano anche segnalati per lo stile di vita che conducevano e per i contatti con altri delinquenti. Uno dei due, Maurizio Forte, è stato fatto uscire grazie ad uno stratagemma e catturato di fronte alla porta stessa di casa. La cattura è accaduta in queste circostanze perché la legislazione spagnola non permette alla polizia di entrare nei domicili privati senza un ordine giudiziale. Il fratello di Maurizio, Salvatore Forte, è stato catturato poco dopo, mentre faceva ritorno a casa.

Le autorità italiane ritengono che entrambe parteciparono allo scontro armato tra clan rivali nei quartieri spagnoli di Napoli dello scorso 26 maggio, in cui venne ucciso un musicista di strada di nazionalità rumena e risultò ferito un adolescente di 14 anni.

Per questo omicidio era già stato arrestato lo scorso luglio Mario Ricci, 27 anni, considerato uno dei più importanti membri del clan Ricci della camorra.

Secondo gli investigatori, i fratelli Forte possono aver collegamenti con altri due clan, quello di Mariano-Ricci e quello D’Elia, entrambi localizzati nei quartieri spagnoli di Napoli.

La vedova di Petru ed i suoi figli abbandonarono l'Italia dopo il tragico assassinio

LA CAMORRA NAPOLETANA UCCIDE UN MUSICISTA ROM

La vedova di Birladeanu, che è rientrata in Romania assieme ai suoi due figli, ha denunciato il trattamento ricevuto dal pronto intervento. "Se fossimo stati italiani non avrebbero atteso tanto", dice affermando che si è prestata attenzione solo al minore italiano ferito.

COSI' UCCIDE LA CAMORRA

Nei quartieri spagnoli di Napoli, il 26 maggio del 2009, i componenti di due bande malavitose della camorra napoletana entrano in scena a bordo di varie motociclette con l'obiettivo di segnare il loro territorio, si tratta di un regolamento di conti tra due famiglie.

Petru Birladeanu, musicista rom che per vivere suona la fisarmonica sui treni, si dirige assieme a sua moglie verso la stazione della metropolitana della Cumana, con una borsa in una mano ed il suo mezzo di sussistenza nell'altra.

La vittima riceve due colpi mortali alla gamba ed al torace, mentre tenta di rifugiarsi nella vicina stazione della metropolitana. Cade al suolo prima di raggiungere i tornelli.

Solo sua moglie tenta di aiutarlo, davanti all'indifferenza del resto dei passanti. I viaggiatori fuggono dalla stazione e lei rimane completamente sola col marito agonizzante.

Muore poco dopo, davanti all'impotenza di sua moglie. Rimane ferito anche un giovane italiano, minore di età, raggiunto alla spalla però con una sorte migliore del musicista.

Durante il tempo che aspettava i servizi di emergenza, una mezz'ora, Petru è morto. L'ospedale più vicino stava a soli 100 metri.

Tre videocamere di sicurezza installate sul luogo dei fatti hanno registrato quanto accaduto. Le immagini che ora si diffondono in diversi media italiani sono a disposizione della Direzione Antimafia del Distretto, che investiga sul caso.

FONTE: Estratto da diversi periodici che se ne fecero eco