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Roma_Francais
Territorio Gens du voyage: una grande riunione annunciata a Fontaine
par Céline Mazeau
[...] Secondo Christian Proust, presidente del sindacato
dell'Aeroparco di Fontaine (Territorio di Belfort) "le voci crescono da
parecchi giorni" e ci sarebbero elementi precisi per confermarle: secondo le
sue informazioni, tra le 500 e le 1.000 carovane potrebbero riunirsi questo fine
settimana nei settori di Fontaine, Foussemagne e Reppe per una convention
religiosa. "Se dovesse succedere, si tratterebbe di un assembramento
totalmente inatteso, non preparato ed organizzato in condizioni illegali".
Al momento, è previsto l'arrivo di un gruppo tra le 200 e le 250 carovane:
una missione evangelica condotta da tre pastori rom ha riservato, nelle regole,
l'area di Fontaine dal 17 al 30 agosto. A questo punto, ufficialmente, non ci
sarebbero problemi: l'area è dimensionata per ricevere le 250 carovane attese.
"Abbiamo ricevuto i pastori in prefettura stamattina, spiega Rémi
Darroux, direttore dell'ufficio del prefetto. Gli abbiamo chiesto di
controllare l'afflusso per quanto possibile per non eccedere la capacità di
accoglienza. Siamo stati chiari. Ci hanno risposto che l'area era molto grande e
che tutti avrebbero potuto installarvisi".
Restano gli echi intesi qua e là, ed in particolare da parte di Bessoncourt
dove la gens du voyage si è installata da giovedì scorso su terreni
privati (...). Loro dicono, secondo Guy Mouilleseaux, sindaco
del comune, che la riunione di Fontaine questo fine settimana potrebbe
riguardare almeno 700 carovane. Thierry Baille amministratore tecnico del
sindacato dell'Aeroparco, parla di molti gruppi già presenti nella regione che
avrebbero previsto di convergere verso Fontaine: evoca un centinaio di gens
du voyage arrivato a Montbéliard (...), 150 carovane
a Strasburgo, un centinaio nel Nord e di altri che "secondo due fonti",
arriverebbe dal Belgio, dalla Germania, dalla Spagna, dalla Svizzera e
dall'Italia.
Se ciò dovesse succedere, la superficie di grande passaggio di Fontaine non
potrebbe accogliere altrettante persone e la gens du voyage, allora, si
installerebbe nei dintorni, ed in particolare sul sito dell'Aeroparco. È ciò che
preoccupa Christian Proust.
"Esemplare"
Il presidente del sindacato dell'Aeroparco dice di non volere "fare
processi a priori", ma si ricorda dell'estate 2004, dell'arrivo di centinaia
di carovane e dei problemi che ne erano seguiti.
Mette l'accento sulle sfide economiche: l'Aeroparco dice, conta 800 posti di
lavoro, imprese che investono e "due dossier in corso": la costruzione di un
edificio di 2000 m2 ed la ristrutturazione di un'impresa in un edificio di 4.000
m2.
Ai suoi occhi, la palla è ora chiaramente nel campo dei poteri pubblici: allo
Stato, chiede, "di prendersi le sue responsabilità". La soluzione?
Secondo lui consisterebbe nel indurre la gens du voyage a restare là
dov'è attualmente.
"La questione deve essere gestita a livello interregionale. Dopo tutto,
per i manifestazioni e le visite del presidente della repubblica, i pubblici
poteri sono capaci di agire e prevenire. Se si attende che la gens du voyage
converga verso Fontaine, non ci saranno che cattive soluzioni".
Difficile, tuttavia, andare contro la libertà di movimento, come sottolinea
Rémi Darroux. Il direttore dell'ufficio del prefetto sottolinea d'altra parte
che delle disposizioni sono state adottate: un'altra superficie di grande
passaggio è stata contattata qualora fosse necessario ed è stata chiesta la
sorveglianza alle forze di polizia.
Il dipartimento del Territorio di Belfort è "esemplare", sottolinea:
oltre alla superficie d'accoglienza di Fontaine, molte piccole superfici sono
state realizzate in questi ultimi anni.
Giustamente, risponde Christian Proust, consigliere il generale (MRC): "Il
dipartimento ha fatto in modo di realizzare aree, conformemente alla legge, e
non è in questione ritornare su questa politica. Ma se la gens du voyage
sceglie oggi Fontaine, è forse perché c'è l'area di grande passaggio. E se lo
Stato lascia fare, ciò vuole dire che qualsiasi dipartimento che realizza un
dispositivo si mette una rivoltella sulla tempia".