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Russia
Di Fabrizio (del 20/07/2009 @ 09:07:19, in Europa, visitato 1545 volte)

Da Roma_Daily_News

BBC News

I Rom russi hanno un problema di immagine Come parte di una serie sugli Zingari in Europa, Yuri Maloveriyan della BBC russa esamina come è cambiata la loro reputazione nella Russia moderna

11/07/2009 - I Russi tradizionalmente tendevano a pensare ai Rom in due maniere: commercianti e ladri di cavalli, o pietre rotolanti, vagabondi per il mondo in costumi colorati che cantavano canzoni romantiche.

Ma nella nuova Russia questa vecchia immagine è stata rimpiazzata da una differente - generata dai racconti dei media sui villaggi dove gli spacciatori rom vendono eroina.

Ed anche se le organizzazioni pro-Rom provano ad argomentare che questa foto non si applica a tutti i Rom, la loro voce è affogata dai media.

"Le case iniziarono a bruciare": casa di uno spacciatore rom

"D'improvviso, le loro case iniziarono a bruciare a causa di qualche guasto elettrico, e tutto il clan dovette andarsene," ricorda Yevgenii Malenkin dell'OnG russa Città Senza Droghe, indicando una casa bruciata non lontano da Yekaterinburg, nella Russia centrale.

Malenkin dice che circa sette anni fa i Rom che vivevano in quella casa vendevano eroina apertamente.

Dice: "Proprio qui all'incrocio si radunavano, in attesa che arrivasse la droga. Chi riceveva la sua dose andava nei cespugli qui attorno. E c'erano anche le macchine della polizia, per fornire sicurezza agli Zingari."

Città Senza Droghe iniziò a combattere il consumo e lo spaccio di droga a Yekaterinburg 10 anni fa.

Ma ci pare che l'attitudine di Malenkin verso i Rom sia stata alterata dalla sua esperienza.

"Non ci sono Rom ingegneri, né dottori, sono tutti spacciatori. Ci sono cinque villaggi rom a Yekaterinburg e in tutti e cinque si commercia droga," dice.

Travisati

Nikolai Bessonov, uno dei più conosciuti specialisti russi sui Rom, ritiene che in Russia siano travisati.

"Il numero esatto degli spacciatori tra i Rom è esagerato. Le notizie mostrano solo loro. Non veniamo mai a conoscenza di Rom che studiano all'università, lavorano in fattoria, non vediamo i Rom ingegneri o dottori," dice Bessonov, la cui figlia e genero sono attori nel famoso teatro Rom di Mosca, il Roman.

Bessonov vive in un villaggio vicino a Mosca dove, dice, ci sono molti Rom con professioni "rispettabili": un avvocato, un gioielliere ed un numero di commercianti regolari.

Ma i media tendono ad ignorarli e questo porta a fraintendimenti.

Un recente sondaggio dell'indipendente Centro Levada ha trovato che il 52% dei Russi pensa negativamente dei Rom.

Secondo il censimento del 2002, ci sono 183.000 Rom nel paese.

Ma Bessanov stima che il numero si avvicini a 250.000.

Identità segreta

Nikolai Bugai, consigliere per le relazioni esterne al ministero dello sviluppo regionale, dice che i Rom sono in grado di vivere in armonia col resto della comunità.

Ha recentemente visitato un villaggio nella regione di Krasnodar nel sud della Russia, dove su una popolazione di 13.000, almeno 5.000 erano Rom.

"C'è là una fattoria di 220 ettari, guidata da un Rom ed anche i lavoratori sono Rom," dice Bugai.

Rivivere le tradizioni può migliorare l'immagine dei Rom?

Nikolai Bessonov ritiene che i Rom stessi siano parzialmente responsabili della loro immagine negativa, in quanto preferiscono tenere segreta le loro identità.

"Quando ho provato a scrivere sui Rom che lavoravano, chiesi ad un dottore rom se poteva parlare di sé, ma rifiutò, dicendo che non voleva che i suoi pazienti scoprissero chi era realmente, perché questo gli avrebbe creato problemi sul lavoro. Avvicinai un insegnante e mi disse la stessa cosa," dice.

Si dice che questi Rom si sono assimilati nella società e perciò hanno parzialmente perso la loro identità.

Ma Bessonov non concorda.

"Quando i Russi smisero di portare lunghe barbe o stivali da neve, smisero di lavorare la campagna per andare a lavorare in fabbrica o diventare, per esempio, ingegneri, nessuno li chiamò ASSIMILATI. Così quando un Rom va a lavorare in miniera o studia all'università, perché la gente dice che si è assimilato?" chiede lo storico.

Dice che è importante che i Rom continuino a rispettare le loro tradizioni, non importa cosa facciano nella vita.

Molti Rom hanno paura di assimilarsi e così non mandano i figli a scuola. E se lo fanno, è solo per un anno o due, perché i bambini imparino a leggere e scrivere.

Ma la mancanza di un'istruzione completa rende difficile a questi bambini di trovare poi un lavoro nella vita.

"Le nostre donne vogliono lavorare, ma non trovano niente perché sono illetterate," dice Elza Mihai, un'insegnante di un villaggio Rom nella regione di Leningrado.

Miti e pregiudizi

Mihai spera che con queste difficoltà nel trovare un impiego, i Rom possano eventualmente convincersi a mandare i bambini a scuola per un tempo maggiore di un paio d'anni.

Ma la sola istruzione non migliorerà l'immagine negativa dei Rom in Russia.

Dopo tutto, ci sono molti miti e pregiudizi su di loro, anche tra la gente istruita.

Nikolai Bessonov spera che il revival del folklore aiutare a migliorare l'immagine dei Rom in Russia.

Insieme a sua figlia e al genero rom, Bessonov ha creato il gruppo folklorico "Svenko", dove artisti in tipici costumi colorati danzano e suonano romanze rom.