Da
Roma_ex-Yugoslavia
ZAGABRIA (AFP)
- Il presidente croato Stipe Mesic ha parlato all'inizio della settimana contro
la crescita di "aggressioni" dei nostalgici del regime pro-nazista instauratosi
nel paese durante la II Guerra Mondiale.
Mesic ha anche criticato il fallimento dello stato croato nel confrontarsi
con la crescita dei simpatizzanti del nazismo.
"Dobbiamo essere pronti a reagire alle aggressioni dei revisionisti, che
stanno diventando sempre più brutali," ha sollecitato martedì per sottolineare
la giornata nazionale antifascista della Croazia.
"Dobbiamo difendere la verità storica. Se non lo facciamo oggi, domani sarà
troppo tardi," ha aggiunto.
L'ammonimento di Mesic è arrivato in una cerimonia nella centrale città di
Brezovica per ricordare la fondazione, il 22 giugno 1941, della prima unità di
partigiani croati che si opponevano allo stato Ustascia pro-nazista, che venne
sconfitto quattro anni dopo.
Il capo di stato ha anche denunciato un'atmosfera in Croazia che dice di
averlo obbligato a richiamare gli sforzi per difendere la lotta conto il
fascismo.
Mesic ha aggiunto che la lotta è stata "appannata" da quei nostalgici del
regime pro-nazista.
"Invidio il cancelliere tedesco, il primo ministro britannico ed il
presidente francese, che non hanno da lottare contro i revisionisti," ha detto.
"In quei paesi, la battaglia è guidata dallo stato che reagisce ad ogni
livello" contro gli incidenti neo-nazisti.
"A volte ho l'impressione di essere solo in questa lotta, e quel che manca è
il supporto dello stato," ha aggiunto Mesic.
Mesic si è spesso espresso contro i simpatizzanti nazisti in Croazia, ma si è
trovato in una situazione imbarazzante nel 2006 quando furono pubblicati suoi
commenti dove apparentemente approvava il regime pro-nazista.
Ancora chiese scusa a seguito della pubblicazione di alcune sue opinioni in
un discorso del 1992 in Australia.
Nel discorso, Mesic disse che i Croati avevano segnato due vittorie storiche
- una quando venne fondato lo stato Ustascia pro-nazista nel 1941 e l'altra
quando gli antifascisti vinsero alla fine della II guerra mondiale. Centinaia di
migliaia di Ebrei, Serbi, Rom ed antifascisti Croati perirono nei campi di
concentramento installati dal regime croato durante la II guerra mondiale.