Da
Roma_ex_Yugoslavia
Fonte: Agence France-Presse (AFP) 16 giugno 2009
BELGRADO: [...] Annunciando la Giornata Mondiale del Rifugiato per il 20
giugno, [martedì scorso l'OnG] Gruppo 484 ha detto che la Serbia sta attualmente
ospitando 97.000 rifugiati delle guerre in Bosnia Erzegovina e Croazia dei primi
anni '90.
Ci sono poi i 200.000 dispersi interni (IDPs) fuggiti dal distacco della
provincia serba del Kosovo, quando esplose il conflitto alla fine degli anni
'90, riporta l'agenzia Beta citando il gruppo. Tra loro la maggioranza sono
Serbi, ma sono anche inclusi Rom ed altre minoranze non-Albanesi dal Kosovo.
L'Alto Commissariato dell'ONU per i Rifugiati (UNHCR) stima che circa 280.000
di etnia serba fuggirono dalla Croazia durante la guerra per l'indipendenza del
1991-1995. Sinora circa 130.000 vi hanno fatto ritorno.
Risolvere il destino dei rifugiati è una delle condizioni chiave a cui la
Croazia dovrà adempiere, per sperare di diventare il 28° membro dell'Unione
Europea nel 2011.
D'altra parte, molti rifugiati dalla Bosnia e dalla Croazia si sono stabiliti
permanentemente in Serbia.
Quelli del Kosovo sono considerati dispersi dato che la Serbia e le Nazioni
Unite non riconoscono l'indipendenza del Kosovo, dichiarata dalla leadership
della sua etnia albanese nel febbraio 2008.
L'agenzia per i rifugiati ONU ha posto la Serbia nella lista dei cinque paesi
che si confrontano con ricorrenti crisi dei rifugiati, ha detto Danijela
Popovic-Roko dell'UNHCR a Belgrado.
Popovic-Roko ha descritto come "delicato" il destino dei circa 20.000,
prevalentemente Serbi, che sono rimasti in Kosovo ma sono stati espulsi dalle
loro case a seguito delle violenze interetniche nel marzo 2004.
Funzionari serbi hanno detto l'anno scorso che circa 6.000 persone rifugiate
e disperse vivono ancora nei cosiddetti centri collettivi, con praticamente
nessuna speranza di far ritorno alle proprie case.
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