Da
Roma_Francais
Le Parisien Boris De La Cruz | 24.02.2009, 07h00
"A Saint-Tropez, c'è Brigitte Bardot e, a Saintes-Maries- de-la-Mer, ci sono i
Gitani. Qui, è un'istituzione", nota Nicole, 68 anni, di cui 45 a leggere
l'avvenire nelle linee della mano. Da qualche giorno, la più anziana predittrice
di buona fortuna della città nella Camargue, ha preso la testa di una fronda
contro un'ordinanza municipale che proibisce le pratiche divinatorie ed occulte
sulla strada pubblica.
Votato un anno fa, questo testo sul quale la Halde dovrà
pronunciarsi (leggi: inquadrare) sinora non è mai stato applicato. Ma
la stagione turistica si avvicina, la polizia s'è messa a moltiplicare i
controlli. "Abbiamo ampliamente partecipato alla leggenda di questo villaggio e
ora non ci vogliono più. Che facciamo di male? Non rubiamo, non aggrediamo
nessuno", s'indigna Nicole.
"Non siamo affatto contro i Gitani"
All'origine di questa decisione, il sindaco Rolland Chassain giustifica la
sua decisione con le lamentele dei commercianti e dei turisti. Non siamo affatto
contro i Gitani. Quando ce ne sono sei o sette che predicono nel centro città,
d'accordo, ma non le dozzine come accade in estate. Alcune aggrediscono
verbalmente quelli che rifiutano di sottomettersi alle loro pratiche", argomenta
Rolland Chassain, che si dice "inflessibile". "E' diventato un furto organizzato
sui turisti", lamenta un ristoratore. "Si gettano addosso e non li lasciano. Se
fanno così davanti a me, sono sicuro di perdere un cliente". Ma non tutti i
commercianti sono così ostili: "Leggere il futuro, è una tradizione locale. I
turisti, soprattutto quelli stranieri, quando non li trovano ci chiedono se
possono vedere i Gitani", ammette uno di loro. Cécile Berger, un'abitante, si
dice accorata.
"E' disonorevole, fanno parte del nostro patrimonio, vengono dai quattro
angoli del mondo per vederli e li si caccia".
A qualche passo da lì, una Gitana si avvicina ad una coppia di olandesi e
impugna loro la mano. "Sarete felici e santa Sara vi protegge", dice prima di
lasciar loro una medaglia e intascare qualche moneta. "Senza di noi,
Saintes-Maries non è Saintes-Maries. Possono mandarci via, ritorneremo!" fulmina
Sarah, una predittrice. "La polizia ha cominciato a sorvegliarci, giochiamo al
gatto e al topo", rincara Cynthia. Nicole, sua nonna, spera che il sindaco
ritornerà sulla sua decisione. Per questo, è pronta a leggergli l'avvenire
gratuitamente.
Le Parisien C.D.S. | 24.02.2009, 07h00
Oggi o domani, l'Alta Autorità di Lotta contro le
Discriminazioni e per l'Uguaglianza (Halde) dovrebbe pronunciarsi
sull'iniziativa dell'Associazione nazionale cattolica della gens du voyage
sull'affare di chi predice il futuro a Saintes-Maries- de-la-Mer. Probabilmente,
la Halde dovrebbe dichiararsi competente a trattare il dossier.
Rimarrà in seguito da sapere se l'ordinanza municipale rileva o no una
discriminazione. Questa non riguarderà l'attività delle veggenti ma la loro
origine, che rappresenterebbe il primo motivo di deferimento (29% dei 788
dossier trattati nel 2008) da parte della Halde.
Ma quest'ultima ha già avuto, varie volte, l' occasione di allertare il
governo sulle discriminazioni di cui sono vittime i membri della Comunità della
gens du voyage. Il parere della Halde non dovrebbe cadere prima di sei
mesi.
Rapporté par Denis Toulmé
denis.toulme@worldonline.fr
http://filsduvent.kazeo.com