Czech_Roma
Discriminazione
nelle scuole
A fine novembre, dopo lunghi periodi di silenzio dal governo ceco sulla
segregazione scolastica dei Rom, Ondrej Liska, il ministro dell'istruzione,
intende adoperare un metodo rivoluzionario di "inclusione" volto a "terminare la
discriminazione nelle scuole". Ma cosa significheranno in pratica queste parole?
Un primo test cruciale arriverà all'incontro di questa settimana del
Consiglio dell'Unione Europea, quando la Repubblica Ceca renderà pubblica l'
agenda per la sua presidenza dell'UE, programmata per il 1 gennaio.
Secondo rapporti interni, la questione Rom sarebbe assente dall'agenda.
Sarebbe un'opportunità persa, non solo per i Rom, ma per l'Europa nel suo
complesso.
Nonostante alcuni progressi, persiste una rigida realtà per i Rom. Continuano
ad essere i più poveri, ad avere meno accesso al sistema sanitario e soffrire di
tassi di disoccupazione più alti tra le maggioranze nazionali. La media di
vita dei Rom nell'Europa Centrale è di 10 anni inferiore a quella dei non-Rom.
Molti Rom non completano l'istruzione primaria, pochi vanno alle superiori e
ancora meno all'università.
L'anno scorso, la più alta corte europea pubblicò una decisione approfondita
secondo cui la segregazione razziale nelle scuole - una brutta cicatrice su gran
parte del paesaggio europeo - era una violazione di legge. La decisione
riguardava 18 bambini della Repubblica Ceca che erano stati assegnati a scuole
speciali per disabili mentali con modelli razziale sproporzionati.
Come suggeritomi dal consulente legale, ero incoraggiato dalla decisione del
tribunale; ma passato un anno, i Rom rimangono confinati in scuole separate.
Le autorità ceche hanno la possibilità di rimediare a questo danno.
Dovrebbero iniziare annunciando alla sessione di giovedì del Consiglio che i Rom
saranno una priorità per la prossima presidenza. L'approfondimento della
recessione globale solo sottolinea l'assurdità di continuare a marginalizzare
10-12 milioni di cittadini.
James A. Goldston, Prague Executive director, Open Society Justice Initiative.