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Gli Altri Europei
Di Fabrizio (del 30/07/2008 @ 09:04:42, in musica e parole, visitato 2200 volte)

Da Roma_Daily_News

Un dialogo interculturale: musica, cultura ed identità Yiddish e Rom
Introduzione di Dr. Alan Bern

Il Progetto

"Gli Altri Europei" è un progetto collaborativo di altra musica e. V. (Germania), il KlezMORE Festival di Vienna (Austria), ed il Festival di Cultura Ebraica di Cracovia (Polonia). Nel 2008-09, tutti e tre i festival presenteranno attività che esploreranno le relazioni storiche e contemporanee tra le culture degli Ebrei Aschenazi (Yiddish) e Rom. L'attività centrale è creare e presentare due nuove band, una Yiddish ed una Rom, composte di musicisti eccezionali Yiddish e Rom con base in Europa. Nel 2008,ogni gruppo svilupperà ed effettuerà repertori separati con comuni radici rumene, e nel 2009 le due bande collaboreranno nel creare un repertorio ed uno stile incrociati. A completamento di questo processo, i festival presenteranno anche simposi, laboratori sulla musica strumentale, musica vocale, danza e linguaggio, ed una serie di film, tutti focalizzati sulla comprensione interculturale delle culture Yiddish e Rom. (Per la lista delle attività di ogni festival, guardati i singoli siti web dei festival).

Premessa

Per diversi secoli, Ebrei e Rom hanno occupato ruoli importanti ma ambivalenti nelle società europee, economici, politici e culturali. Subordinati e sempre accettati solo provvisoriamente dalle culture dominanti entro cui vivevano, tanto gli Ebrei che i Rom hanno sviluppato complesse identità culturali; mantenendo le proprie tradizioni e nel contempo adattandosi e interagendo costantemente con i loro vicini. Per questa ragione, Ebrei e Rom rappresentano identità europee "transculturali", nei fatti e nell'immaginazione. Scopo dei partner del progetto è di promuovere scambi interculturali tra gli esecutori di musica Rom e Yiddish, sia per l'arricchimento dei musicisti e delle rispettive culture, che come contributo alla continua vasta discussione sull'identità e cultura europea.

Ricerca Focalizzata al Progetto

Anche se entrambe "transculturali", ci sono profonde differenze tra le culture Ebrea e Rom, ancorate nelle loro storie e tradizioni separate, e nelle economie politiche, storie e culture delle differenti società con cui hanno interagito. Molto più interessanti, quindi, sono le similarità nei ruoli giocati dai musicisti professionisti nelle due culture, particolarmente dove vivevano fianco a fianco. Nella Romania prima della guerra ed in alcune parti dell'Ucraina, per esempio, gli Ebrei Aschenazi (di lingua Yiddish) ed i Rom erano musicisti professionisti che suonavano un repertorio misto sia per loro che negli eventi dei loro vicini co-territoriali. Rappresentavano uno scambio interculturale di successo attraverso confini linguistici, politici e culturali. A seguito dello sterminio nazista degli Ebrei europei, furono spesso musicisti Rom, che avevano suonato nei gruppi Ebrei prima della guerra, a preservare e trasmettere il repertorio di musica Yiddish che altrimenti si sarebbe perso.

Precisamente la complessa interculturalità delle culture Rom ed Ebrea provocò nel passato ideologie nazionaliste e scioviniste che li denominarono come "senza radici", "parassiti", degenerati" e peggio. Tali attitudini non sono affatto relitti del passato, sono visibili attraverso tutta l'Europa odierna nei ricorrenti scoppi anti-Semiti ed anti-Rom. In contrasto, lo stesso carattere transculturale della musica Yiddish e Rom è romanticizzato ed abbracciato dall'odierna cultura pop della "world music", che la struttura come sovversiva e trasgressiva e quindi "hip". Attualmente c'è un'ondata popolare di musica Rom e pseudo-Rom ed un'ondata simile di musica post-klezmer ha ispirato la Musica Nuova Ebrea. Ci sono tanto affinità immaginarie tra loro come pure genuini contatti storici e musicali. Ma gli incontri attuali tra musicisti Rom ed Yiddish tendono ad essere promossi dagli interessi dell'industria della musica commerciale di negare gli altri impulsi creativi o storici, che hanno scarso appoggio o accesso al pubblico.

Nel film del 1998 del regista rumeno "Train de vie - Un treno per vivere" c'è una scena in cui u gruppo di Ebrei ed un gruppo di Rom, tutti e due fuggono dai nazisti, si incontrano e scoprono i loro profondi legami spirituali attraverso un'orgia musicale di solisti. La vera controparte di questa scena romanticizzata sarebbe un genuino incontro tra musicisti attuali Yiddish e Rom,  con lo scopo di esplorare le similitudini e le differenze dei vecchi repertori e di creare nuove sintesi musicali collegate alle loro storie reali. Il progetto fornirà la struttura per questo incontro e per differenziare tra le rappresentazioni vere e finte degli Ebrei e dei Rom. Sarà guidato da uno spirito di ricerca e dal desiderio di arrivare a termini creativi con le eredità universali della musica Rom e Yiddish.