Francia
Di Fabrizio (del 28/06/2008 @ 08:50:44, in scuola, visitato 2257 volte)
Da
Roma_Francais
venerdì 20.06.2008, 04:51 - La Voix du Nord
Il sindaco di Wimille non ha l'intenzione scolarizzare i bambini Rom
presenti su un terreno della città. Una decisione contraria alla legge. L'eletto
auspica che la questione sia discussa alla CAB.
In questo momento in cui le scuole prendono le iscrizioni per il prossimo
rientro, i bambini Rom di Boulonnais rischiano un altro anno di essere privati
del corso. Antoine Logié, sindaco di Wimille, ci ha confermato che non auspicava
l'immediata scolarizzazione dei bambini sul terreno del suo comune, vicino alla
rotonda dell'uscita A16 Wimereux-Wimille. "C'è un problema che supera in gran
parte la competenza del mio comune."
Occorre che sia discusso a livello della Comunità d'agglomerazione di
Boulonnais. Il nostro deputato (Jack Lang, nota) potrebbe anche interessarsi
dell'affare. Dal suo lato i volontari dell'associazione Agir avec les Roms
non si scoraggiano: "Iscriveremo i bambini in comune nei prossimi giorni,"
garantisce Jeadette Vaillant, presidente della Lega dei diritti dell'uomo. "Ci
incontreremo con i genitori di sette bambini che hanno l'età per andare alle
scuole primarie." Per "affrontare" il sindaco, l' associazione non iscriverà i
dodici più piccoli. Sei adolescenti saranno iscritti al collegio. "Non abbiamo
voglia di andare allo scontro," insiste J. Vaillant. "Ma siamo sostenuti
dall'ispettorato accademico." I Rom possono anche contare su di un alleato di
peso: la legge, chiara sull'argomento. Dalla legge Ferry del 1882 modificata nel
1959, i bambini della comunità della gens du voyage dipendono dal diritto
comune e la loro scolarità è obbligatoria sino a 16 anni. D'altra parte, il
Codice dell'istruzione fa obbligo al sindaco d'effettuare un censimento di tutti
i bambini presenti sul suolo del suo comune ed in età d' andare a scuola.
O. M.
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