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Macedonia
Di Fabrizio (del 29/07/2005 @ 00:29:32, in Europa, visitato 2801 volte)
Una recente inchiesta sulla condizione femminile delle romnià in Macedonia, dimostrerebbe che anche in quel paese, dove i Rom sono un'alta percentuale della popolazione e sono generalmente ben integrati, esistono diversi punti di crisi.
La ricerca è stata commissionata da:
  • Roma Centre of Skopje (RCS)
  • European Roma Rights Centre (ERRC)
  • Network Women's Program Roma Women Initiative (NWP/RWI)
e questo, per quel poco che conosco di dinamiche nella regione balcanica, è anche la mia perplessità sullo scopo di questa ricerca. Sono associazioni serie e preparate, da cui attingo buona parte delle notizie che pubblico, ma contemporaneamente da anni svolgono una politica di delegittimazione dei vari governi nazionali, per ottenere appalti e visibilità [vedi http://www.sivola.net/dblog/articolo.asp?id=138]
Fatta questa precisazione personale, ecco i punti critici individuati dal rapporto:

Cittadinanza: Una legge adottata dal governo a seguito del dissolvimento della Yugoslavia, ha lasciato molti Rom e profughi senza cittadinanza alcuna. Questo preclude l'accesso ai servizi scolastici, al lavoro, alla sanità, poter disporre di case o proprietà.

Scolarizzazione: I bambini Rom ricevono mediamente un'educazione scolastica inferiore agli altri. L'analfabetismo tra i Rom è maggiore tra le donne, le ragazze di solito abbandonano la scuola dopo le elementari. La barriera principale alla scolarizzazione, oltre i casi di discriminazione del sistema, sembra risiedere nelle famiglie, ma anche nella scarsa attenzione che le autorità dedicano alle richieste dlle stesse.

Lavoro: Le donne Rom principalmente lavorano nell'economia sommersa, come la vendita di cesti intrecciati ocome donne di servizio. Nel campo del lavoro regolare, le condizioni sono in genere peggiori del resto della cittadinanza. Le controversie più numerose riguardano l'orario di lavoro e le paghe, sfavorevoli rispetto a quelle percepite a parità di mansione dal resto della popolazione.

Sanità: Il maggiore problema è la mancanza di documenti per accedere ai servizi medici. Inoltre le condizioni dei campi profughi favoriscono l'insorgere di disagi come alta pressione, bronchiti, asma, tubercolosi...

Alloggio: Gravi problemi (vedi sopra) principalmente per quante vivono in accampamenti più o meno tollerati. Spesso sovrapopolati e senza infrastrutture, elettricità e acqua.

Inoltre la ricerca evidenzia un alto numero di violenze fisiche e psicologiche condotte contro le donne, da parte della famiglia o della comunità allargata. Violenze raramente denunciate e ancora più rari gli interventi delle autorità.

Rimane infine il problema dei Rom rifugiati dal Kossovo, che vivono in condizioni particolarmente precarie. Le ultime stime parlano di circa 2000 persone, di cui il 51% donne, a rischio perenne di espulsione dalla Macedonia.

Il rapporto completo (in inglese) è disponibile su:
http://www.errc.org/cikk.php?cikk=2136

Due articoli precedenti
- 16 maggio 2005
- 6 ottobre 2004