Da
Macedonian_Roma
E' vietato ai Rom l'ingresso al caffè bar "Kartel", sulla riva del fiume
Vardar, nel centro di Skopje. Pochi giorni fa un gruppo di sette giovani Rom,
Alen Hasan, Daniel Petrovski, Leila Amet, Gilbert Mamut, Alberto Mamut, Selina
Alieva e Nexharije Muratova, volevano prendere un caffé da "Kartel", ma il
cameriere ha detto loro che non potevano sedersi senza una prenotazione. I
giovani Rom hanno chiesto a chi avrebbero dovuto rivolgersi, ed il cameriere ha
risposto che dovevano parlare col proprietario. I giovani Rom aggiungono che
durante la loro discussione col manager del bar, altri clienti entravano e si
sedevano senza ulteriori richieste del cameriere e senza prenotazione.
La discussione col manager è terminata quando questi ha detto: "Non vogliamo
Rom. Sono un danno alla nostra reputazione".
Alcuni di questi Rom erano in vacanza in Macedonia dalla Francia. "Cose così
là non accadono. Siamo tutti uguali. Sono tornato nel mio paese e mi hanno detto
che c'era un bel bar lungo il viale. Sfortunatamente, la cultura di qualcuno è
di basso livello." dice Gilbert Mamut.
In Macedonia d'altronde, aggiunge il resto del gruppo, questa sta diventando
la norma quotidiana per i Rom. "Siamo una nazione di fronte a grandi
discriminazioni, e nessuno ci accetta come cittadini uguali agli altri,
nonostante il fatto che siamo leali allo Stato", è il loro commento.
I Rom affrontano tuttora discriminazioni, dicono diversi studenti che di
propria iniziativa, hanno compilato una lista di tutti i casi dove i Rom sono
bersagli di apparenti discriminazioni.
Dicono gli studenti: "Abbiamo condotto l'iniziativa indipendentemente. Stiamo
ancora raccogliendo informazioni. La lista dei bar che hanno -regole- simili a
Kartel è molto lunga. Non è un evento isolato. Ne abbiamo registrato più di 50,
gli stessi casi o simili."
I Rom continuano ad essere la comunità più discriminata nella Repubblica di
Macedonia, conclude Iso Rusi, Presidente del Comitato di Helsinki per i Diritti
Umani in Macedona. Dice che il progetto del "Decennio Rom" che aveva lo scopo di
includere attivamente i Rom nella società, appare una "bugia multicolore" ed i
Rom sono una comunità etnica a cui nessuno presta attenzione.
Conclude Rusi: "Il numero dei partiti politici Rom sta crescendo, ma
sono ancora lontani dall'articolare effettivamente i loro problemi. Dubito che i
partiti Rom nella regione stiano contribuendo al miglioramento della loro
situazione, che può essere descritta come catastrofica, ed i Rom sono il miglior
esempio che non esiste uno "stato campione" che abbia regolato le relazioni
interetniche in maniera decente."