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Roma_Daily_News
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BMJ on 03-01-2007.
La salute dei Nomadi e Viaggianti è significativamente peggiore di
altri gruppi vulnerabili, rivela una ricerca del Journal of Epidemiology and
Community Health.
Non è noto quanti Nomadi e Viaggianti ci siano in Gran Bretagna, ma le stime
indicano una cifra di circa 300.000
I ricercatori hanno valutato la salute di circa 300 Nomadi e Viaggianti di
origine UK ed irlandese, in cinque località (Sheffield, Leicester, Norfolk,
Londra e Bristol).
Usando adeguate misure, sono state fatte comparazioni con la salute di chi
vive nelle comunità rurali, o in aree di deprivazione, o comunità di minoranze
etniche, e tutte tendono ad avere una salute peggiore della media.
I risultati mostrano che Nomadi e Viaggianti hanno significativamente
malattie a lungo termine, problemi o disabilità che interferiscono con la vita
quotidiana o che limitano le loro capacità di lavoro.
[...] Hanno problema nel mantenere la loro salute, però resistono
maggiormente degli altri gruppi al dolore e al disagio, all'ansia e alla
depressione.
I tassi di diabete e cancro non sono più alti. Ma gli autori puntualizzano
che questi disagi possono essere più "silenti" e che i sintomi associati
potrebbero non essere riconosciuti.
Nomadi e Viaggianti hanno inoltre tassi significativi di dolori toracici,
problemi respiratori ed artriti. Sono inoltre riportati alti tassi di morte
prematura tra i bambini.
Le politiche per affrontare le ineguaglianze sanitarie chiaramente non
incrociano i bisogni di Nomadi e Viaggianti, concludono gli autori.
Un allegato, che ha osservato credenze ed esperienze di Nomadi e Viaggianti,
trova che i problemi sanitari sono intesi come "normali" e come qualcosa da
sopportare in silenzio.