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Appello del Naga
Di Fabrizio (del 06/01/2007 @ 09:26:18, in Italia, visitato 1769 volte)
A cinque giorni dall’incendio che ha distrutto circa un terzo del campo di Via Triboniano, molte famiglie sono ancora costrette a passare la notte dormendo all’addiaccio accanto a falò improvvisati o in auto. Alcuni hanno trovato ospitalità nelle baracche di amici e parenti scampate al rogo. La popolazione già esposta precedentemente ad un forte disagio abitativo ha vissuto in questi momenti l’ennesimo affronto: la risposta istituzionale di trasferire nel campo nuovi container non consente di affrontare rapidamente “l’emergenza freddo”, considerato soprattutto il tempo necessario (un mese circa) perché vengano consegnati alle famiglie in difficoltà.

La naturale solidarietà che ha consentito ai più di trovare un riparo temporaneo, non deve esimere le istituzioni dal cercare una sistemazione urgente per 50 persone circa che al momento tale riparo non hanno. Una soluzione adeguata dovrebbe consentire a chi ha avuto distrutta la propria precaria abitazione di superare le prossime settimane in un luogo asciutto e riscaldato. Gli obiettivi a breve termine dovrebbero quindi: favorire il rientro a scuola dei numerosi bambini presenti nel campo, permettere la ripresa del lavoro degli adulti e soprattutto proteggere i nuclei familiari evitando di separare i componenti nelle strutture di accoglienza disponibili sul territorio. Una soluzione provvisoria, condivisa dagli abitanti del campo nell’attesa dei container, sono le tende riscaldate che potenzialmente la protezione civile (sede a lato del campo) potrebbe montare rapidamente nei pressi dell’insediamento.

Un ultima questione su cui ci siamo interrogati, senza trovare delle risposte razionali è lo sbilanciamento verso un’imponente presenza di forze dell’ordine nell’area rispetto all’assenza di assistenza logistica che tutto sommato sarebbe la cosa più utile per gli abitanti, i quali sono cittadini europei innocenti fino a prova contraria a cui è bruciata la casa e non delinquenti da sorvegliare.

Associazione NAGA