NEW YORK, 1 settembre 2006 - L'ex inviato delle Nazioni Unite in Kosovo ha  accolto con favore l'inizio del trattamento medico delle Persone Disperse  Internamente (IDPs) che soffrono di avvelenamento da piombo (vedi  ndr.) nella parte nord della provincia.
Il Kosovo, [...] porta ancora le cicatrici della guerra tra Kosovari albanesi  e serbi di sei anni fa.
Durante il suo primo giorno di insediamento,  Joachim Rucker, inviato  speciale dell'ONU e a capo dell'Amministrazione Provvisoria UNMIK, afferma che a  partire da oggi l'Organizzazione Mondiale della Sanitàè in grado di fornire  trattamento medico agli IDPs trasferiti in campi raccolta dell'ONU più salubri.
Circa 600 IDPs, Rom, Ashkali ed Egizi sono stati trasferiti dall'inizio  dell'anno al campo Osterode dai campi contaminati dal piombo: Cesmin Lug/Llugė,  itkovac/Zitkovc,e Kablare/Kablar. Gli ultimi due campi son già stati chiusi,  rimangono 148 persone a Cesmin Lug/Llugė.
Rucker ha salutato quanti hanno concordato il trasferimento a Osterode per la  salute dei loro figli, mentre è iniziata la ricostruzione delle loro case nella  Mahala di Mitrovicė/a nel Kosovo settentrionale.
"E' stato un capitolo doloroso nella storia degli  IDPs coinvolti,  sbattuti in campi non igienici e in condizioni di sopravvivenza estreme" ha  detto, facendo appello a quanti sono ancora a Cesmin Lug/Llugė  perché si  trasferiscano a Osterode appena possibile.
L'UNMIK ha agito in cooperazione con l'Alto Commissariato per i Rifugiati e  World Health  Organization (WHO), il Fondo ONU per l'Infanzia, assieme a diverse OnG.
Gli esperti della sanità affermano che i bambini sono particolarmente  vulnerabili all'inquinamento da piombo. Subito dopo che i Rom erano stati  "alloggiati" in quei campi, l'ONU aveva fatto la scoperta che si trattava di  aree contaminate. I rapporti della missione ONU e di WHO del 2000, richiedevano  l'immediata rimozione di quanti fossero accampati lì.
Prima che fosse inaugurato quest'anno, Osterode era stato ripulito ed  organizzato dall'UNMIK, e testato dagli esperti di inquinamento. Ai nuovi  residenti è stato offerto quanto dei loro beni non hanno potuto portare dai  campi di provenienza, perché contaminato e sono state anche create opportunità  di lavoro.
Molti degli IDPs provengono dalla Mahala andata distrutta nel 1999, quando le  truppe ONU cacciarono le forze Yugoslave, in una situazione complicata di abusi  e conflitti tra Serbi, Albanesi ed altre comunità etniche. Fu allora creata l'UNMIK  in seno al Consiglio di Sicurezza dell'ONU, per amministrare la provincia.
 
 Per quanto il Kosovo sia tecnicamente parte della Serbia, solo il 5% della  [rimanente] popolazione è Serba, mentre il 90% è Albanese. Protetti dall'UNMIK,  i Serbi vivono in enclave circondate da Albanesi.
La fonte maggiore di inquinamento a Mitrovicė/a è la miniere di Trepca,  costruita nel 1927. La fonderia accanto a Zvecan aprì nel 1939. La fonderia e  tre enormi dighe concentrano l'inquinamento in quell'area specifica di Mitrovicė/a.
La fonderia venne chiusa nel 2000 per ridurre i rischi sanitari  dell'inquinamento. Ma il piombo presente nell'ambiente non si annacqua col  tempo, rimane nel suolo, nell'acqua, nella polvere e nel cibo. Le dighe  rilasciano costantemente i resti del piombo, e l'inquinamento viene portato dal  vento verso Mitrovicė/a, Zvecan e le aree adiacenti
Hana Klimesova,, psicologa e volontaria ONU, ed Elizabeth Morfaw,  Coordinatrice Della Valutazione Di Rischio per la Salute hanno elaborato con la  WHO una ricerca sull'impatto da esposizione al piombo della salute dei bambini.
"Ci siamo focalizzati sui bambini tra i 24 e 36 mesi di età, quelli nati dopo  la chiusura della fonderia, la maggior fonte di inquinamento a Mitrovica. Se il  pericolo è finito, come piace pensare ai residenti nell'area, questi bambini non  dovrebbero mostrare livelli significanti di piombo nell'organismo" spiegano.
L'organismo assorbe il piombo attraverso bocca, naso e pelle. Le madri  esposte al piombo possono contaminare i feti attraverso la placenta oppure i  neonati tramite l'allattamento.
"Il 99% del piombo assorbito da un adulto viene espulso attraverso l'urina e  le feci, ma solo il 32% del piombo assorbito da un bambino viene espulso,"  spiega Klimesova.
"Inoltre, spesso mettono le mani in bocca dopo aver giocato con la terra,  entrando così in contatto più diretto col piombo presente al suolo o nella  polvere," dice  Morfaw.  
I risultati dell'inquinamento da piombo: danni al cervello e ai nervi,  alterazione del linguaggio, problemi uditivi, detrimento dell'abilità mentale e  delle capacità cognitive, riduzione della crescita, alta pressione, iperattività  e atteggiamento antisociale, tra gli altri.
L'OnG Refugees International accusa l'UNMIK di aver aspettato oltre un anno,  prima di trasferire gli IDPs dai campi contaminati. Per questo, è stato  necessario muovere i legislatori e i diplomatici USA [...]
"Gli standards per l'industria mineraria devono essere fatti propri dall'UNMIK  e dai futuri governi," continua Refugees International. 
Ad agosto 2005, la Commissione Indipendente per Miniere e Minerali concesse  il permesso di riaprire 18 miniere, incluse 5 a Trepca, che sono sospette  dell'inquinamento nei campi. Riapertura che ha significato promesse di sviluppo  economico ad una popolazione che per il 70% è disoccupata. Nel 1980 le miniere  impiegavano 20.000 addetti e rappresentavano il 70% del fatturato minerario  Yugoslavo.
Refugees Internation vuole richiamare la Banca Mondiale e l'Agenzia Europea  per la Ricostruzione ad impegnarsi per una bonifica complessiva dei siti a  Mitrovica Nord, come previsto nel rapporto UNMIK a novembre 2000.
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Fonte:  Kosovo_Roma_News