COMUNICATO STAMPA Gruppo sostegno Forlanini - 333/4451206
Nella notte tra il 12 e il 13 aprile, poco prima dell'una, alcune persone
hanno tentato di lanciare delle bottiglie incendiarie oltre i cancelli
dell'insediamento rom informale di via Dione Cassio, in zona viale Ungheria (est
di Milano, zona 4). La pronta reazione degli abitanti ha evitato l'attentato,
con la fuga degli assalitori.
Secondo le testimonianze degli abitanti del campo, nei dintorni c'era un
inquietante andirivieni di auto che ha accompagnato l'attacco e ha raccolto i
fuggiaschi.
Si tratta della conseguenza di una squallida manifestazione neofascista -
imbastita da organizzazioni collaterali alla Fiamma Tricolore - che si è tenuta
nel tardo pomeriggio di venerdì, tra saluti romani, urla da stadio e soprattutto
slogan inquietanti, inneggianti al farsi giustizia da sé, all'esasperazione di
toni razzisti, alla retorica della xenofobia e del degrado.
Riteniamo profondamente sbagliato che la Questura abbia concesso
l'autorizzazione a questa manifestazione, malgrado la richiesta preventiva che
avevamo formulato, sensibilizzando tempestivamente le autorità.
Riteniamo pericolosissimo che gli slogan razzisti di qualche ora prima
abbiano avuto il loro esito in questo attacco notturno, che poteva causare una
strage crudele.
Riteniamo che non si stato assolutamente adeguato il presidio delle forze
dell'ordine nei confronti del campo, che pure avevamo sollecitato, rispetto ai
prevedibili strascichi della manifestazione; al momento dell'attacco, una
pattuglia della polizia di stato stazionava a diverse centinaia di metri
dall'insediamento, all'angolo tra via Quintiliano e via Dione Cassio, e non è
intervenuta tempestivamente, quando invece sarebbe stato più opportuno un
presidio davanti all'entrata del campo. La nostra richiesta di un intervento dei
Carabinieri tramite il 112, fatta nella notte a ridosso dell'attacco, non ha
avuto esiti.
Milano, 13 aprile 2013