In redazione:
da Milano Fabrizio Casavola, da Edimburgo Filippo Podestà - Articolo precedente
Si inizia, finalmente. Prima, come giusto, lo spazio è stato occupato dalle sfilate dei partecipanti, presenti le bandiere degli stati africani esclusi all'ultimo momento e dall'esibizione della banda El Presidente.
Poi è subito torneo: nella foto l'entusiasmo in campo qualche attimo prima dell'incontro di apertura
Per la squadra italiana non sarà una passeggiata difendere il titolo conquistato l'anno scorso. Il percorso appare in salita, l'Italia doveva recuperare alcune partite della prima fase, così ha iniziato a giocare stamattina e in questo momento i ragazzi della Multietnica 2001 sono ancora in campo.
Inizio vero e senza sconti, il primo match con l'Irlanda è tiratissimo e alla fine perdiamo per 3 a 2. L'Irlanda per il momento si dimostra una delle squadre più forti, come conferma anche il 7 a 0 con cui batterà poi la squadra austriaca (I e II posto nelle finali precedenti).
I tre giocatori italiani fermati alla dogana olandese, non sono rientrati in squadra e mestamente stanno tornando a casa. Questo significa che la nostra squadra può contare solo su 5 titolari, aiutati da alcuni rincalzi scozzesi.
I match successivi contro Repubblica Ceca e Canada, vedono goleade e spettacolo per l'Italia. Ma la fatica e la mancanza dei cambi si fanno sentire, così quando arrica il turno dell'Ucraina, le gambe e la testa sono loro, siamo battuti 6 a 1. Tocca al Sudafrica chiudere le danze, e sorbirsi il ritorno d'orgoglio degli "italiani" (le virgolette ci sono perché tutti i giocatori sono stranieri). Vinciamo 5 a 1.
Da: Campioni senza dimora:
Ci sono altre squadre ben preparate e che si fanno notare alle eliminatorie: sono quelle che già conoscono il meccanismo. Ne è prova l'Austria, dotata di campioni di primo piano che hanno sbaragliato avversari durante tutto un anno di tornei giocati in vista di questo appuntamento. I loro sguardi fanno capire che non hanno nessuna intenzione di indietreggiare. Vogliono vincere e sono qua per questo. Ce ne accorgiamo nel secondo turno delle eliminatorie, quando ci zittiscono con un 5 a 0 che sa di terremoto. Volti disorientati, increduli. La partita è a senso unico e va tutto storto. Passiamo lo stesso, nonostante la batosta. Lo spogliatoio cade nell'oscurità dell'autocritica. Volano parole grosse e la sera si esce a gruppi separati.
Avanti fino alla fine!
Il giorno seguente si ricomincia. "Forse è stato meglio così - dice Bogdan - Averle prese in quel modo ci ha fatto capire che non eravamo invincibili, che dovevamo lottare e non perdere mai la concentrazione.
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Le partite seguenti riportano oltre al risultato il buonumore; in campo si vede un'attenzione nuova. La separazione serale è servita per chiarirsi leidee e affinare i passaggi. Non ne seguiranno altre, non ce ne sarà bisogno.
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All'alba, mentre il gruppo torna in ordine sparso e barcollante al quartiere generale, gli occhi lucidi dei nostri giocatori si incrociano con le pupille attente degli austriaci già pronti per il riscaldamento. Passano ore a correre in formazione avanti e indietro. Lo fanno per intimidire gli altri, per mettere un'ipoteca sulla vittoria, [...]
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Poche note finali: i collegamenti con Edimburgo e gli orari per farlo, non sono dei più agevoli. Forse da domani riusciremo anche a comunicare per email. Stasera forse altri aggiornamenti. Al momento, ignoriamo ancora il programma di domani.
Informa DZENO
Il consiglio comunale di Edimburgo ha bocciato la risistemazione di un'area fieristica (utilizzata per 28 giorni all'anno) ad area di sosta attrezzata per Nomadi e Viaggianti