La notizia è stata resa pubblica l'altroieri da Il Giornale di
Vicenza,
VicenzaToday e da
TMnews
immagine da
Giornalettismo
questa invece viene da
L'Orda - Vietato l'ingresso agli italiani: Una fotografia scattata nel
1958 a Saarbrucken, alla finestra di un club. Il divieto d'ingresso per gli
italiani era bilingue. Si tratta solo di un esempio: simili avvisi, in Germania
e soprattutto in Svizzera, erano frequentissimi.
Aggiornamento delle 13.45: Vicenza si
interroga. Sempre da
Il Giornale di Vicenza
«Quel divieto intollerabile No alla giustizia fai-da-te»
ASSOCIAZIONE SINTI. Il presidente condanna il cartello del negozio -
22/02/2012 E-MAILPRINT
Davide Casadio, presidente Sinti
«Non sono tollerate le discriminazioni razziali o etniche così come non sono
ammessi i furti: tutti devono rispettare le leggi e se qualcuno delinque bisogna
fare denuncia, non una pseudo-giustizia fai-da-te». Davide Casadio, presidente
dell'associazione sinti italiani e vicepresidente della Federazione rom sinti
insieme, alza le barricate. «Quel cartello non è tollerabile, è razzista anche
se la ragazza dice che il suo intento non è razzista: non si possono
discriminare alcune categorie». E aggiunge: «La legge è uguale per tutti, chi
ruba va punito, ma anche la giovane commessa deve attenersi alle regole». Se
qualcuno ruba nel suo negozio? «Deve chiamare le autorità». E se sono i bambini
a rubare? «Ne rispondono i genitori». L'Unar, Ufficio nazionale
antidiscriminazioni razziali, ha aperto un'istruttoria e chiede al Comune di
adoperarsi per togliere il cartello, cosa cui ha già provveduto la commessa.
UDC: «I TAGLI DELLA DESTRA». Sul tema interviene anche Antonio De Poli, deputato
Udc: «Capisco gli intenti della commessa ma francamente si tratta di
un'iniziativa che sta al di fuori delle regole. Non si può, in un Paese civile,
esporre un cartello che ricorda ben altri tempi. La gente è stanca di vedere i
delinquenti in giro e spesso, troppo spesso, è costretta a mettere in atto delle
iniziative, a volte anche discutibili, per tutelarsi e proteggere le proprie
attività. Tutto questo perché alle forze dell'ordine mancano la carta per
stampare e la benzina per le volanti. L'ultimo taglio risale ad agosto con la
manovra Tremonti quando al governo sedevano i paladini della sicurezza, ovvero i
leghisti. Questo è il risultato: la gente è esasperata».
LETTERA DI PRC. Irene
Rui, di Rifondazione comunista, scrive una lettera aperta: «Cara Fatima, tu non
sei razzista... sei il risultato di una società, di quei cittadini che passano
davanti alla tua vetrina e menano la testa per la disapprovazione e poi non
vogliono sentir parlare dei "zingari". Il tuo però è un atteggiamento razzista.
D'altronde cosa puoi fare tu, sola in quel bazar del centro, contro la
microcriminalità che aumenta... Tu che razzista dici di non essere lo sei
diventata per aver osato dichiarare ciò che gli altri nascondono sotto il
carbone "I zingari sono ladri"».M.SC.