Craig Murray, ex ambasciatore, attivista dei diritti umani - 19
settembre 2011
(foto da
Romea.cz)
L'antiziganismo è l'ultimo razzismo socialmente accettabile. Anche i
commentatori abitali di questo blog postano cose simili: "Arrivano e combinano
pasticci incredibili", "Hanno fregato nel mio locale", [...] ed altre
caricature etniche. "Loro", senza dubbio, rubano i bambini.
Stamattina in TV osservare in diretta la violenta pulizia etnica nell'Essex è
stata un'esperienza straziante. Il consigliere Tony Ball, leader dell'autorità
che stava conducendo la pulizia etnica, star di Murdoch, spiegava che la sua
azione è popolare. Non ho dubbi che lo sia. Sarebbe popolare a Basildon se ogni
giorno il consiglio appendesse un uomo di colore al pennone della bandiera.
Senza dubbio il piccolo bigotto compiaciuto di sé stamattina è un uomo felice.
Quanti giustificano la sottrazione delle case alle famiglie, distruggere una
comunità ed interrompere la scolarizzazione dei bambini, sulla base di una
rigida interpretazione della legalità e dei permessi edificativi, deve
rispondere anche di questa strettoia del punto legale. L'attacco (perché tale è
stato) a Dale Farm questa mattina è stato condotto dalla polizia antisommossa e
senza la partecipazione degli ufficiali giudiziari. Almeno due donne, entrambe
Traveller e residenti permanenti del sito, hanno avuto bisogno di cure mediche.
La polizia ha sfondato le recinzioni sia interne che esterne, cosa che era stata
espressamente vietata dall'Alta Corte, dicendo che le proprietà erano dei
Traveller e non potevano essere distrutte dagli ufficiali giudiziari. Cosa ha a
che fare questo atto illegale di distruzione con la reiterata difesa legalistica
di questo attacco razzista?
Murdoch News di stamattina ha anticipato la difesa legale della polizia.
"L'Intelligence" della polizia aveva informazioni su una "riserva di oggetti da
usare come armi". Hanno perciò dovuto assaltare il campo nell'interesse della
sicurezza pubblica. Per questo dovevano infrangere il giudizio dell'Alta Corte:
demolire le recinzioni protette come una misura d'emergenza per salvare vite.
Tutto ciò è un pretesto trasparente, un mancato rispetto della legge da parte
della polizia, ben peggiore di qualsiasi suo infrangimento da parte dei
Traveller, perché il comportamento susseguente della polizia è sfociato in
violenze e lesioni. Le scorte di armi ovviamente non esistevano.
Torniamo ai fatti chiave: anche se situato nella "greenbelt", ogni cm. del
sito dei Traveller era in precedenza una fascia degradata, occupata da una
discarica. Le foto dal satellite (QUI
ndr) provano che i Traveller non hanno invaso la Greenbelt. La ragione per
cui non hanno ottenuto i permessi di edificazione è che diverse richieste in
questo senso sono state respinte, e la ragione di questorifiuto è che il
consiglio di Basildon è razzista. Senza dubbio qualsiasi simpatico costruttore
Tory avrebbe ottenuto il permesso di riempire di case quella ex discarica. I
Traveller erano proprietari del terreno su cui risiedevano.
Che male facevano? Nessuno Qual era il loro crimine? La loro etnia. Tutto il
resto è camuffamento legalistico, del tipo utilizzato da ogni stato per
perseguire ovunque la pulizia etnica. Agli occhi dello stato che la svolge, la
polizia etnica ha sempre la sua ragione nel rispetto della legge. E' piuttosto
questo il punto.
Comunicazione di tutt'altro genere: in questo momento mi è difficile
raccogliere testimonianze dirette da Dale Farm: ignoro se alcune persone con cui
ero in contatto siano state arrestate o malmenate dalla polizia.
Traduco con gioia una nota di S., una delle colonne tra i sostenitori di Dale
Farm e per un certo periodo dato per disperso dopo gli scontri, arrivata ieri (pubblico col
consenso dell'interessato):
Prima di tutto, grazie a quanti ieri hanno commentato sul mio profilo FB,
inviato SMS, o in qualsiasi altro modo abbiano cercato di offrirmi sostegno.
Ho avuto così tante richieste, specialmente attorno alle 14.00, che la mia
batteria s'è esaurita. Come sapete l'energia elettrica a Dale Farm era stata
tagliata e non avevo modo di collegarmi a FB per rispondere a tutti.
La polizia antisommossa ha usato tecniche apposite per contenerci per ore,
anche se ad un certo punto ho pensato di scavalcare le impalcature e superare le
loro teste attraverso gli alberi, come se fossi stato minuscolo... LOL
Sono arrivato a Dale Farm qualche tempo fa, per offrire il mio sostegno e la
mia solidarietà ad una comunità che è stata e continua ad essere in un disperato
bisogno di aiuto da parte degli altri. Le mie ragioni sono personali, ma chi mi
conosce sa che non posso accettare il razzismo sotto qualsiasi forma. E nessuno
mi convincerà che lo sgombero di ieri, forzato, brutale ed orrendo, non è stato
altro che un programma razzista per cui alcuni disprezzano la popolazione
zingara-viaggiante in questo paese e altrove.
Anche se non voglio commentare o seguire la retorica anti Dale Farm che
abbiamo visto nei mesi scorsi in alcuni siti internet, non si può tacere che
quanti sono stati d'accordo con lo sgombero ed il modo in cui è stato condotto,
hanno secondo me scelto deliberatamente di ignorare i sotterranei moti vi
razzisti alla base di tutta questa vicenda.
Dale Farm è l'inizio della fine per quanti pensano di poter "spianare" la
loro strada sulla vita di Traveller-Rom e zingari. I residenti di Dale Farm
hanno mostrato un immenso coraggio e convinzione nel mantenere la loro posizione
perché le loro case e vite non andassero distrutte. Come abbiamo visto e
continuiamo a vedere ancora adesso in tutto il mondo, questo singolo ma storico
evento costringerà le autorità locali ed il governo a ripensare le proprie
strategie su come "gestire" in futuro tutto ciò, e con ciò credo veramente che
alla fine i Traveller otterranno il rispetto e la dignità che meritano.
Personalmente mi sento privilegiato per essere stato ammesso a prendere parte
alle proteste ed alla resistenza, e che le famiglie di Dale Farm mi abbiano
accettato sulla loro terra e nelle loro case. Ho conosciuto nuovi e buoni amici
sia a Dale Farm che attraverso la rete dei siti internet.
Non è ancora finita, se me lo permetteranno continuerò ad appoggiare i
residenti di Dale Farm e la comunità viaggiante, anche sottoponendo alla polizia
i commenti razzisti di alcuni siti anti-viaggianti ed assicurandomi che gli
autori siano giudicati.
Infine, non ho dubbi, da quanto dei Traveller di Dale Farm, che siano stati e
sono pienamente a favore degli attivisti e manifestanti di Camp Costant, per
l'azione svolta a difesa delle loro case, bambini e terra.
La conclusione era inevitabile, ma io, assieme a molti altri, a volte ho
davvero creduto che potessimo vincere e che il risultato per i residenti sarebbe
stato di rimanere fino a che non si fosse trovata una soluzione adatta e
culturalmente accettabile. Tutto ciò è molto triste per la cosiddetta giustizia
britannica...