Da
Roma_und_Sinti
SPIEGEL ONLINE International La battaglia infinita sul memoriale di
Berlino a Rom e Sinti By Stefan Berg
Sabine Sauer / DER SPIEGEL
28/12/2010 - Il monumento ai Sinti e Rom uccisi nell'Olocausto è da anni
in nuce a Berlino. Ma i battibecchi hanno accompagnato il progetto per tutto
questo tempo. Adesso, con la costruzione in corso, nuove discussioni minacciano
di far deragliare il memoriale.
Il 6 dicembre di solito in Europa è un giorno dedicato ai regali. Ma
quest'anno a San Nicola, Bernd Neumann, commissario per gli affari culturali e i
media alla Cancelleria tedesca, ha ricevuto per posta una brutta sorpresa.
Era una lettera da Israele, piena di espressioni indignate, come "vergogna",
"credibilità" e "separazione effettiva".
La nota di protesta era spedita a Neumann, 68 anni, in quanto custode dei
monumenti e memoriali della nazione. Quando viene costruito un memoriale per le
vittime della dittatura nazista, Neumann, membro dei Cristiano Democratici, è il
responsabile della costruzione. E' un lavoro che richiede sensibilità, perché
affronta il collocamento delle vittime nella storia e lo status odierno delle
loro organizzazioni. L'erezione di un nuovo monumento è quasi sempre
accompagnata da aspre battaglie ad alto livello emotivo, che a volte durano sino
al giorno della cerimonia d'inaugurazione.
L'attuale controversia ruota attorno ad un memoriale per i circa 500.000
Sinti e Rom uccisi dalla Germania nazista durante la II guerra mondiale. Il
monumento è in costruzione proprio di fronte al Reichstag, la sede del
parlamento a Berlino, ma l'artista israeliano Dani Karavan, 80 anni, ed il
committente sono stati in disaccordo per mesi. Inizialmente la controversia
riguardava questioni banali come i materiali da costruzione e le spese. Ma ora
ha una natura più fondamentale. L'artista è preoccupato per la "santità" del suo
lavoro e sta minacciando di tirarsi fuori. Il progetto è in pericolo.
Una piccola piscina d'acqua
E' stata un'impresa complicata sin dall'inizio. Nel 1992, il governo tedesco
promise ai Sinti e ai Rom un memoriale tutto loro, perché il memoriale per
l'Olocausto nel cuore di Berlino era per commemorare lo sterminio degli Ebrei.
Agli altri gruppi di vittime vennero promesso i loro memoriali.
Partner del governo nella costruzione del monumento è il Consiglio Centrale
dei Rom e Sinti Tedeschi, ed il presidente del gruppo, Romani Rose, è stato il
responsabile della chiamata di Karavan, un artista testardo ma rispettato. Il
suo progetto per il memoriale - una piccola piscina d'acqua di 12 m. di diametro
con in mezzo una stele sporgente - venne accettato senza nessuna gara. Ma quasi
da subito, Sinti, Rom, gli storici e il governo si fecero coinvolgere in
un'accesa discussione sulla formulazione dell'iscrizione in onore delle vittime.
Così nel 2009, mentre la camera alta legislativa, il Bundesrat, stava
commemorando la persecuzione dei Rom e dei Sinti, la polizia venne chiamata
perché nelle toilette dello stesso Bundesrat avvenivano scontri trai diversi
gruppi di vittime.
Ora, però, la costruzione è finalmente in corso. Il governo federale ha
stanziato 2 milioni di euro per il progetto - più che sufficienti, si potrebbe
pensare, per il progetto di fontana che è relativamente semplice.
Ragionamento però, che si è dimostrato non corretto. L'influente avvocato
Peter Raue, appassionato d'arte, ha assunto il caso Karavan. "Quanta deviazione
dalla perfezione deve sopportare l'artista?" si chiede Raue, accusando le
autorità berlinesi di essere "burocratiche e sospettose". Non è questo il modo
di creare opere d'arte, aggiunge in una lettera alle autorità cittadine.
"Irregolarità inaccettabili"
Non un singolo dettaglio è stato trascurato nella disputa. "Può essere
garantito" che l'acciaio usato nella costruzione sia davvero antiruggine?
L'acqua nella piscina sembrerà così scura come vuole l'artista? E chi
supervisionerà la compagnia incaricata di costruire il monumento?
L'avvocato Raue lamenta che la città si è impegnata nella "segretezza" perché
gli incaricati cittadini hanno avuto l'audacia di visitare il cantiere senza
Karavan o un suo rappresentante presenti. Ci sono state polemiche sui cordoli di
saldatura, terminati prima della consegna di altri segmenti e quindi a rischio
di arrugginirsi. Karavan una volta si è lamentato di "irregolarità
inaccettabili" ed è stato sul punto di far interrompere la costruzione da un
tribunale.
In una serie di lettere tossiche, entrambe le parti si accusano a vicenda per
i ritardi. I desideri speciali di Karavan, dicono i funzionari cittadini, hanno
ritardato il progetto di due anni - "almeno". Raue, dal canto suo, accusa i
burocrati di essere "maleducati e distruttivi" e non esclude il "collasso del
progetto", aggiungendo: "L'artista ritirerà il suo nome se il lavoro non seguirà
le sue specifiche".
Ormai, i funzionari della Cancelleria sono stanchi di tutta la vicenda.
Sospettano anche che ci sia qualcos'altro dietro le "costanti richieste
dell'artista di modifiche", vale a dire semplicemente un modo di chiedere un
compenso più alto e maggiori oneri alla fine. Era stato concordato con Karavan
un rimborso forfettario delle spese di viaggio, e l'israeliano avrebbe dovuto
volare 10 volte in Germania per incontri e visite in loco. Ma poi ha sostenuto
costi più elevati per i biglietti individuali a Berlino o, in un caso, una
visita alla Filarmonica compresa di pasto per i suoi ospiti. "Assolutamente non
rimborsabile"l hanno concluso i funzionari.
Aspettando un disgelo
Ma esattamente, come si fa a raggiungere la capitale tedesca spendendo poco?
Volando con El Al o con Lufthansa? E all'anziano artista è permesso volare in Business
Class? L'avvocato Raue e l'amministrazione di Berlino si sono scambiati dure
note scritte, inizialmente su punti di saldatura e rapporti di prova, ed ora
sulle offerte aeree più economiche. Il suo cliente non ha mai presentato una
nota spese meno che accurata. Dati che tutto sta prendendo così tanto tempo,
dice Raue, ora è determinato ad ottenere una tariffa più alta per l'artista
israeliano.
Il commissario alla cultura Neumann sta facendo del suo meglio per smorzare i
toni, tentando tatticamente di placare tutte le parti. Vuol vedere il lavoro
completato, "d'accordo con l'artista, se possibile", sottolinea. Neumann si vede
chiamato a fungere da arbitro.
La data prevista per la cerimonia d'inaugurazione, il 28 ottobre, è già
passata, e non senza dispute su una nuova data. Ora le parti indicano
timidamente il prossimo maggio. Rimane da vedere se ciò accadrà.
Per ora il clima invernale ha portato un'interruzione alla costruzione.
Entrambe le parti aspettano un disgelo.