Da
Hungarian_Roma
by Tom Mellen
09/11/2010 - Le autorità ungheresi hanno "mancato di registrare, indagare,
perseguire e punire tutti i reati razzialmente motivati contro i Rom," ha
dichiarato oggi Amnesty International.
Il gruppo per i diritti umani chiede all'amministrazione del Primo Ministro
ungherese Viktor Orban di indagare a fondo sui tutti i violenti attacchi a
sfondo razziale contro i Rom e fornire accesso alla giustizia alle vittime.
Uno studio di Amnesty sui violenti attacchi contro i Rom in Ungheria rivela
come le carenze del sistema giudiziario ungherese ostacolino la prevenzione e la
risposti a questi attacchi.
La legge ungherese sancisce l'incitamento all'odio ed ai crimini razziali.
Invece il numero di rinvii a giudizio e di condanne per attacchi a sfondi
razziali appare basso, rispetto al numero di segnalazioni di queste azioni
raccolte dalle OnG.
La polizia ungherese ha affermato che ci sono stati 12 attacchi a sfondo
razziale nel 2008 contro le comunità rom e sei nel 2009. L'OnG ha registrato 25
attacchi nel 2009 e 17 nel 2008.
Amnesty sottolinea il caso di Robert Cs, 27 anni, e suo figlio di quattro
anni, entrambe colpiti a morte mentre tentavano di scappare dalla loro casa che
era stata data alle fiamme da una molotov nel villaggio di Tatarszentgyorgy alle
prime ore del mattino del 23 febbraio 2009.
Anche se sono stati uditi i colpi, inizialmente la polizia aveva trattato il
caso come un incidente.
L'attivista senior Nicola Duckworth di Amnesty, ha dichiarato: "Le mancate
registrazioni, indagini, prosecuzioni e punizioni dei reati a sfondi razziali e
dei rimedi alle vittime, sta spingendo le comunità rom a lasciare l'Ungheria."
"Le autorità ungheresi hanno il dovere di prevenire la discriminazione ed
assicurare la giustizia alle vittime dei crimini d'odio. Ciò include l'obbligo
di indagare se l'odio o il pregiudizio razziali o etnci abbiano giocato un ruolo
in questo o altri attacchi simili."
Jobbik, il terzo partito nel parlamento ungherese, ha cercato di spostare la
rabbia diffusa per i tagli UE e FMI e per la disoccupazione, sui Rom.
La TV di stato ha mandato in onda uno spot di Jobbik che etichetta come
"parassiti" tanto i grandi banchieri che i "criminali zingari".
Tra gennaio 2008 e agosto 2009, i Rom in Ungheria sono stati oggetto di una
serie di attacchi molotov e sparatorie, col bilancio di sei morti e diversi
feriti gravi.
Tra le vittime una coppia sulla quarantina, un anziano, un padre con suo
figlio di 4 anni e una madre con la figlia di 13 anni.
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