Di seguito gli interventi pubblicati in questa sezione, in ordine cronologico.
Di Fabrizio (del 12/03/2006 @ 10:31:34, in media, visitato 1871 volte)
da Roma Press Agency
Košice, 5 marzo (RPA) – Con l'inizio di marzo, STV 2 ha cambiato gli orari e la programmazione delle trasmissioni dedicate ai Rom. Quella che era una programmazione bimensile, diventa bisettimanale. La prima puntata del nuovo formato “So vakeres?” (Cosa stai dicendo?) è andata in onda il 6 marzo alle 16.25, e poi ripresa il giorno seguente alle 1.20 e alle 9.40.
E' cambiata anche la troupe che realizza il programma. Il compito è passato a Roma Press Agency (RPA), il cui direttore Ivan Hriczko afferma: “E' per noi una grande sfida, ma nel contempo una possibilità unica di presentare i problemi dei Rom attraverso i loro occhi”. Puntualizza poi che per quanto ci sia una informazione sufficiente sui Rom, la percezione dei problemi rimane critica. “I Rom sono descritti dai media come una curiosità, come gente che crea problemi, gente senza nome incapace di cambiare la propria vita. Anche i casi positivi, vengono presentati come eccezioni o come odissea. E' una situazione avvilente che nuoce a tutta la comunità.”
Questa è la principale ragione per cui RPA per lungo tempo ha tentato di fornire un'immagine diversa dei Rom. “Buona parte della comunità si colloca in basso nella scala sociale. E' gente che necessita di tipi differenti di informazione, spesso nella loro lingua madre, perché ciò abbia un effetto positivo sulle loro vite. Questo tipo di programmazione sinora non è stata possibile. Naturalmente esistono difficoltà oggettive, per questo è necessario rispettare certe caratteristiche e tradizioni proprie della comunità: se non se ne tiene conto le informazioni non arrivano. E' gente che già possiede quella sensibilità che non viene riconosciuta loro dalla società. Nello stesso tempo occorre affrontare l'equivoco del dialogo interetnico.” sottolinea la direttrice responsabile di RPA, Kristína Magdolenová. Queste indicazioni sono state a lungo dibattute con l'amministrazione di STV 2 e con i finanziatori della rete.
Si è giunti ad un accordo per una programmazione bisettimanale durante tutto il 2006, ed entro la fine di settembre verrà nuovamente discusso il futuro del format.
Nelle sue prime uscite la trasmissione sarà bilingue – slovacca e romanes. “Visto sono Rom gli intervistatori, le interviste saranno in lingua e sottotitolate in slovacco, o viceversa se i casi lo richiedessero. Tutti gli intervistati avranno la possibilità di esprimersi nel dialetto romanes che loro adoperano come madre-lingua. Siamo coscienti che ci saranno linguisti che inizieranno a disquisire sulla codifica e sui problemi del linguaggio, ma è l'esperienza sul campo che ci insegna che se non si affronta da subito una discussione pubblica su questo tema [...], non si va avanti. E' la vita che definisce le forme del linguaggio. Se questo deve essere invece definito da una discussione aperta a pochi introdotti, ogni codifica svanisce rapidamente,” ritiene Hriczko. Secondo lui, il fatto stesso che nel romanes non si siano ancora unificati, ad esempio, i termini riguardanti i luoghi istituzionali della vita quotidiana, testimonia lo stato critico del linguaggio. “Parlando, si imparano un gran numero di parole che si riferiscono ai centri comunitari e sanitari,m agli uffici del lavoro... e ogni villaggio, ogni singolo insediamento, usa termini differenti. Come sarà possibile progredire, se non si è in grado di unificarli?” Infine, ritiene strategico coinvolgere su questo tema la rivista Romano Nevo Lil.
Nella prima puntata sono stati presentati: un servizio sulla creazione di un distaccamento dell'Agenzia per il Supporto al Lavoro nel villaggio di Leles; le attività del Centro Comunitario ed Igienico di Drahňove; la vita dei Rom a Varhaňovce; un progetto di assistenza medica a Kecerovce; la rubrica sulla cucina romanì.
Moderatore del programma è Ivan Hriczko, mentre le puntate sono preparate e montate da Etela Matová, Jarmila Vaňová e Klaudia Vaňová.
Nelle puntate successive ci si concentrerà sui problemi del lavoro e delle infrastrutture e dall'inizio di aprile seguiranno quattro puntate monografiche sul Decennio dell'Inclusione Rom. Per la rima volta, ad un anno dall'inaugurazione del decennio, verrà scolta un'inchiesta in lingua originale e rivolta ai diretti interessati, sugli obiettivi a medio e lungo termine di questa iniziativa, cofinanziata anche dalla Slovacchia tramite il Piano di Azione Nazionale.
Di Daniele (del 17/03/2006 @ 11:18:19, in media, visitato 1616 volte)
Un festival Tv dedicato ai Rom Il premio che verrà assegnato ai vincitori della quarta edizione del “Roma Film festival” è una ruota d’oro (Golden Wheel) che richiama la ruota che campeggia nella bandiera del popolo Rom. Un festival aperto a tutte le produzioni radiotelevisive che parlano dei Rom.
La quarta edizione del “Roma Film Festival” si terrà a Skopje, Macedonia, dal 6 all’8 aprile. Il festival è aperto a tutte le produzioni di radio e tv, case di produzione e produttori indipendenti che parlano delle popolazioni Rom nel mondo, in particolare delle questioni relative al problema delle abitazioni, dell’economia, della salute e dell’istruzione. Tuttavia gli organizzatori chiedono a tutti coloro che intendono presentare le proprie produzioni al Festival di preferire argomenti quali cultura, tradizione, arte, musica, stili di vita delle popolazioni Rom e possibilmente di ridurre le opere che trattano argomenti strettamente sociali, dal momento che nelle scorse edizioni proprio queste tipologie di produzioni erano quelle maggiormente premiate. Con questa iniziativa gli organizzatori del Festival mirano a creare una “zona di scambio” di esperienze tra produttori non Rom e Rom e ad aiutare questi ultimi ad avere un ruolo sempre più importante nelle produzioni radiotelevisive, promuovendone la preparazione e la professionalità. I premi che verranno assegnati per le produzioni televisive sono: il miglior documentario; la miglior regia; la miglior sceneggiatura; la migliore fotografia; la migliore produzione; la migliore colonna sonora; il miglior video commerciale, il miglior video musicale. Per la radio verranno premiati: il miglior servizio radiofonico; il miglior programma informativo; il miglior documentario radiofonico; la miglior realizzazione tecnica; la miglior realizzazione di un programma musicale; il miglior clip radiofonico; il miglior spot. Per partecipare al festival è necessario inviare una copia della produzione entro il 20 marzo. Durante i giorni del “Roma Film Festival” verranno organizzati workshop, incontri e dibattiti per discutere la situazione delle case di produzione e delle radio e tv Rom e le possibilità di cooperazione e scambio di programmi con le altre radio e tv.
13 Marzo 2006 08:51 Canale: "Focus" / Categoria: "FOCUS"
Di Fabrizio (del 22/03/2006 @ 14:36:31, in media, visitato 1710 volte)
Oltre 350 telefonate, 19 casi individuati, utenza di cittadini immigrati ma anche italiani, segnalazioni legate in prevalenza alla ricerca del lavoro e di un alloggio in Alto Adige: sono alcuni dei dati contenuti nel Rapporto 2005 del Centro di tutela contro le discriminazioni, organismo insediato all'interno dell'Osservatorio provinciale sulle immigrazioni. Il rapporto annuale è stato presentato oggi (martedì 21) a Bolzano. Essenziale si rivela il servizio del numero verde 800 225588 per le segnalazioni.
Nel quadro della "Giornata internazionale per l'eliminazione della discriminazione razziale", il Centro tutela contro le discriminazioni ha presentato il Rapporto 2005 in materia di discriminazioni. Il Centro è attivo in Alto Adige all'interno dell'Osservatorio provinciale sulle immigrazioni, due servizi creati su iniziativa della Formazione professionale italiana e del Fondo sociale europeo.
L'assessora provinciale all'Immigrazione Luisa Gnecchi ha ricordato che oggi nel mondo le persone migranti sono 180 milioni, "e diventa importante saper attivare misure che possano garantire l'inclusione sociale e l'accoglienza e insegnare il rispetto reciproco." Il Rapporto 2005 del Centro tutela contro le discriminazioni, a cura di Udo Enwereuzor, valuta il servizio dall'aprile 2005, quando il Centro ha avviato la rilevazione degli atti discriminatori in Alto Adige grazie all’attivazione del numero verde 800 225588, a disposizione di tutti i cittadini che hanno subìto o assistito a una discriminazione per motivi razziali, etnici, religiosi o nazionali. I contatti telefonici complessivi sono stati 357, di questi 19 circoscritti a casi pertinenti al tema della discriminazione. In Alto Adige i casi di discriminazione individuale segnalati sono pertanto contenuti, ma - ha rilevato l'assessora Gnecchi - il problema richiede sempre un grado elevato di attenzione e sensibilità. "Il Centro tutela antidiscriminazioni - ha specificato Gnecchi - è prezioso per entrambe le parti: se all'altro capo del telefono il cittadino immigrato trova una persona in grado di capire e ascoltare, questo servizio diventa uno strumento prezioso per conoscersi e per superare assieme la difficoltà del momento."
L’utenza che si è rivolta al numero verde è composta da cittadini immigrati ma anche da cittadini italiani. In alcuni casi a segnalare le discriminazioni sono stati dei testimoni, segno di un certo grado di senso civico della cittadinanza. Il maggior numero delle segnalazioni riguarda il settore del lavoro mentre al secondo posto risultano la ricerca di un alloggio. Nell’ambito lavorativo non risulta problematico soltanto l’accesso ma anche il rapporto di lavoro, spesso poco trasparente per le ore lavorative in busta paga oppure le ore di straordinario non pagate e superiori al monte ore massimo consentito. I casi riguardanti l’alloggio negato sono riscontrabili in particolare sui siti internet per la ricerca della casa e su riviste locali specializzate. Le diciture “no extracomunitari” e “nur Einheimische” sono utilizzate spesso e dove queste non sono scritte apertamente la discriminazione si nasconde frequentemente dietro al requisito “solo referenziati”.
Con il Rapporto 2005 è stato presentato il video "Così vicini, così lontani – tracce di discriminazione", prodotto da helios e che verrà trasmesso venerdì 24 marzo alle 20.25 su Rai Sender Bozen e domenica 26 marzo alle 9.45 sulla Rai regionale in lingua italiana. Il programma ha previsto anche intermezzi musicali con il gruppo U Sinto della famiglia Radames Gabrielli.
(Autore: pf)
Di Fabrizio (del 25/03/2006 @ 10:04:08, in media, visitato 1841 volte)
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Nella pellicola - chiede la giornalista - si dice che Berlusconi ha gia' vinto le elezioni perche' "ha cambiato le nostre teste" (da Repubblica)
C'è chi si prepara spiritualmente al 9 aprile, con la visione de Il Caimano. Magari, non c'entrerà nulla col risultato delle elezioni, mi sono rivisto con gusto Lisbon Stories.
Non faccio il critico cinematografico, ma Wenders è ancora tra i miei preferiti e il film è, prima di tutto, un inno al viaggio (le scene iniziali) e alla scoperta (tutto il resto della trama), fino ad appropriarsi di quanto si ha attorno, nonostante gli intoppi, le incomprensioni, le delusioni.
Vi inviterei ad un gioco, in queste due settimane scarse che mancano al 9 aprile. Riprendersi la propria testa e fare come Fritz e Winters: rubare con gioia e curiosità i suoni e le immagini che ci circondano. Fate finta di vedere tutto ciò che avete a noia (l'autostrada o la metropolitana, un balcone o un mercato, i prati e i cantieri, gli occhi e i gesti di chi vi circonda), come se fossero qualcosa di nuovo e alieno, da portare con voi.
Sono le immagini e i suoni che vi porterete nella cabina elettorale (chi voterà, s'intende). Perché il rischio che corriamo, è quello di seguire un brutto gioco: Berlusconi sta scippandoci le elezioni per farne un referendum pro o contro di lui (non vorrei che dopo Cristo e Napoleone, si paragonasse pure a Pinochet!), gli avversari politici gli reggono il gioco. E noi, rischiamo di non vedere altro che questo gioco delle parti, senza capire dove viviamo e cosa gira attorno.
Bisogna astrarsi, per poter giocare. Se proprio vogliamo ricadere nei "soliti" tormentoni, fingete di essere un Rom, qualsiasi cosa possa significare per voi la loro diversità. Non mi importa se la vostra immagine magari si basa solo su stereotipi: metterla in gioco significa mettere alla prova se stessi. Guardate sul tram le persone come se suonaste la fisarmonica, per capire chi dei passeggeri allungherà una moneta, guardate una vetrina come se tra le cose esposte ce ne fosse solo una che merita attenzione, come attaccar bottone con un ragazzo/a che con ogni probabilità vi manderà al diavolo... Oppure, fingete di essere qualsiasi altra cosa vogliate.
Fatelo come un gioco, e se volete aggiungete qui sotto uno spunto o un'impressione, mettete una foto su Flickr, annotate qualcosa su un taccuino, fischiettate un motivetto. Per chi vuole, appuntamento al 10 aprile
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L'Alfama di Lisbona
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Di Fabrizio (del 25/03/2006 @ 13:20:26, in media, visitato 1781 volte)
In occasione della Settimana Europea sui Media e le Minoranze, XenoMedia (Barcellona) ha realizzato un proprio studio dal titolo Análisis sobre la Diversidad Cultural en Televisión. I risultati dello studio da oggi sono disponibili sul sito xmbcn. (in spagnolo, s'intende)
Raúl Martínez Corcuera XenoMedia BarCeloNa - Observatorio de la Diversidad info@xmbcn.orgTel: 639 125 741
Di Fabrizio (del 27/03/2006 @ 15:08:16, in media, visitato 2391 volte)
Dale Farm, il più grande villaggio autogestito di Nomadi e Viaggianti nel Regno Unito, è un nome che ricorre spesso nelle cronache in Mahalla. Ho scoperto che la voce Dale Farm è presente anche nella versione inglese di Wikipedia, con un breve riassunto della storia e diversi link da cui attingere notizie.
Di Fabrizio (del 06/04/2006 @ 10:29:51, in media, visitato 1919 volte)
Mi son ripromesso di non eccedere più nel bere (almeno sino al 10 aprile), dopo aver letto quanto segue.
Viaggio tra i segreti del popolo rom (di Redazione)
Non chiamateli zingari, il loro nome è «rom». Popoli nomadi finiti qui al centro dell'Europa dopo secoli di peregrinazioni, ingiustamente discriminati per anni per via della pelle scura, degli abiti stravaganti, di una lingua incomprensibile e di mille pregiudizi che li fanno ritenere ladri ed ubriaconi per colpa di una piccola minoranza che davvero lo è.
> Dunque, il Giornale è da ottobre scorso che quasi ogni giorno da notizie sulle "malefatte degli zingari". Intervista comitati e consiglieri di zona per pagine e pagine, e ora cosa scopre in una decina di righe?
Dopo essere stati deportati e sterminati al 90% durante la seconda guerra mondiale, dopo essere stati nel 1999 letteralmente murati con la costruzione di un muro in un'area della Boemia settentrionale, poi abbattuto per le pressioni dell'Unione Europea, oggi i Rom continuano ad integrarsi con difficoltà, a vivere nelle periferie delle città della Repubblica Ceca
> Sbaglio o sono diffusi anche fuori dal Centro Europa? Per dire, le loro condizioni in Italia non mi sembrano così incoraggianti...
in catapecchie scoraggianti, senza alleati e protettori, mantenendo alte le tradizioni della loro etnia, con la libertà ottenuta da qualche tempo in qua di poter usare la loro lingua e di formare movimenti politici.
> Lo so che l'ho gia chiesto, ma dov'è la notizia? E' lo stesso Giornale che pubblica notizie infondate e poi si rifiuta di aggiungere le smentite?
Di Fabrizio (del 10/04/2006 @ 01:53:51, in media, visitato 1914 volte)
Mamma mia!
Neanche una settimana fa, dicevo che il Giornale stava togliendomi una delle
mie poche certezze. Ma che per fortuna, almeno dedicava una misera pagina alla
storia europea dei Rom e tre pagine alla volta per ogni loro malefatta.
Ieri altra escalation: ben 11 pagine di intervista a uno dei Rom +
discussi in Italia.
Curiosi??
Di Fabrizio (del 13/04/2006 @ 10:44:56, in media, visitato 2050 volte)
Una segnalazione da |
Si è tenuto un mese fa il convegno:
Diamo voce alla Pace - I media siano strumenti di pace
Il dibattito, presentato da Danilo De Blasio, ha visto, tra gli altri, gli interventi di Francesco Anfossi, Caporedattore di Famiglia Cristiana, Gennaro Schettino, Direttore di Metropoli, inserto multi culturale de La Repubblica, Marina Ponti, Direttrice della Campagna O.N.U. per gli Obiettivi del Millennio, Farian Sabahi, Docente all'Università Bocconi di Milano e Siena e Loretta Napoleoni, economista, che ha curato diversi testi sul terrorismo, Irma Dioli, Assessora alla Pace della Provincia di Milano e di Giorgio Bezzecchi, in quel caso nel ruolo di mediatore culturale di origine rom.
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Di Fabrizio (del 15/04/2006 @ 14:04:31, in media, visitato 2076 volte)
La versione online della Padania è ferma da una settimana a venerdì 7 aprile. Qualcuno sa il perché? (Non toglietemi anche questa certezza, dai...)
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