Di seguito gli interventi pubblicati in questa sezione, in ordine cronologico.
Bologna: giovedì 10 novembre ore 21.00
proiezione di Miracolo alla Scala
presso centro VAG via Paolo Fabbri 110 Info: info@ethnosfilm.com ( pr Elisa tel. 051-472694)
interverrà Claudio Bernieri, regista del film
Milano: venerdi' 18 novembre dalle ore 19.00
presso Lato B piazza XXIV Maggio
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mostra fotografica di Filippo Podestà sulla squadra di calcio Multietnica2001
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proiezione di "Miracolo alla Scala" di Claudio Bernieri
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musica dal vivo con Direktor e il suo gruppo (dal campo di via Barzaghi Triboniano)
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dalle 22.00 DJ set con musica balcanica contemporanea, a cura di DJMao
info: 347-7179602
siete tutti invitati!
Zinga(l)i e orgogliosi di esserloPaul Jackson / Daily Yomiuri Staff Writer
L'ultimo paio di settimane ci hanno offerto un numero di performances esaltanti delle cosiddette bande Zingare, che variano dal sound neo-gypsy della Mahala Rai Band agli ottoni della Fanfare Ciocarlia - i cui suoni ipnotici hanno ammaliato il pubblico nei recenti concerti tenuti al Quattro gig di Shibuya, Tokyo.
Ma forse il piatto forte deve ancora arrivare, con le prossime esibizioni dei Taraf de Haidouks. L'esuberante "banda degli onorati banditi" proverà a collegarsi con lo spirito degli spettatori giappobnesi durante il programmato tour Time of Gypsies Vol. 2.
Ma è corretto tutto questo parlare di Zingari e musica zingara? Di sicuro, questi gruppi musicali non vogliono essere etichettati così, se non per il loro legame a un movimento più vasto.
Michael Winter, manager dei Taraf de Haidouks e di Mahala Rai Band:
"[L'interpretazione] dipende da cosa è corretto politicamente o non lo è" ci dice durante un'intervista telefonica dal Belgio, dove ha la sede. "Per anni, anni e anni, li hanno chiamati dappertutto Zingari, in Francia, Inghilterra, Germania... e questo all'inizio aveva chiaramente un significato peggiorativo.
Poi improvvisamente da un po' di tempo la gente ha iniziato a dire 'Oh no, non è corretto, chiamiamoli Rom' Ma se gli Zingari si chiamano tra loro Zingari, questo è solo un problema dei non-Zingari. Non è un insulto, dipende tutto da come lo si dice.
E' un dibattito davvero sterile. Non interessa a nessuno, a parte quelli che vogliono un mondo troppo pulito, piatto e senza montagne."
Winter insiste di nion essere un etnomusicologo, ma è stata la sua ricerca di musicisti in Romania che ha portato alla nascita dei Taraf de Haidouks nel 1990. Da allora, i musici da Clejani, Romania, hanno iniziato a suonare nei locali, tre giorni e tre notti durante i matrimoni, girando il mondo e apparendo nei film, incluso il giapponese Il vento piangente (titolo giapponese: Fuon). Hanno registrato quattro album e stanno già lavorando per il prossimo CD, mentre in Giappone dovrebbe uscire a breve il DVD che ripercorre la loro carriera.
Johnny Depp, che è apparso nel film The Man Who Cried assieme ai Taraf de de Haidouks, li descrive come il suo gruppo preferito e li scarrozza nei party privati a Los Angeles, mentre il designer-stilista Yoji Yamamoto li ama talmente che
oltre a averli presentati alla sua collezione di Parigi, se potesse li avrebbe
fatti sfilare in passerella
Winter ritorna sull'argomento della Gypsy music.
"In molti la chiamano così solo perché è semplice, ed è vero che ciò non vero" dice adoperando questa improvvisata allocuzione per indicare che non esiste di per sé la musica zingara.
"La musica dei Taraf de Haidouks, o della Fanfare Ciocarlia - agli inizi, perché ora è un po'
diversa - penso dovremmo chiamarla musica rumena suonata alla maniera zingara."
Con questo, Winter intende la libertà stilistica dei musicisti zingari,
comparata a come si intende la musica folclorica nei termini di armonia, ritmo e
improvvisazione.
Sottolinea inoltre che non esiste un repertorio tanto vasto di musica zigana
tra le varie comunità sparse in Europa. Invece, sono molto varie le radici
interpretative. Si può paragonare, chiede, a musica degli Zingari rumeni con
quella degli ungheresi, o alla tradizione flamenca in Spagna? A parte un
ristretto numero di "its" come "Gelem Gelem", i musicisti
tendono ad adattarsi alla musica del paese dove vivono, spiega.
Quindi, cosa distingue i Taraf de Haidouks dagli altri gruppi?
Ad una prima impressione, risulta evidente che la differenza tra Taraf de Haidouks
e Fanfare Ciocarlia è che il suono dei Taraf si basa su violini e strumenti a
corda, a differenza dei fiati che spingono la Ciocarlia.
Winter concorda, ma va oltre.
"Ciocarlia viene dalla Moldavia [in Romania] e la tradizione lì e dei
fiati, anche i toni sono completamente differenti" dice Winter.
"Capisco che è difficile per gente di altri paesi intendere la Romania
come un posto con molte culture differenti, ma è così. Ci sono la Moldavia, e
poi la Transilvania. Oltenia, Valacchia, dove Taraf de Haidouks e il resto [del
paese] ha una tradizione e un modo di vita completamente differente".
Mentre la musica dei Balcani è di solito molto veloce, Taraf de Haidouks non
carica il coro con la stess intensità della Ciocarlia.
"La musica della Valacchia è più esemplare di cosa sappiamo della
Romania e degli Zingari, dell'immagine di violini e fisarmoniche che accostiamo
ai musicisti zingari." dice Winters.
La strumentazione tipica della regione include violini e cimbali - strumenti
dolci, il cui suono [Winter] paragona al tocco di un pianoforte, quando percuote
le corde con i martelletti.
In questo tour, i Taraf de Haidouks schiereranno due violini, un cimbalo, due
fisarmoniche, un fiato e tre cantanti, uno dei quali sarà aggiungerà un
violino al palcoscenico.
La descrizione di Winter rende l'impressione di un'entità piuttosto
anarchica. Dice che la band non ha mai avuto un leader. Compreso Nicolae Neascu,
l'ultimo violinista settantenne che è stato un simbolo - ma non un leader -
della banda, prima di morire due anni fa. Viceversa, ogni solista si trasforma
in leader - finché dura l'assolo.
Ma questo non è tanto un riflesso d come si intende la tipica banda zingara,
dice. E' più un riflesso dello stile deiTaraf de Haidouks e del loro approccio
vitale e istintivo.
Comunque, rassicura Winter, il pubblico giapponese sarà immediatamente
catturato dal loro entusiasmo.
"Quello che attrae i giapponesi è quel tipo di pazzia e di libertà che
la banda sprigiona sul palco" termina Winter, cosciente del colpo che i
componenti hanno fatto sul pubblico di Chicago. "Tutti pensano che la
società giapponese sia estremamente ordinata e organizzata, ma so che a loro
piace festeggiare e divertirsi come pazzi. Così, con i Taraf possono [lasciarsi
andare] e neanche noi sappiamo più stare al [loro passo]." scherza.
[...]
(Nov. 3, 2005)
Segnala Mikhail Smirnov su Roma_in_Americas
Gruppo fondato da Vadim Kolpakov, star e virtuoso della chitarra del teatro Romen di Mosca. Il gruppo ha ora sede a Boston, Massachusetts, ed è formato da:
- Vadim Kolpakov - direttore
- Petra Gelbart - fisarmonica, voce
- Ekaterina Bolatovskaya - voce, ballerina
- Anne Harley - voce
- Alexander Prokhorov - voce, tastiere
Vadim Kolpakov, come molti, ha iniziato a suonare musiche tradizionali già nell'infanzia. Il suo strumento è la chitarra a 7 corde, si esibisce anche come cantante e ballerino. I suoi tour hanno toccato l'Europa e gli USA, dove si è esibito al Carnegie Hall, Harvard University, Colony Theater (Miami, FL), e al Kennedy Center Concert Hall (Washington D.C.).
Petra Gelbart è un'interprete di musica zigana tradizionale, si è fatta conoscere al California Herdeljezi Festival, Hungarian House (NY) e all'Ida Kelarova International Festival tenutosi nel castello Svojanov, nella Repubblica Ceca.
Anne Harley è un'interprete di musica russa barocca, che alterna a brani di compositori contemporanei. Ha fatto parte di diversi gruppi stabili internazionali, come l'American Repertory Theater, Boston Camerata, Handel and Haydn, Opera Noord Holland Noord, Opera Boston and Talisman.
Alexander Prokhorov ha ottenuto il master alla Music Degree from Longy School of music e recentemente si è diplomato alla Boston University's Opera Institute. Appare regolarmente al Boston Early Music Festival, Handel&Haydn Society, Boston Lyric Opera e altre compagnie operistiche.
Ekaterina Bolatovskaya è originaria della Russia e dal 1999 fa parte come solista del Boston Russian Chorus.
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Per la seconda volta in un anno, prenderò per mano il blog e lo accompagnerò fuori dal mondo virtuale.
Sto co-organizzando una festa, che riunirà alcuni personaggi che già conoscete da queste pagine.
Una buona occasione per conoscersi dal vivo, ballare, divertirsi, discutere e fare nuove amicizie!
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Milano: venerdi' 18 novembre dalle ore 19.00 presso lato b piazza XXIV Maggio
- mostra fotografica di Filippo Podestà sulla squadra di calcio Multietnica2001
- proiezione di "Miracolo alla Scala" di Claudio Bernieri
- musica dal vivo con Direktor e il suo gruppo (dal campo di via Barzaghi Triboniano)
- dalle 22.00 DJ set con musica balcanica contemporanea, a cura di DJMao
info: 347-7179602
siete tutti invitati!
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dalla mailing list Ecumenici
Giovedì 24 novembre ore 21.15
presso il circolo Mellow Mood
Via Leone XIII 27 (ex circ. arci Emc2) Bergamo
Presentazione del libro
Carovane tra le pagine di Giada Valdannini
(qui la recensione di Sergio Franzese)
Per presentare la cultura dei figli del vento attraverso le note della curiosità, affinché la conoscenza prenda il posto del pregiudizio
Il libro:
Un lungo viaggio attraverso la storia e la tradizione del popolo rom. Un saggio alla scoperta di una migrazione millenaria che partendo dall’India ha condotto i Rom, Sinti, Kalè, Manush e Romnichals sino alle porte d’Europa.
A completare la parte storica, la presentazione delle comunità, i valori tradizionali e le forme del pregiudizio. Fino all’antologia critica che racchiude alcuni tra gli scritti più belli dei Rom italiani contemporanei passando attraverso la nascita della loro letteratura.
La serata: Oltre alla presentazione del volume, vedremo il documentario “Romani Rat (La notte dei Rom)” di Maurizio Orlandi. Leggeremo inoltre loro testi, discuteremo sui molti pregiudizi che pesano su questo popolo millenario, e cercheremo di avvicinarci al meglio a questa cultura per la maggior parte a noi sconosciuta
da Roma_Italia
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COMUNICATO STAMPA Trionfo per il Gruppo Interetnico Lancianese di musica Romaní: Sabato 19 novembre nel prestigioso Teatro Ariston di San Remo si è svolta l'edizione 2005 di Jubilmusic International Festival of Christian Music
L'EVENTO SARÀ TRASMESSO DA RAI UNO IL 24 DICEMBRE PROSSIMO ALLE 09,30 DEL MATTINO
Scaricate l'album fotografico del festival sul sito http://www.jubilmusic.org
L'Alexian Group è stato tra i protagonisti a San Remo nell'ambito del Jubilmusic International Festival of Christian Music.
Alexian, subito dopo l'esibizione, è stato intervistato da Paola Saluzzi, la nota conduttrice Rai che ha presentato il Festival.
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Sul palco più prestigioso d'Italia Alexian e il suo gruppo hanno riscosso un eccezionale successo.
Numerose le proposte artistiche in Italia e all'estero giunte al gruppo interetnico lancianese di musica romaní: dalla realizzazione di un Cd religioso da parte di un'importante casa discografica americana, alla realizzazione di un video clip a diffusione internazionale, a numerose proposte di concerti. Una vera e propria rivelazione per gli addetti ai lavori rimasti ammaliati dalla qualità tecnica e musicale del gruppo lancianese composto da Alexian Santino Spinelli (fisarmonica), Andrea Castelfranato (chitarra), Angelo di Menno Di Bucchianico (percussioni), Luciano Pannese (contrabasso). Nell'ambito di questo festival di musica religiosa, considerato il più importante evento di christian music d'Italia e fra i più importanti d'Europa, si sono esibiti artisti provenienti da tutto il mondo a testimoniare le diverse religioni
Alexian ha presentato la nuova versione del Murdevele, il Padre Nosto in lingua romaní e ha rappresentato l'Italia insieme ad Ivana Spagna che si è esibita dopo di lui. Gli artisti di fama internazionale che hanno preso parte al Festival SUZAN LOPEZ (Brasile), GEORGES ELLYOTT (Guadalupa), NATHAN PRIME & ANNODOMINI (Gran Bretagna), LEADER VOCAL (Capo Verde - Francia), ABOU FALL (Senegal), TALAM (India), ValLimar JANSEN (Stati Uniti), STEVE ANGRISANO (Stati Uniti)
Per maggiori informazioni visitate il sito di Alexian Santino Spinelli http://www.alexian.it
da sucar drom
Vi segnaliamo due iniziative culturali a margine del Seminario Nazionale dell'Opera Nomadi del 6 e 7 dicembre 2005.
Lunedì 5 Dicembre 2005 ore 17e30 Sala TEATRO Municipio 3 in Via dei Sabelli 119 (San Lorenzo)
La casa nelle Comunità Rom in Serbia Mostra fotografica di Monika Bulaj e presentazione del libro "Le ha ma la ja” da un viaggio di parole e immagini tra i Rom della Serbia, il tratto di un popolo (Editrice Monti). Alla presentazione sarà presente l’autrice Marzia Ravazzini, Volontaria nei Villaggi Rom in Serbia. Coordina Massimo Converso Responsabile Progetto Biblioteca Romanì L'evento è organizzato da: Assessorato alle Politiche Culturali del Comune di Roma e dal Progetto Biblioteca Romanì, Biblioteche di Roma.
Gilì Romanì ando drom I° Concorso dei musicisti di strada Rom/Sinti Roma, Sala Teatro MUNICIPIO 3 - Via dei Sabelli 119 MARTEDI’ 6 dicembre 2005 ore 21.30
Esibizione dei gruppi musicali e di danza Rom Rumeni, Rom Lovara, Rom Rudari , Rom Lucani, Rom Khorakhanè Cergarija Vlasenicaqi e Shiftarija. La giuria composta da: Presidente - Sandro Portelli (Musicologo Circolo Gianni Bosio, Docente Università La Sapienza) Componenti - Felice Liperi ( Musicologo La Repubblica) , Guido Gaito (esperto in Etnomusicologia), Adriano Mordenti (Musicista klezmer). L'evento è organizzato da: Opera Nomadi, COOPERATIVE SOCIALI PHRALIPE’ – FRATERNITÀ e PIJATS ROMANO’, Assessorato Politiche Sociali del Comune di Roma. Con il Patrocinio dell’Amministrazione Provinciale di Roma.
Scrive Yvonne Slee dall'Australia (ve la ricordate?)Ho terminato di scrivere un nuovo libriccino: Read About Gypsies. Molto sinteticamente è un'introduzione all'universo Romani, riporta informazioni, foto, poesie e articoli sui Rom, Sinti Kalé di tutto il mondo, con accenni alla loro storia, cultura, cucina, linguaggio ecc. Ci sono anche un paio di pagine dedicate ai Sinti e ai Rom che morirono durante l'Olocausto, inoltre una foto dell' Holocaust Memorial, a cui è dedicata un'ulteriore sezione (ndr vedi). Termino con le parole che mi lasciò mia nonna, Sinti: "Potranno toglierci tutto, ma non il nostro orgoglio", che descrivono pienamente i Rom e i Sinti che attraversarono la II guerra mondiale. Altre informazioni le potete trovare visitando il mio sito (libro e sito in inglese ndr.)
Yvonne Slee
A fine settembre si è accennato alla musica zigana che affonda le radici nel
jazz e nella tradizione europea (1
- 2).
Per quanto questo filone musicale sia poco conosciuto, fa parte della tradizione
musicale dei Sinti da almeno 90 anni.
Ecco invece un gruppo che fa della contaminazione etnica e musicale la sua
bandiera.
Dalla California il punk dei Clash mischiato con suoni rom: i Gogol
Bordello
Qui
potete scaricare alcuni mp3. Hanno anche un blog
Cari compagni e amici,vi invio il programma della serata di venerdì 16 a Officina, siamo stati invitati al dibattito su rom e periferia, accorrete in massa che dopo c'è il concerto dei Mescla. Ore 20: film di C. Luglio, Sotto la stessa lunaOre 22: dibattito con Soccorso legale Napoli, Opera Nomadi, Collettivo NoBorder, Chi Rom e chi no, Figli del Bronx.Ore 23,30: concerto dei Mescla. Ciao e a presto,Marco.c.s.o.a. officina 99 - via Gianturco, 101 (adiac. metro) - napoli - info@officina99.org
con RadioLina in diretta: streaming su www.radiolina.info in etere a napoli su 104.95 Mhz con insu^tv in diretta: in etere a napoli su canale 68 UHF ? canale S19 VHF (banda III) - www.insutv.it
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